Capita molte volte che le
cartelle esattoriali arrivino per debiti vecchi. Questo avviene in quanto
l’iter seguito dalla P.A. non è sempre efficiente e questo, nel caso in esame,
può giovare a vantaggio del contribuente in quanto, durante questo tempo, i
termini di prescrizione continuano a decorrere.
In primis, occorre sapere quali
sono i termini di prescrizione dei crediti richiesti in cartella, ovvero dal
tipo di debito:
·
i tributi erariali (Irpef, Iva, Ires,
Irap, imposta di registro, di bollo, sulle successioni e donazioni, ipotecaria,
catastale, ecc.) si prescrivono in 10 anni;
Tuttavia, come noto a molti, i
termini di prescrizione, possono essere interrotti da un qualsiasi ulteriore
atto validamente notificato dall’Agente di riscossione, o dall’Ente creditore,
al contribuente: un’intimazione di pagamento, un fermo sui veicoli, un
preavviso di iscrizione ipotecaria, un pignoramento di beni mobili e immobili o
di conti correnti, stipendi e pensioni. Anche l’istanza di rateizzazione,
presentata dal debitore stesso, interrompe la prescrizione, perché, secondo un
orientamento della Cassazione (ord. n. 19401 del 16.06.2022), costituisce una ammissione
del debito.
Questi atti interruttivi
della prescrizione hanno l’effetto di far ricominciare da capo il
conteggio dei termini: ad esempio:
-
una tassa automobilistica del 2020 sarebbe
prescritta a dicembre 2023. Tuttavia, se arriva una intimazione di pagamento
nel 2022, fa ripartire i tre anni per la prescrizione dal momento in cui si
riceve tale atto.
Tali
atti però sono efficaci soltanto se notificati prima del decorso del termine di
prescrizione. Tornando al nostro esempio, una intimazione notificata a gennaio
2024 non salverebbe il termine di prescrizione che oramai è decorso e,
pertanto, ogni successiva richiesta di pagamento sarebbe illegittima.
Come capire se la cartella è
prescritta?
In via preliminare bisogna
controllare bene tutte le notifiche ricevute (in particolare quelle degli atti
sottesi alla cartella), e verificare le date con i termini richiamati in
precedenza.
Tali informazioni vengono inserite dall’agente riscossore nel prospetto di dettaglio contenuto nella cartella stessa.
Da questa verifica analitica
potrebbe emergere che la cartella è prescritta anche solo in
parte, cioè per alcuni debiti ma non per altri.
Cosa faccio quando la cartella è
prescritta?
Nel caso in cui il credito
richiesto risulti prescritto occorre rivolgersi al Giudice per farne dichiarare
la prescrizione e quindi la nullità della pretesa di pagamento.
E’ importante agire in tal senso
in quanto, in mancanza, l’Agenzia delle Entrate potrà comunque continuare a
pretendere i pagamento e, soprattutto, potrà intraprendere azioni esecutive a
danno del contribuente (pignoramento di auto, conto corrente, casa, ecc.).
Se si tratta di multe o altre
sanzioni amministrative è competente il Giudice di Pace e
l’impugnazione va proposta nel termine di 30 giorni dalla notifica della
cartella
Per i contributi Inps o Inail è
competente il Tribunale, in funzione di giudice del lavoro, al
quale devi presentare ricorso entro 40 giorni.
Per tutte le imposte e tasse è
invece competente la Corte di Giustizia Tributaria e il
ricorso va proposto nel termine di 60 giorni dalla notifica.
I termini per proporre
opposizione decorrono dalla data di notifica della cartella anche
quando avviene per compiuta giacenza della raccomandata.
Alternativamente o
congiuntamente al ricorso è spesso consigliato trasmettere anche una istanza in
via di autotutela all’Agente impositore con cui chiedere l’annullamento della
pretesa di pagamento o di parte di essa.
L’eventuale proposizione di istanza di autotutela non sospende i termini perentori per la proposizione del ricorso giudiziale.
Avv. Vincenzo Zecchino
Iscritto all'Ordine degli Avvocati di Roma, l'Avv. Vincenzo Zecchino fornisce assistenza e consulenza legale nell'ambito del diritto amministrativo, civile e tributario. Ha svolto la propria attività legale presso primari studi legali italiani e, dal 2022, svolge la propria attività presso il suo studio ACT Law Firm. L'Avv. Zecchino, laureato presso l'Università "La Sapienza" di Roma, ha conseguito un master in "Giurista di Impresa" presso Business School Meliusform e, nel 2022, ha conseguito l'abilitazione come mediatore presso l'istituto certificato Concilium A.D.R.. Dal 2023 svolge anche l'attività di DPO.
Precedenti esperienze presso primari studi italiani nell'ambito del diritto amministrativo mi hanno consentito di acquisire una solida preparazione ed una comprovata esperienza nell'ambito delle seguenti materie: Pubblico impiego; Appalti e contratti pubblici; Diritto di cittadinanza; silenzio della P.A. e procedure ex art. 117 cpa; accesso ex art. 22 e ss. l. 241/90 e accessi civici; concessioni demaniali
Esperienza pluriennale dinanzi alle giurisdizioni amministrative. L'Avv. Zecchino, prima di fondare il proprio studio ACT Law Firm con sede in Roma, ha collaborato con primari studi legali che si occupavano principalmente di diritto amministrativo. Inoltre, ha trattato in via esclusiva numerosi contenziosi aventi ad oggetto la contestazione di procedure amministrative e l'impugnazione di provvedimenti emanati dalla P.A. fornendo la propria assistenza a privati ed aziende. Da ultimo, ha assistito una nota azienda di produzione energetica da fonte rinnovabili con richiesta al TAR Milano di rimessione alla Corte Costituzionale.
In tale ambito l'Avv. Vincenzo Zecchino ha prestato consulenze a diverse aziende italiane che operano nel settore delle gare d'appalto. Il predetto legale ha approfondito gli aspetti normativi di cui al d.lgs 50 del 2016, oltre che nell'ambito lavorativo, anche per il tramite di un master in diritto di impresa conseguito nell'anno 2020 ove ha approfondito tutte le fasi di affidamento e le fasi di esecuzione dei contratti di appalto sia nell'ambito dei lavori pubblici che nell'ambito dei servi e forniture.
Diritto civile, Diritto commerciale e societario, Contratti, Diritto tributario, Sfratto, Locazioni, Immigrazione e cittadinanza, Edilizia ed urbanistica, Incidenti stradali, Multe e contravvenzioni, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni, Risarcimento danni.
Vincenzo Zecchino
Via Giuseppe Pitrè 1
Roma (RM)
Sede secondaria:
SS 414 località c.da Bosco n.41
Montecalvo Irpino (AV)
Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati
Privacy e cookie policy