Pubblicazione legale:
Molte coppie dello stesso sesso avranno di certo più volte pensato all’idea
di affrontare la titanica impresa di andare all’estero al fine di avere un
figlio con tecniche di fecondazione o altro e con la speranza di ottenere
il riconoscimento della filiazione in Italia. Per chiarirsi meglio le idee in
proposito è utile leggere questo articolo.
Magari sei speranzoso perché si è tanto parlato di “legge moderna” che
finalmente riconosce il mutamento della nostra società, volta a scalare
l’ascesa verso il progresso, la modernità e che cerca di allontanare concezioni
stereotipate.
Avrai, infatti, sentito parlare del riconoscimento in Italia delle unioni
civili omosessuali, introdotte dalla legge n. 76 del 2016 ed avrai senz’altro
pensato che questo passo, per l’Italia, rappresenta un traguardo.
E quindi ti
chiederai:
cosa si intende per unioni civili tra persone dello stesso sesso?
Possono
definirsi FORMAZIONI SOCIALI SPECIFICHE da cui derivano tanto DIRITTI quanto
DOVERI, tra l’altro, molto simili al matrimonio.
Come si costituisce
l’unione?
E’ necessario formalizzare l’unione
davanti all’Ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni. Dopo
di che l’atto verrà registrato nell’archivio di stato civile.
·
DIRITTI
I due partner possono scegliere il cognome dell’altro, anteponendolo o
postponendolo al proprio;
al partner dell’unione spettano sia la pensione di reversibilità che
il TFR maturato dall’altro, oltre che i diritti successori, sorgendo in
capo al compagno superstite il diritto alla legittima.
·
DOVERI
Obbligo reciproco di assistenza morale e materiale;
Obbligo di coabitazione;
Obbligo di contribuire ai bisogni comuni.
Sembra tutto perfetto! Ma come vedrai si sarebbe potuto fare di più.
Per ciò che concerne il riconoscimento
dei figli e l’adozione con riferimento specifico alle persone dello stesso
sesse, nulla è cambiato.
Anzi
Di recente le Sezioni Unite, con ordinanza n. 4382 del 22 febbraio 2018, si
sono pronunciate in merito ad un
provvedimento straniero che aveva riconosciuto lo stato di figli a due minori
di una coppia di uomini coniugata secondo le leggi canadesi.
Ebbene hanno detto no.
La vicenda vedeva la nascita dei bambini
in Canada, avvenuta mediante fecondazione eterologa ed il successivo
trasferimento in Italia della famiglia. Qui si provvedeva a stabilire che i
minori erano figli legittimi di uno solo dei genitori, quello biologico.
Facile capire l’origine del giudizio: il rifiuto
dell’ufficiale di stato civile a registrare i minori come figli di ENTRAMBI i
coniugi.
E’ un rifiuto illegittimo?
In realtà l’ordinamento per iscrivere un
certificato di nascita nei registri di stato civile prevede che i genitori
devono essere di SESSO OPPOSTO.
ALT ! in realtà non è così semplice perché la
decisione del pubblico ufficiale cozza con un principio
di DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (la L
218/1995)
Questa legge da un lato
prevede una regola ma dall’altro stabilisce una eccezione.
REGOLA
“Il matrimonio contratto all’estero può essere senz’altro direttamente
trascritto nei registri di stato civile italiano,,
Tale regola generale si estende, oltre che al riconoscimento del matrimonio
contratto all’estero, all’applicabilità in genere delle norme straniere. Ragion
per cui potresti pensare: “e allora non trova applicazione verso un
provvedimento straniero che riconosce i figli di una coppia coniugata dello
stesso sesso??
Ecco L’ECCEZIONE a tale regola.
L’ORDINE PUBBLICO…ovvero l’insieme di tutti principi interni
all’ordinamento espresse da norme ed alle volte da usi, riti, costumi e
consuetudini.
Ti chiederai cosa vuol dire
esattamente.
Per sostenere la contrarietà
all’ordine pubblico non è sufficiente la diversità della disciplina tra due
ordinamenti ma è necessario verificare
gli effetti del provvedimento da eseguire e poi procedere ad una valutazione
complessiva.
Ad esempio mentre non vi sarebbero difficoltà
nell’ammettere la legittimità dei figli nati da matrimonio poligamico celebrato
all’estero, in nessun caso il giudice italiano legittimerebbe un matrimonio
poligamico tra cittadini stranieri.
Fatta questa premessa obbligatoria
andiamo al dunque: e se due genitori dello stesso sesso chiedono il
riconoscimento dei figli nati tramite fecondazione
·
E’ legittimo un
provvedimento straniero di riconoscimento dei figli?
·
In che limiti si pone
in contrasto con l’ordine pubblico?
La Cassazione a sezioni unite con
ordinanza n. 4382/2018 ha detto NO.
Perché, di fronte ad un “vuoto normativo”, ad oggi, la genitorialità si
riconosce soltanto a coppie fra persone di sesso diverso.
Questa sentenza delle Sezioni Unite crea un precedente
difficilmente superabile e che vanifica molte sentenze rese dai giudici di
merito negli ultimi anni dopo che entrata in vigore la L. 76/2016.
In molti casi infatti i giudici si sono trovati a
colmare il vuoto legislativo usando il principio DEL SUPERIORE INTERESSE DEL
MINORE, ovvero quell’interesse sovranazionale ed europeo a tutela della
famiglia.
Cosa si intende esattamente?
Si intende la preminenza del legame familiare non
inteso come legame biologico ma come
LEGAME AFFETTIVO >>>>> IDONEITA’ GENITORIALE… quello che è il
cosìdetto “GENITORE SOCIALE”.
La capacità REALE di essere genitore.
Dove sta quindi l’intoppo?
La legge 76/2016 in tema di unioni civili tra persone dello stesso sesso ha
volutamente ESCLUSO ogni riferimento alla questione della filiazione, trattando
meramente rapporti e obblighi giuridici tra persone legate civilmente.
Nonostante ciò vorrei citare una precedente pronuncia della Corte d’Appello
di Trento, chiamata a decidere sul riconoscimento della doppia paternità di due
compagni su due gemelli nati da maternità surrogata (meglio conosciuta come
tecnica dell’utero in affitto), riconoscimento, già ottenuto da un
provvedimento straniero.
La solita
storia..dirai.
Non ti sbagli in effetti…solita storia ma con finale diverso.
La coppia infatti si vedeva negata dall’ufficiale di stato civile la
possibilità di ottenere la trascrizione del provvedimento di riconoscimento ed
adiva, perciò, la competente Corte d’Appello.
Ebbene questa ha accolto la domanda
della coppia ritenendola conforme al diritto italiano proprio in applicazione
del SUPERIORE INTERESSE DEL MINORE,
quel principio cardine in materia di diritto familiare e minorile.
I Giudici consideravano preminente l’interesse dei minori a mantenere uno
status di figlio di entrambi i padri che era già stato acquisito con un
provvedimento straniero.
Per la Corte d’Appello di Trento si dava rilevanza sia al genitore biologico
che a quello sociale, fattore che determinava, in tal maniera, una stretta
connessione (per entrambi) a tutto ciò che deriva dalla responsabilità
genitoriale (pensate al diritto ad una educazione, all’istruzione, al
mantenimento ecc.), responsabilità che si sarebbe fatta valere, in caso di
mancato riconoscimento, soltanto per il padre biologico.
E’ evidente, da quanto esposto in questo
articolo, che ci troviamo sempre più di fronte ad un NUOVO MODELLO DI
FAMIGLIA a cui la giurisprudenza volge sempre più attenzione ma è altrettanto evidente che le Sezioni
Unite della Cassazione hanno posto un limite, al momento invalicabile.
In fin dei conti per saper fare il genitore bisogna solo saper essere
genitore e saper esercitare responsabilmente le facoltà e i doveri che
la responsabilità genitoriale impone a seguito della decisione consapevole
e matura di accudire un figlio.
Ed anche se non si ottiene il riconoscimento ufficiale dei figli ad
entrambi i genitori omosessuali, ma solo ad uno di essi (quello biologico), ciò
non vuol dire che essi non possano scegliere di essere dei bravi genitori ed
esercitare la genitorialità al meglio di ciò che possono, come del resto
dovrebbe fare qualunque persona, che, a prescindere dal sesso abbia
responsabilità su minori.
Per cui se è vero che la Cassazione
si è espressa negativamente rispetto al riconoscimento della filiazione nei
confronti di entrambi i partner dello stesso sesso è pur vero che la
genitorialità è un ruolo che va oltre la forma perché trova fondamento in
qualcosa di più profondo e più vero, quale è il desiderio di amare un figlio.
Amate vostro figlio a prescindere da
qualunque riconoscimento perché la filiazione è nel cuore più che sulla carta.
Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
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