Pubblicazione legale:
Il trasferimento di proprietà di immobili a favore dei figli o del coniuge al fine di garantirne il mantenimento può essere revocato. Nella specifica situazione di separazione personale, le clausole dell'accordo di separazione consensuale che assegnano la proprietà esclusiva dei beni o ne operano il trasferimento a uno dei coniugi (o ai figli) per assicurare il mantenimento, sono soggette a potenziali azioni legali di simulazione o vizi del consenso. Inoltre, a causa della loro natura negoziale, tali accordi possono essere contestati da terzi creditori attraverso un'azione revocatoria, anche se sono stati omologati dal giudice.
Numerose sentenze sono intervenute in materia, inclusa l'ultima Cassazione Civile n. 24687 del 11 agosto 2022 e l'ordinanza Cassazione Civile n. 71178 del 4 marzo 2022. Nella prima sentenza, la Corte Suprema ha respinto i ricorsi contro la decisione della Corte d'Appello di Ancona che aveva dichiarato inefficaci, in base all'articolo 2901 del codice civile, i trasferimenti immobiliari stabiliti in un accordo di separazione consensuale tra coniugi e omologati dal Tribunale di Pesaro.
In tal caso, i soci e i fideiussori di due società collegate avevano richiesto una separazione consensuale che prevedeva il trasferimento di parti di proprietà immobiliare alle rispettive ex mogli.
Nel secondo arresto, il trasferimento di alcuni beni immobili di proprietà coniugale a favore dei figli, stabilito in un accordo di separazione e successivamente omologato, è stato dichiarato inefficace secondo l'articolo 2901 del codice civile.
L'accordo di separazione è un atto negoziale e può essere soggetto a simulazione quando gli accordi tra le parti non riflettono la loro volontà reale. Tuttavia, la dichiarazione di simulazione non invalida la separazione stessa o gli accordi omologati riguardo agli aspetti tipici della relazione coniugale e all'affidamento dei figli.
Nel contesto dell'accordo di separazione, è possibile distinguere tra un contenuto essenziale, che riguarda il consenso alla separazione, l'affidamento dei figli e il mantenimento, e un contenuto eventuale, che riguarda gli accordi autonomi tra i coniugi riguardo alla vita separata. Questi accordi eventuali non possono essere modificati o confermati successivamente.
Gli accordi di separazione possono includere disposizioni aggiuntive rispetto ai contenuti tipici. Queste disposizioni possono essere oggetto di simulazione. Gli accordi di separazione possono contenere pattuizioni ulteriori rispetto al contenuto tipico. Tuttavia, il trasferimento immobiliare a favore dei figli o del coniuge, derivante da questi accordi, può essere revocato in base alla natura negoziale delle disposizioni.
L'omologazione giudiziaria dell'accordo di separazione riguarda gli aspetti necessari e formali della separazione stessa, ma non influisce sulla revocabilità dei trasferimenti immobiliari derivanti dagli accordi di separazione.
Gli accordi di separazione possono contenere disposizioni eventuali che possono essere impugnate per simulazione assoluta. In questo caso, è necessario dimostrare che il trasferimento immobiliare è stato solo apparente e che l'alienante ha inteso disfarsi della totalità del diritto.
Per quanto riguarda i trasferimenti immobiliari operati in adempimento degli accordi di separazione, l'articolo 2901 del codice civile è applicabile. La disparità economica tra i coniugi è un fattore rilevante per stabilire se il trasferimento immobiliare costituisce un atto solutorio dell'obbligo di mantenimento.
La revocatoria ordinaria è ammissibile anche per i trasferimenti immobiliari effettuati in ottemperanza agli accordi di separazione consensuale omologati. Tuttavia, l'accordo di separazione stesso può essere considerato parte dell'operazione revocabile e non giustifica l'applicazione dell'articolo 2901, comma 3, del codice civile.
In conclusione, i trasferimenti immobiliari derivanti dagli accordi di separazione consensuale possono essere revocati in base alla legge. L'omologazione giudiziaria non esclude questa possibilità se sussistono i presupposti legali.
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