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Guida con la patente sospesa per portare da un medico una donna con un attacco d’ansia: legittima la multa

Scritto da: Umberto Diffidenti - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:


Impossibile ritenere giustificata dalla presunta emergenza la condotta irregolare tenuta dall’uomo trovato alla guida nonostante la patente sospesa

Sanzione legittima per l’uomo trovato a guidare una vettura pur avendo la patente sospesa. Respinta la giustificazione messa sul tavolo dall’automobilista, il quale ha sostenuto di essere stato costretto a mettersi al volante per condurre l’originaria conducente della vettura presso un medico di base, avendo ella accusato i sintomi di un grave malessere, apparentemente tale da porla in pericolo di vita ma successivamente dimostratosi un semplice attacco d’ansia. Secondo l’automobilista multato l’errore compiuto nello scambiare un semplice attacco d’ansia per un’affezione ben più grave ha determinato la necessità di violare le disposizioni del Codice della strada per trarre in salvo la donna. I giudici ribattono che gli elementi probatori a disposizione non consentono di presumere il malore accusato dalla conducente fosse grave, o, quantomeno, non lieve. A tal proposito, proprio partendo dalla certificazione del malore effettuata dal medico curante della conducente, è legittimo ritenere che l’alterazione del ritmo cardiaco che aveva colpito la donna non avesse i requisiti per riconoscere la ricorrenza dello stato di necessità, non ricorrendo per lei un imminente pericolo di danno grave, ma al più potendo giustificare l’impossibilità per lei di poter continuare la guida del veicolo, senza però che quest’ultima situazione imponesse la conduzione dell’uomo che aveva la patente sospesa. (Ordinanza 22020 del 12 luglio 2022 della Corte di Cassazione)



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Umberto Diffidenti

Avvocato penalista in provincia di Benevento a Telese Terme (BN)