Admira Beqiraj

Pubblicazione legale

Lo studio legale dell'Avv. Admira Beqiraj ha aiutato diversi giovani stranieri nati in Italia a realizzare il loro sogno di diventare cittadini italiani. Ci sono diversi modi per diventare cittadino italiano, tra i quali c'è anche quello per nascita sul territorio italiano da genitori stranieri. Il comune di residenza deve mandare a tutti gli stranieri prossimi al compimento dei 18 anni e nati in Italia una raccomandata con la quale li informa del diritto di diventare cittadino italiano. Entro il compimento dei 19 anni lo straniero nato in Italia deve rendere la dichiarazione innanzi all'ufficiale di stato civile di voler diventare cittadino italiano dimostrando la residenza continuativa sul territorio nazionale. Qui le problematiche sono molteplici: 1- "Sono nato ed ho sempre vissuto sul territorio italiano ma i miei genitori non hanno mantenuto una residenza anagrafica regolare" *** Cosa fa l’Avv. Admira Beqiraj: si occupa insieme al Cliente di ricostruire tutti gli spostamenti sul territorio raccogliendo tutta la documentazione che possa dimostrare la sua presenza sul territorio in questi 18 anni, a prescindere dalla regolarità della residenza così da convincere l'ufficiale di stato civile a rilasciare la cittadinanza. 2- Sono nato nel territorio nazionale ma i miei genitori per qualche anno hanno deciso di portarmi nel mio paese di origine per frequentare la scuola ed imparare la lingua ***Cosa fa l’Avv. Admira BEQIRAJ: raccoglie tutta la documentazione idonea a dimostrare l'integrazione del nucleo familiare, quella del neo 18 enne ed instaura un dialogo con l'Ufficiale di Stato Civile il quale in questi casi è rarissimo che conceda la cittadinanza. Ecco che l'avvocato specialista attraverso una specifica conoscenza della materia e della Giurisprudenza con una apposita memoria cerca di far cambiare idea all'ufficiale di stato civile. 3- non ho ricevuto da parte del comune di residenza prima del compimento dei 18 anni la raccomandata con la quale mi informano del mio diritto di diventare cittadino italiano, ora che ho superato i 19 anni posso ancora diventare cittadino italiano? *** Cosa fa l'Avv. Admira Beqiraj: possiamo intervenire anche di questo aspetto diffidando il comune a rimettere nei termini lo straniero per attivare il procedimento di concessione della cittadinanza, sempre previa verifica dei requisiti. 4- La mia famiglia aveva tanti buchi di residenza ed io non sono riuscito a recuperare abbastanza documenti che dimostrino la mia presenza in Italia. Il Comune mi dice di non presentare nemmeno la domanda perchè verrebbe rigettata, che faccio? Il consiglio è quello di presentare comunque la domanda e sbrigarsi a trovare un avvocato esperto in Cittadinanza che sarà replicare al preavviso di rigetto da parte del Comune per cercare di fargli cambiare idea. 5- Ho presentato la memoria contro il preavviso di rigetto ma il Comune ha comunque respinto la mia domanda di cittadinanza, cosa posso fare? L'Avv. Admira Beqiraj offre assistenza in questa materia anche davanti al Tribunale Ordinario. Avv. Admira Beqiraj

Pubblicazione legale

Assenza di #nullaosta al #matrimonio e rifiuto alle #pubblicazioni di matrimonio da parte dell’Ufficiale di Stato Civile. Il Tribunale di Pesaro accoglie il ricorso presentato da una cliente extra UE assistita dall’Avv. Admira Beqiraj e supera il rifiuto dell’Ambasciata del paese di origine della ricorrente al rilascio del nulla osta, ordinando all’Ufficiale di Stato Civile del comune di residenza di uno dei nubendi di procedere alle pubblicazioni di matrimonio.

Speaker ad evento

E' stato un costruttivo pomeriggio di confronto sulla riforma del diritto di famiglia entrata in vigore nell'anno 2022. Personalmente ho trattato l'importante figura del "curatore speciale del minore". Abbiamo affrontato anche il tema della negoziazione assistita, della violenza domestica e del passaggio di competenze tra Tribunale per i Minorenni e Tribunale Ordinario. Hanno relazionato insieme a me la Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Ancona e colleghe specialiste in materia di diritto di famiglia.

Speaker ad evento

Questo è stato il primo evento di formazione organizzato come presidente della neo costituita sezione Aiga di Urbino. Si commemorava nell'anno 2017 il 25 esimo anniversario dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la nostra Sezione ha voluto ricordarli organizzando un evento che ha visto il coinvolgimento di tutte le Autorità, della Procura della Repubblica, delle scuole e dell'Università. Ho avuto l'onore di sedermi al tavolo dei relatori di fianco al Dott. Vincenzo Macrì che ha lavorato insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Pubblicazione legale

Su ricorso dello Studio Legale Beqiraj, un cittadino straniero richiedente la cittadinanza italiana ha ottenuto l’annullamento in autotutela del provvedimento di cancellazione della residenza per irreperibilità. Il ricorso veniva presentato d’urgenza a seguito del preavviso di rigetto da parte della Prefettura. Nelle more il Comune accoglie il ricorso, annulla il provvedimento di cancellazione e ripristina la continuità della residenza. La Prefettura ne prende atto ed il Ministero concede la cittadinanza italiana.

Pubblicazione legale

Un cittadino senegalese arrivato in Italia da ragazzino, poichè non poteva permettersi un contratto di affitto, era costretto a cancellare la sua residenza rimanendo irreperibile per tre anni. Lo stesso, tuttavia, lavorava e viveva regolarmente in un comune limitrofo a quello di prima residenza, in un'altra abitazione ma senza contratto, e pertanto era sconosciuto all'anagrafe. Dopo 15 anni in Italia decide di chiedere la cittadinanza ed ignaro del buco di residenza si vede recapitare dalla Prefettura un preavviso di rigetto della domanda, proprio a causa della cancellazione di irreperibilità per tre anni. Rivolgendosi allo studio dell'Avv. Admira Beqiraj presenta ricorso al Comune ed ottiene il ripristino della continuità della residenza.

Sentenza giudiziaria

Questo è un caso molto particolare di una minore straniera affidata i servizi sociali. La madre della minore non aveva un permesso di soggiorno e rischiava l'espulsione. L'Avv. Admira Beqiraj è riuscita a dimostrare al Tribunale per i Minorenni che la presenza della madre era fondamentale per la crescita della minore, ottenendo così il permesso di soggiorno per tre anni.

Pubblicazione legale

COS'E' IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER ASSISTENZA MINORI? Il permesso di soggiorno per assistenza minori è disciplinato dall'art. 31 del testo unico immigrazione. Si tratta di una opportunità estremamente vantaggiosa da percorrere per gli stranieri con figli minorenni, perché questo tipo di permesso permette al genitore di continuare a vivere in Italia ottenendo anche un permesso di soggiorno. Questa opportunità non spetta soltanto ai genitori ma a tutti i familiari: sorelle o fratelli maggiori, nonni, zii purché venga evidenziato la necessaria presenza di queste figure per la crescita e lo sviluppo del minore sul nostro territorio. A cosa mi da diritto il permesso si soggiorno per assistenza minori: lavorare in regola, sottoscrivere un contratto di locazione, usufruire dell’assistenza sanitaria nazionale, percepire l’assegno unico ed in genere tutti i sussidi a favore delle famiglie. Cosa posso fare alla scadenza del permesso: a- Se hai ricevuto il decreto che ti permette di stare in Italia per tre anni puoi presentare nuovamente ricorso per chiedere il rilascio di un nuovo permesso per assistenza minori per altri due anni e poi chiedere il PDS di lungo soggiornanti UE, b: oppure puoi convertirlo in motivi di lavoro. L'Avv. Admira Beqiraj ha ottenuto diversi provvedimenti di accoglimento della richiesta del permesso di soggiorno per assistenza minori. Qui sotto un decreto del Tribunale per i Minorenni di Ancona che ha accolto il ricorso di una donna albanese irregolare facendole ottenere il permesso di soggiorno per assistenza minore per la durata di anni tre anni.

Titolo professionale

Per un avvocato che si occupa di diritto di famiglia è molto importante l'approfondimento anche dell'aspetto della violenza domestica e degli strumenti di tutela previsti dall'Ordinamento sia in sede civile che penale. Questo corso di formazione organizzata ad un anno dall'entrata in vigore della riforma Cartabia mi ha permesso di discutere insieme ad altri colleghi delle peculiarità della riforma nel tema della violenza domestica e le sue prime applicazioni giurisprudenziali. Al termine del corso ho potuto approfondire le mie competenze per dare alle mie assistite un'assistenza più completa.

Titolo professionale

Corso di formazione organizzato da una delle associazioni specialistiche maggiormente rappresentative in materia di diritto di famiglia della quale mi onoro di farne parte. Il corso mi ha permesso di aggiornarmi sul delicato tema dell'amministrazione di sostegno e consolidare le mie conoscenze e competenze.

Speaker ad evento

Insieme alla Sezione Aiga di Urbino ed alle Procuratrici della Repubblica di Pesaro e di Urbino abbiamo trattato il delicato ed importantissimo tema della "Violenza di genere: stalking e maltrattamenti contro familiari e conviventi". La preparazione del convegno e le relazioni delle Procuratrici mi hanno permesso di accrescere le mie conoscenze nella materia della difesa delle vittime di violenza domestica.

Pubblicazione legale

CITTADINANZA ITALIANA E BUCO DI RESIDENZA. L’IMPORTANZA DI RIPRISTINARE LA CONTINUITA' DI RESIDENZA PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA DI CITTADINANZA Lo straniero che chiede la cittadinanza italiana per residenza deve avere una residenza continuativa ed ininterrotta per 10 anni. (art. 9 lettera F, Legge n. 91/1992) Oltre alla cittadinanza per residenza per 10 anni, vi sono i casi particolari previsti dall’art. 9, Legge n. 91/1992, ovvero: 3 anni per lo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, 3 anni per chi è nato nel territorio della Repubblica ma non è riuscito a diventare cittadino entro il 19 esimo anno di età 5 anni successivi all’adozione per lo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica; 4 anni per il cittadino comunitario; 5 anni per l'apolide e il rifugiato. In quali casi, ad esempio, può aversi il buco di residenza: Cambio di abitazione senza comunicare all’anagrafe la nuova residenza . Mancata sottoscrizione di un regolare contratto di affitto . Mancata dichiarazione di dimora abituale ed allontanamento dal territorio nazionale per diversi mesi Come si arriva alla cancellazione della residenza da parte dell’ufficio anagrafe? Nei primi due casi l’ufficio anagrafe inizia un procedimento amministrativo che spesso termina con la cancellazione della residenza dello straniero. Questo procedimento dovrebbe durare un anno e mezzo, intervallato da raccomandate ed accessi presso l’ultimo indirizzo di residenza noto. Spesso vengono commessi degli errori procedurali da parte del Comune, oppure che gli accertamenti vengano eseguiti quando lo straniero è fuori per lavoro, oppure è semplicemente rientrato per qualche mese nel paese di origine, in tutti questi casi dunque lo straniero viene cancellato ingiustamente anche se di fatto continua a lavorare e vivere nel territorio comunale. Mancata dichiarazione di dimora abituale e cancellazione della residenza In questo caso invece la cancellazione della residenza avviene molto più rapidamente. I cittadini stranieri iscritti all’anagrafe sono obbligati a rinnovare la dichiarazione di dimora abituale nel comune in cui risiedono, entro 60 giorni dal rinnovo del permesso o carta di soggiorno, esibendo copia del titolo stesso. Se non lo fanno, trascorsi 6 mesi dalla scadenza del documento di soggiorno, l’ufficio anagrafe del Comune invita lo straniero ad esibire il permesso di soggiorno rinnovato ed a rendere la dichiarazione di dimora abituale, al contrario, lo straniero viene cancellato dall'anagrafe della popolazione residente. Può quindi accadere che lo straniero extracomunitario, per essere mancato temporaneamente dall’Italia, o per non avere rinnovato la dichiarazione di dimora abituale, si veda cancellare dall’anagrafe senza neanche saperlo. A distanza di tempo, non avendo ricevuto le comunicazioni dell’ufficio anagrafe, lo straniero crede di essere ancora iscritto in quel dato Comune, e invece non lo è più, quando poi presenta la domanda di cittadinanza si vede arrivare un preavviso di rigetto da parte del Ministero o della Prefettura. Cosa succede se presento la domanda di cittadinanza con un buco di residenza? Quando lo straniero si accorge di essere stato cancellato e ripristina nuovamente la residenza è soltanto da quel momento che parte il calcolo dei 10 anni utili per la cittadinanza per residenza, perdendo così tanti anni di presenza in Italia, anche per un buco di soltanto un mese. Lo straniero che chiede la cittadinanza italiana avendo un buco di residenza riceverà sicuramente un preavviso di rigetto (Art. 10 bis legge n. 241/1990) e non può colmarlo producendo documenti che provano la sua presenza sul territorio. Qual è il rimedio per colmare il buco di residenza e ottenere la cittadinanza? Quando uno straniero si rivolge allo studio legale dell’Avv. Beqiraj ricostruiamo insieme al cliente tutte le residenze che ha avuto nei vari comuni chiedendo agli stessi il certificato storico di residenza. Se da questa verifica emerge che ci sono buchi di residenza rappresentiamo il cliente sia in fase amministrativa che eventualmente giudiziaria, al fine di ottenere un provvedimento di ripristino della continuità di residenza. Lo studio legale Beqiraj ha seguito con successo diversi casi in cui gli stessi Comuni hanno emesso in autotutela un provvedimento di ripristino della continuità della residenza prendendo atto di errori commessi nel procedimento amministrativo e/o della presenza dello straniero nel territorio.

Sentenza giudiziaria

Una giovane donna straniera e irregolare cresce da sola due figli. Il marito, purtroppo, è in carcere. Viene aiutata da parenti e conoscenti che le offrono anche un alloggio ma la donna ha bisogno del permesso di soggiorno per se e per i figli per poter vivere e lavorare regolarmente. La donna rischiava l'espulsione insieme ai figli, in Albania non avrebbe avuto nessuno ad aiutarla. Grazie all'aiuto dell'Avv. Admira Beqiraj questo caso così delicato viene portato davanti al Tribunale per i Minorenni di Ancona mettendo in risalto la necessità per lo sviluppo psico-fisico dei minori di continuare a vivere in Italia insieme alla madre, unica figura genitoriale di riferimento. La signora ottiene così il permesso di soggiorno per anni 3.

Titolo professionale

La presidenza della sezione AIGA di Urbino che ho personalmente fondato nell'anno 2017 insieme ad altri colleghi e che è stata riconfermata per il terzo mandato nell'anno 2023, mi ha permesso in questi anni di instaurare proficue collaborazioni con colleghi, associazioni specialistiche, mondo accademico universitario, autorità, ed altre categorie professionali. Queste collaborazioni hanno un impatto notevole sulla mia crescita umana e professionale e mi consentono di migliorare ogni giorno accrescendo le mie competenze professionali e comunicative in tutti gli ambiti.

Sentenza giudiziaria

Una coppia di cittadini albanesi vivevano in Italia da alcuni anni con tre figli piccoli, uno di loro aveva problemi di salute ma non avevano i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno. Grazie all'aiuto dell'Avv. Admira Beqiraj presentano ricorso al Tribunale per i Minorenni di Ancona ed ottengono l'autorizzazione a vivere in Italia per tre anni, si rivolgono alla Questura che rilascia loro il permesso di soggiorno.