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Sinistro all’estero: dentro e fuori il Sistema carta verde

Scritto da: Aldo Martucci - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Sinistro all’estero: dentro e fuori il Sistema carta verde.

Distinguiamo due ipotesi a seconda che il sinistro si sia verificato in uno Stato appartenente al Sistema carta verde o al di fuori di esso. Partiamo dal secondo caso, che è il più semplice da definire ma il più complesso da gestire nella pratica. La richiesta di risarcimento, infatti, andrà inviata direttamente al civile responsabile o alla compagnia assicurativa estera di controparte.
In merito al primo caso, invece, è prevista una procedura agevolata per i residenti in uno degli Stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE), contesto territoriale che comprende i Paesi dell’Unione europea più Norvegia, Islanda e Liechtenstein. In forza di tale procedura, che è stata introdotta dalla direttiva comunitaria 2000/26/CE, ogni compagnia assicurativa appartenente allo SEE che tratti la materia della responsabilità civile è obbligata a nominare un rappresentante in ciascun Paese del medesimo contesto territoriale dove essa non ha una sede legale. Questa figura di rappresentanza viene definita “mandatario” ed è il punto di riferimento per tutte le questioni che riguardano i rapporti con la compagnia assicurativa estera, permettendo una notevole semplificazione in termini di procedure e trattative.
Le condizioni di applicabilità sono le seguenti:
1) il danneggiato deve essere residente in uno dei Paesi dello SEE;
2) l’incidente deve essere avvenuto in uno dei Paesi aderenti al Sistema carta verde (un ambito territoriale ben più ampio rispetto a quello dello SEE);
3) il veicolo che ha causato il danno deve essere assicurato e immatricolato in uno Stato membro dello SEE.
Quando ricorrono tutti questi requisiti, chi ha subito il danno può rivolgersi al mandatario della compagnia assicurativa del danneggiante sito nel proprio Paese, interfacciando con quest’ultimo nella propria lingua madre.
I cittadini italiani possono conoscere i dati del mandatario inviando un’apposita richiesta al Centro Informazione Italiano presso la CONSAP (fino al 2012 era istituito presso l’ISVAP) indicando tutti gli elementi utili a risalire ai soggetti interessati, quali:
nazione di accadimento del sinistro;
data di accadimento del sinistro;
targa del veicolo responsabile del sinistro;
stato di immatricolazione della vettura responsabile.
La CONSAP individuerà l’assicuratore estero del veicolo che ha provocato l’incidente e il suo mandatario in Italia. Se, a seguito degli accertamenti svolti presso la CONSAP, il veicolo responsabile risulterà non identificato o non assicurato, o nel caso in cui l’impresa non avesse nominato il mandatario o non avesse fornito risposta motivata entro tre mesi dalla richiesta di risarcimento, la stessa andrà inoltrata a CONSAP S.p.A. – Organismo di Indennizzo Italiano, che valuterà l’esistenza dei presupposti per il suo intervento sulla base della legge straniera applicabile.
se il veicolo responsabile del sinistro è immatricolato in Svizzera (Paese non aderente allo Spazio Economico Europeo), sarà possibile rivolgersi al Centro di Informazione presso CONSAP per conoscere il nominativo del mandatario in Italia dell’impresa di assicurazione svizzera. Questo è possibile grazie a un accordo italo-svizzero: esso, però, non prevede l’obbligo per il mandatario in Italia di fornire una risposta motivata nel termine di tre mesi dalla data di ricezione della richiesta di risarcimento né la possibilità di rivolgersi all’Organismo di Indennizzo in caso di assenza di risposta motivata.



Pubblicato da:


Aldo Martucci

Avvocato Civilista