Pubblicazione legale:
Spesso alla morte di un familiare o parente col quale si condivide un conto corrente o libretto di risparmio ci si domanda se, come e quando poter prelevare le somme residue per non incorrere in sanzioni o illegittimità.
Altre volte sono direttamente le Banche che bloccano il conto, impedendo la gestione delle somme e creando difficoltà sia al cointestatario del rapporto, che non può prelevare denaro proprio nel frattempo accreditato (pensioni, stipendi etc.), sia impedendo agli eredi di prelevare le somme per affrontare spese urgenti (ad es. funerarie) 🏦🚫
Questo blocco viene spesso giustificato dagli Istituti con la richiesta al cointestatario di presentare la dichiarazione di successione, ma è una prassi contraria alla Legge ⚔
La Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 7862/2021 ha evidenziato un principio molto importante che riguarda i rapporti cd. a firma disgiunta : il cointestatario “ha diritto di chiedere, anche dopo la morte dell’altro, l’adempimento DELL’INTERO SALDO” .
Infatti opera il meccanismo della cd. solidarietà attiva, cioè il cointestatario sopravvissuto può esigere dalla Banca, che resta pur sempre il debitore del rapporto, l’intera prestazione senza dover presentare alcun documento od attendere alcun altro adempimento.
Resta inteso che dopo l’incasso potrai rivolgerti al Legale di fiducia per sapere se oppure come ed in che misura dividere correttamente le somme tra tutti gli aventi diritto.
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