Pubblicazione legale:
Inequivocabile il racconto fatto da due donne. I massaggi da loro descritti non potevano avere alcuna finalità terapeutica o di benessere
Massaggiatore condannato per violenza sessuale a causa di alcune manipolazioni che hanno sfiorato le zone erogene di due clienti. Respinta la tesi difensiva, mirata a ridimensionare i comportamenti dell’uomo e a sostenere che essi siano stati male interpretati dalle due donne. Logico, invece, secondo i giudici, parlare di massaggi invasivi e sgradevoli e offensivi della sfera sessuale delle due donne. Impossibile ridimensionare le accuse, poiché si è appurato che i comportamenti dell’uomo si sono tenuti lontani da qualsiasi tecnica di massaggio lecita e decorosa e sono consistiti, invece, in massaggi invasivi e sgradevoli, contigui ad aree sessuali ed erogene e perciò offensivi della sfera sessuale delle due donne. (Sentenza 26476 dell’11 luglio 2022 della Corte di Cassazione)