Alessandro Corvino

Sentenza giudiziaria

Una società cessionaria di crediti in blocco ottiene un decreto ingiuntivo per € 180.000,00 nei confronti di un fideiussore di società fallita. Essendosi il fallimento chiuso con riparto solo parziale per i creditori, la cessionaria agisce per il residuo credito (già della Banca) derivante da: rapporto di conto corrente, vari conti anticipo e due finanziamenti erogati nella forma tecnica del mutuo chirografario. Abbiamo tempestivamente opposto il decreto ingiuntivo muovendo contestazioni sotto più profili; in via preliminare è stata contestata la titolarità del credito e, in subordine, la legittimazione attiva della Società agente; nel merito è stata contestata la qualificazione della garanzia, proposta quale fideiussione ma costituente, secondo le ns. prospettazioni, un contratto di garanzia autonoma. La riconfigurazione comporta l'inapplicabilità dell'art. 1310 c.c. e conseguente prescrizione del diritto di credito, non potendosi più 'avvalere' il creditore degli effetti interruttivi della prescrizione derivante nell'ammissione al passivo fallimentare (debitore principale). In via subordinata abbiamo mosso svariate contestazioni circa il merito dei rapporti bancari tratti a giudizio. Il Giudice, seppur con ordinanza resa all'esito della prima udienza, fornisce ampie motivazioni che giustificano il rigetto della provvisoria esecutività, palesando alla cessionaria che vari motivi di opposizione sono già stati ritenuti fondati.

Sentenza giudiziaria

Primaria Banca nazionale condannata a restituire € 60.000,00 circa, oltre spese legali, all'esito del ricalcolo del saldo del rapporto di conto corrente, giusta applicazione di competenze (per interessi, spese e commissioni) non dovute in quanto non regolarmente pattuite per iscritto ed applicazione illegittima della prassi anatocistica.

Sentenza giudiziaria

La Corte di Appello di Napoli conferma la condanna impartita ad una primaria Banca nazionale alla restituzione di circa € 70.000,00 in favore di una società assistita dallo Studio legale Corvino

Sentenza giudiziaria

Con il provvedimento allegato il Tribunale di Napoli Nord in composizione collegiale, in sede di reclamo, ha confermato la condanna, impartita ad una società cessionaria del credito, alla cancellazione della segnalazione a sofferenza perpetrata illegittimamente in danno di un cliente dello Studio legale Corvino, condannando la società a pagare € 300,00 per ogni settimana di ritardo nell'adempimento dell'ordine giudiziale.

Caso legale seguito

Dopo aver citato in giudizio un istituto di credito per ottenere la rideterminazione del saldo di un conto corrente ancora aperto e recante saldo negativo di oltre 80k (-87.000,00), è stato possibile definire la posizione senza necessità di arrivare a sentenza. Disposta la CTU la Banca ha accettato di pagare € 57.000,00 al nostro assistito a fronte della chiusura del conto. L'iniziale debito di € 87.000,00 è divenuto un credito di € 57.000 con conseguente vantaggio per il cliente di € 144.000. E' stato cosi possibile definire rapidamente la posizione senta attendere la fine del giudizio e venendo incontro alle esigenze di liquidità dell'imprenditore ns. assistito.

Video legale online

Breve intervento nell'ambito di un convegno organizzato dal COA Napoli a seguito della nota pronuncia a Sezioni Unite n. 15130/2024 in tema di criticità legati a mutui e finanziamenti previdenti rimborso con ammortamento alla francese.

Sentenza giudiziaria

Con l'ordinanza allegata il Tribunale di Napoli Nord ha condannato nota società cessionaria alla cancellazione della segnalazione a sofferenza perpetrata illegittimamente in danno di imprenditore nostro assistito.

Pubblicazione legale

Scritto che si propone di rappresentare, criticamente, lo stato dell'arte circa la portata applicativa delineata della Corte di Cassazione con riguardo all'art. 117 del T.u.b.

Pubblicazione legale

Articolo di commento ad ordinanza del Tribunale di Lucca in materia di nullità dei mutui a tasso variabile,

Pubblicazione legale

Articolo riguardante i finanziamenti concessi ad innumerevoli P.M.I. (e non solo) italiane durante il periodo pandemico e garantiti dal Mediocredito Centrale. Si incentra su recente pronuncia resa dal Tribunale di Napoli, in sede concorsuale, che ha sanzionato tali finanziamenti con la nullità e conseguente esclusione dal passivo laddove erogati senza l'effettiva valutazione del merito creditizio dei beneficiari.

Caso legale seguito

A seguito di mirata opposizione a decreto ingiuntivo si è riusciti ad ottenere una definizione a saldo e stralcio di una esposizione debitoria, derivante da contratto di finanziamento, con il pagamento del solo 10% dell'importo ingiuntivo (quindi con 'sconto' del 90%), corrispondendo al creditore € 4.000,00 a fronte dei 40.000,00 pretesi. Ciò è stato possibile grazie ad un opposizione ritenuta fondata dal creditore anche alla luce della mancata concessione della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo

Titolo professionale

Laureato in 4 anni e una sessione con tesi in Diritto dell’esecuzione civile dal titolo “I poteri cognitivi del giudice dell’esecuzione anche alla luce del quadro europeo”. Ho frequentato il profilo di Diritto Civile, sostenendo quali esami caratterizzanti: -Diritto civile 30/30 -Diritto civile II 28/30 -Diritto dell'esecuzione civile 30/30 e lode -Diritto dell'arbitrato interno 28/30 -Diritto di famiglia 28/30 -European private law 26/30