Pubblicazione legale:
Per potere sciogliere il vincolo matrimoniale, è necessario che i due ricorrenti siano sposati e che successivamente si siano separati consensualmente o giudizialmente.
Quando trascorrono sei mesi dalla separazione consensuale o un anno da quella giudiziale, i due ex coniugi, potranno avviare domanda di divorzio al fine di sciogliere definitivamente il vincolo matrimoniale.
I termini per risposarsi dopo il divorzio sono diversi per l’uomo e per la donna.
Ciò avviene al fine di tutelare e garantire la sicurezza della paternità di un eventuale nascituro e basati sulla circostanza naturale che esclusivamente la donna, e non l’uomo, è atta a portare in grembo i figli.
L’uomo, pertanto, potrà convolare a seconde nozze subito dopo che la sentenza di divorzio sia diventata definitiva, decorsi 30 giorni dalla notifica all’ex coniuge o sei mesi dalla sua pubblicazione.
Discorso diverso, vale per la donna.
Quest’ultima, infatti, pur se divorziata a tutti gli effetti, è invece tenuta ad aspettare un periodo di 300 giorni.
L’ordinamento, infatti, tende a tutelare la posizione di eventuali nascituri, evitando il verificarsi di una situazione d’incertezza in merito alla paternità del figlio nato dopo lo scioglimento o cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio.
Il termine dei 300 giorni, s’interrompe automaticamente, facendo venir meno il divieto, non appena l’eventuale gravidanza, sia portata a termine.