Avvocato Alberto Boscagin a Verona

Alberto Boscagin

Avvocato a Verona


Informazioni generali

L'avv. Boscagin Alberto si è laureato nel 2005 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Verona. Dopo aver svolto il periodo di pratica forense presso un noto studio legale di Verona, ove ha maturato una significativa esperienza, ha iniziato ad esercitare la professione di avvocato operando principalmente nel settore del contenzioso sia giudiziale che stragiudiziale, nelle seguenti materie: diritto penale, infortunistica e risarcimento danni, responsabilità medica e professionale, inoltre avvalendosi della collaborazione di colleghi di studio, si occupa di diritto di famiglia e minorile.

Esperienza


Diritto di famiglia

L'Avv. Boscagin offre ai propri assistiti tutela qualificata nel campo del diritto di famiglia, con particolare riguardo a separazioni e divorzi, attraverso la collaborazione con colleghi di studio qualificati unitamente ai quali patrocina le vertenze giudiziarie in ambito famigliare


Eredità e successioni

L'Avv. Boscagin assiste i propri clienti nelle controversie connesse alle successioni ereditarie, con speciale riferimento alla consulenza per la redazione di testamenti, per divisioni ereditarie stragiudiziali e per tutto quel complesso di attività legali che conseguono al decesso di una persona e che devono venire eseguite entro termini di legge prestabiliti. In sede giudiziale, viene offerto il patrocinio con riferimento ad azioni di divisioni di compendi ereditari, e di quelle volte a tutelare gli eredi legittimari (coniuge – figli - ascendenti), nonché di azioni di impugnazione di testamenti.


Separazione

L'Avv. Boscagin assiste i propri clienti in ambito familiare patrocinando gli stessi nelle vertenze di separazione, sia attraverso la procedura di negoziazione assistita, facilitando il raggiungimento di un accordo per la definizione delle condizioni di separazione, o diversamente in ambito giudiziale sia nelle cause di separazione consensuale che giudiziale


Altre categorie:

Divorzio, Diritto assicurativo, Diritto penale, Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Risarcimento danni, Diritto civile, Violenza, Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Domiciliazioni, Multe e contravvenzioni, Matrimonio, Discriminazione, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto ambientale.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Non ha diritto al risarcimento chi percorre una strada buia e scivola su una macchia d'olio

Corte di Cassazione ordinanza n. 24491/2023.

Non ha diritto al risarcimento del danno subito chi, violando una regola cautelare, percorre una strada buia senza dotarsi di una qualsiasi forma di illuminazione, quindi accettando il rischio di non poter vedere ostacoli e pericoli che, anche per la natura carrabile e aperta al pubblico della strada, non potevano qualificarsi neanche imprevedibili. La ratio della decisione, al di là del riferimento alla necessità di una torcia o di un altro dispositivo illuminante, che vuol dire più precisamente necessità di illuminare il passaggio con qualsiasi cosa, è nella imprudenza di percorrere comunque una strada non sufficientemente illuminata

Sentenza giudiziaria

Danno da fermo tecnico autoveicolo a seguito di sinistro

Sentenza n. 15262 del 30 maggio 2023

Con la sentenza n. 15262 del 30 maggio 2023, la Corte di Cassazione ha chiarito che in tema di richiesta di risarcimento per danno da fermo tecnico, incombe a carico di colui che lo richiede l’onere della prova, essendo tuttavia sufficiente a tal scopo, la dimostrazione della spesa sostenuta per il noleggio di un mezzo sostitutivo, essendo peraltro possibile un ragionamento presuntivo, in relazione al nesso causale con il sinistro.

Caso legale seguito

Guida in stato di ebbrezza e sotto l'influenza di sostanze stupefacenti

Verona, maggio 2023

Al cliente, a seguito di incidente stradale che lo stesso subiva mentre era alla guida della sua bicicletta, causa l'omessa precedenza da parte di un veicolo antagonista, veniva contestata la guida in stato di ebbrezza e la guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti. Tali reati venivano accertati successivamente al ricovero in ospedale del predetto, mediante esame dei liquidi biologici effettuato in seguito a prelievo eseguito per ragioni sanitarie. Al termine delle indagini preliminari, veniva notificato al cliente decreto penale di condanna per i reati di cui sopra, che si provvedeva ad opporre chiedendo il giudizio con rito abbreviato. All'udienza tenutati nel mese di maggio 2023, il Giudice in accoglimento delle istanze della difesa, pronunciava sentenza di assoluzione per il reato di guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, poichè pur essendo stata accertata la presenza del metabolita THC nel sangue dell'imputato, non vi è prova che lo stesso fosse effettivamente in stato di alterazione al momento del sinistro. La semplice presenza di tracce della predetta sostanza nei liquidi biologici, non può provare da sola lo stato di alterazione al momento della guida, in assenza di evidenti altri dati sintomatici eventualmente rilevati al momento del fatto. Per quanto riguarda l'altro capo di imputazione, considerato il tasso alcolemico contenuto, l'assenza di precedenti specifici ed il contesto nel quale si sono svolti i fatti, ovvero un sinistro stradale per fatto e colpa altrui, il Giudice, in accoglimento delle richieste della difesa, pronunciava declaratoria di non punibilità ex art 131 bis cpp.

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Lo studio

Alberto Boscagin
Via Euclide N. 26
Verona (VR)

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