Le limitazioni stabilite dai recenti decreti legge - sebbene doverose e necessarie per il contenimento dell'attuale pandemia, si pensi al più recente decreto "Cura Italia" - come è noto hanno determinato oltre al lockdown della maggior parte degli esercizi commerciali, deputati allo svolgimento di attività non essenziali, anche una notevole riduzione degli spostamenti sul territorio, causando per l'effetto una profonda diminuzione del volume dei rapporti sociali ed interpersonali, realizzabili nella maggior parte dei casi ed in costanza dell'attuale stato di emergenza, solo attraverso l'ausilio di strumenti o piattaforme digitali.
Occorre evidenziare, pertanto, che se sottostare alle limitazioni imposte a causa dell'emergenza sanitaria appare difficoltoso per la maggior parte delle persone, in considerazione magari di particolari urgenze familiari, dell'attività esercitata o del valore dei propri affari, lo è ancora di più per tutti coloro che a causa della reclusione forzata sono esposti ovvero costretti, a situazioni di evidente pericolo, in tali contesti infatti l'isolamento entro le mura domestiche può divenire reale fonte di preoccupazione per la propria vita.
Mi sono specializzata in diritto di famiglia, diritto del lavoro e contrattualistica. Mi occupo altresì di sfratto per morosità e finita locazione, nonché diritto previdenziale. Negli anni mi sono anche occupata di affido dei minori, con particolare riferimento all'affido dei minori agli assistenti sociali. Ho anche patrocinato dinanzi al Giudice Tutelare per l'autorizzazione al rilascio del passaporto della minore richiesto dal padre, che la madre all'inizio aveva negato senza ragione alcuna.
La capacità di dire la cliente che è meglio chiudere in via stragiudiziale una problematica soprattutto di recupero crediti che aspettare dopo tre anni una sentenza. Non solo. il Giudice il rifiuto di addivenire a d un componimento bonario stragiudiziale lo valuta in maniera negativa ai fini della eventuale soccombenza alla spese
Ho trattato la fine dello scorso anno un licenziamento per giustificato motivo oggettivo. la parte datoriale, nonostante avesse formalizzato il licenziamento per giustificato motivo oggettivo alla mia cliente, aveva assunto un altra lavoratrice in un altra sede operativa. Per evitare l'alea del giudizio abbiamo provveduto ad una negoziazione in sede sindacale.
Mi occupo di invalidità civile, indennità di accompagnamento, legge 104. i ricorrenti si rivolgono a me per valutare la sussistenza dei presupposti per impugnare il verbale della commissione medica di I^ istanza.
Diritto sindacale, Diritto civile, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Tutela dei minori, Mediazione, Negoziazione assistita, Adozione, Risarcimento danni, Mobbing, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Recupero crediti, Pignoramento, Locazioni, Sfratto, Incidenti stradali, Multe e contravvenzioni, Malasanità e responsabilità medica, Tutela degli anziani, Domiciliazioni.
Valentina Di Bartolomeo
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Roma (RM)
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