Alberto Mercurelli

Sentenza giudiziaria

A seguito di opposizione avverso il mio assistito, ho ottenuto l'archiviazione nei suoi confronti, mancando i presupposti affinchè la perizia potesse essere ritenuta "falsa"

Sentenza giudiziaria

Ho partecipato attivamente al processo che si è concluso con lassoluzione, in sede di revisione, del condannato all'ergastolo, per fatti omicidiari del 1991, allegando prove nuove, in grado di ribaltare la sentenza irrevocaile di condanna.

Titolo professionale

Laurea quinquennale conseguita presso l'Università LUISS di Roma.

Titolo professionale

Completamento della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, frequentata allo scopo di acquisire competenze professionali, con cui ho arricchito il mio bagaglio formativo. La Scuola ha consentito di fornire un raccordo tra le competenze acquisite nel corsod egli studi universitari e la pratica forense svolta.

Caso legale seguito

Ho seguito fin dalle sue origini un caso di soggetti dapprima indagati, poi imputati, di numerosi episodi di usura, i quali secondo l'Accusa erano stati realizzati non soltanto attraverso la corresponsione di una somma di denaro, determinata sulla base di un tasso al di sopra dle limite legale, ma anche attraverso la semplice promessa della restituzione di denaro per una somma maggiorata del tasso usurario.

Caso legale seguito

Nel corso della mia esperienza professionale, ho avuto la possibilità di apprezzare la difficoltà intrinseca in quei procedimenti aventi ad oggetto reati a sfondo sessuale, specie se a danno dei minori. Nel caso specifico, assistenendo la madre della vittima, ho potuto riscontrare come una tutela più ampia per il minore richieda, oltre che specifichecompetenze tecniche, una particolare dedizione, al fine di poter filtrare il contributo che la vittima, soprattutto se in tenera teà, può offrire.

Caso legale seguito

Ho affrontato numerosi casi riguardanti detenuti, le cui condizioni di salute richiedevano una particolare assistenza sanitaria, ovvero la somministrazione di terapie che le strutture penitenziarie non erano in grado di fornire. In tale contesto, occorre individuare un punto di equlibrio tra le esigenze sottese alla esecuzione della pena ed alle modalità attraverso cui essa possa essere espiata, attraverso la detenzione domiciliare "manitaria", ovvero il differimento, facoltativo od obbligatorio, della esecuzione della pena stessa.

Caso legale seguito

Ho seguito, mediante lo studio di riferimento, il proceidmento celebratosi innanzi il Tribunale di Roma conclusosi, per due degli assistiti, con la condanna per il reato associativo ex art. 74 D.P.R. 309/90. sono stato nominato, poi, da uno degli imputati per lo svolgimento del secondo grado di giudizio. In sede di appello, con sentenza n. 5298/2023, la Corte di Appello di Roma ha ribaltato l'esito del primo grado, assolvendo i tre imputati dal reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Speaker ad evento

Inontro organizzato dalla Commissione Giovani della Camera Penale di Roma al fine di fornire un utile contributo per il giovane avvocato nella materia della tutela dei diritti per i detenuti. "IL DIRITTO ALLA SALUTE E LA SUA COMPATIBILITÀ CON IL CARCERE Si tratteranno i punti relativi alla disponibilità di strumenti terapeutici all’interno degli istituti penitenziari; alla effettiva attuazione del diritto alla salute anche nei casi in cui siano coinvolti soggetti meno abbienti che non dispongano di risorse economiche per richiedere l’ingresso di un medico specialista. A causa delle condizioni di detenzione, l’Italia ha riportato in più occasioni condanne da parte della CEDU. Il giovane avvocato deve essere pronto ad affrontare eventuali problematiche di questo tipo, a prescindere dalla formazione specifica di ciascuno."

Speaker ad evento

Ho partecipato, in qualità di Responsabile della Commissione Giovani della Camera Penale di Roma, all'incotrno dalla Commissione organizzato in tema di misure cautelari; nello specifico, affrontando un caso concreto ed analizzandone gli aspetti in un dibattito aperto che vedeva coinvolti avvocati, magistrati e professori universitari.

Caso legale seguito

Processo alla c.d. “Mafia di Ostia”, difesa di Terenzio ed Alessandro Fasciani, conclusosi in appello con la assoluzione degli imputati per la maggior parte dei reati a loro ascritti, e con la esclusione del carattere mafioso della ipotizzzata associazione; poi confermata a seguito di rinvio da parte della Corte di Cassazione.

Esperienza di lavoro

Ho iniziato la mia attività professionale presso lo studio di famiglia, dove, ancora oggi, ci occupiamo esclusivamente di processi penali, specie di reati di criminalità organizzata.

Caso legale seguito

Ho affrontato il processo "Spada" sin dal giudizio di primo grado. La contestata associazione di stampo mafioso ed il duplice omicidio sono stati confermati nei due giudizi di merito; ma la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della difesa, annullando rinvio, sulla responsabilità per gli omicidi.