Avvocato Alida Manfredi a Fossano

Alida Manfredi

Avvocato familiarista e divorzista

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Nonni: devono mantenere i nipoti se i genitori non hanno le possibilità.

Scritto da: Alida Manfredi - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Il 17 Ottobre 2022 la Cassazione ha voluto  ribadire il principio secondo il quale i nonni sono obbligati ad intervenire economicamente se entrambi i genitori dei minori non sono  in grado di mantenere, in maniera adeguata,  i  loro figli .

Quando i genitori non hanno i mezzi sufficienti, gli  altri  ascendenti sono  tenuti a fornire ai genitori  stessi i  mezzi necessari affinchè possano adempiere ai loro doveri nei confronti dei figli”.  

Questo, il principio che si legge nel testo della recente  pronuncia della Suprema Corte .  Invero, nulla di  nuovo o rivoluzionario, perchè la giurisprudenza in merito era già da tempo consolidata sul punto

Quando scatta l’obbligo per i nonni.

L' intervento dei nonni però  è solo sussidiario: scatta  nel momento in cui entrambi i genitori non hanno i mezzi sufficienti  a mantenere i loro figli  e neppure la possibilità di trovare un lavoro, o fintanto che non lo reperiscano.

L’obbligo non consiste nel dare il denaro direttamente ai nipoti ma nell’aiutare i loro  genitori ad adempiere alla loro funzione, ovvero ad assolvere gli obblighi economici nei confronti dei figli.

L’obbligo riguarda tutti i nonni,  non solo quelli del genitore inadempiente o da cui dipende lo stato di insufficienza economica.

Nel caso del genitore separato che non versa l' assegno di contrubuto al mantenimento dei figli, i nonni devono sopperire  solo dove si sia prima tentato in ogni modo  ( anche attraverso pignoramenti di beni )  di recuperare  le somme dovute dal genitore inadempiente.

Quindi i nonni potranno essere chiamati non solo più a  portare i nipoti ai giardinetti, preparare pranzi o cene, andarli a prendere/ portare a scuola o alle varie attività....:  ma il loro supporto potrà spingersi oltre, diventando  onere economico.


Avv. Alida Manfredi - Avvocato familiarista e divorzista

In 30 anni d' attività l' avvocato Alida Manfredi ha maturato particolare esperienza nel settore del diritto di famiglia: separazioni, divorzi, convivenze e coppie di fatto, diritto agli alimenti ed al mantenimento, testamenti ed eredità, affido condiviso ed esclusivo di minori, interdizioni, tutele, amministrazioni di sostegno, divisioni immobiliari, stalking e maltrattamenti in famiglia. Referente AIAF, Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia ed i Minori, presso il Tribunale di Cuneo, fa parte anche del Consiglio Direttivo Regionale dell' Associazione Opera direttamente presso i Tribunali di Cuneo, Asti e Torino.




Alida Manfredi

Esperienza


Diritto di famiglia

Esperienza trentennale maturata nel settore, dove la delicatezza degli interessi in gioco impone di cercare, sin da subito, soluzioni condivise e consensuali per risolvere le crisi della famiglia. È Mediatore civile accreditato presso il Ministero della Giustizia e si avvale anche dell' Istituto della Negoziazione Assistita con l' obiettivo di aiutare le parti a trovare accordi soddisfacenti, nel rispetto dei diritti delle persone e dei minori in particolar modo.


Divorzio

Il divorzio è lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale. Da marzo 2023, grazie alla Riforma Cartabia, è possibile richiederlo contestualmente alla domanda di separazione. L' avvocato Alida Manfredi, forte di un' esperienza trentennale, ha sviluppato particolare propensione al problem solving. L aggiornamento continuo sulle novità legislative e giurisprudenziali Le consente d' affrontare ogni singolo caso con la dovuta preparazione ed attenzione. .


Eredità e successioni

Esperienza, competenza, celerità ed economicità del servizio, volto al problem solving. Le questioni ereditarie e successorie coinvolgono le relazioni familiari più strette. Trovare un buon accordo, che contemperi le aspettative ed i diritti delle parti, non è solo la soluzione più veloce ed economica, ma anche quella preferibile sul piano delle relazioni. Nello svolgimento del suo ruolo professionale l'avvocato Alida Manfredi aiuta le parti a sperimentare la via conciliativa, e solo in caso di fallimento di questa, le assiste in giudizio.


Altre categorie:

Unioni civili, Separazione, Matrimonio, Affidamento, Diritto civile, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Licenziamento, Incidenti stradali, Mediazione, Recupero crediti, Mobbing, Locazioni, Diritto del lavoro, Sfratto, Malasanità e responsabilità medica, Diritto dello sport, Negoziazione assistita, Diritto immobiliare, Risarcimento danni, Adozione, Diritto bancario e finanziario, Diritto assicurativo, Contratti, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Diritto sindacale, Stalking e molestie, Discriminazione, Diritto dei trasporti terrestri, Multe e contravvenzioni, Diritto agrario, Diritto del turismo, Arbitrato.


Referenze

Caso legale seguito

Riforma del rito per separazione e divorzio

Gennaio 2023

Prospettive ed applicazioni pratiche della riforma della procedura giudiziaria in materia di diritto di famiglia

Pubblicazione legale

La mancata richiesta di assegno di mantenimento nel giudizio di separazione non è pregiudizievole in sede di divorzio

Pubblicato su IUSTLAB

Non è infrequente che, per i motivi più vari, in sede di separazione il coniuge “debole” si astenga dal chiedere, a carico del coniuge “forte”, un contributo al proprio mantenimento (il cosiddetto “assegno di separazione” o “di mantenimento”). Ebbene, molti si chiedono se tale scelta sia definitiva ed irrimediabilmente pregiudizievole dei propri diritti. In particolare, la domanda che in questi casi viene rivolta con maggiore frequenza ad un avvocato è la seguente: se avevo rinunciato a chiedere “l’assegno di separazione”, in occasione del divorzio, posso ancora chiedere un assegno? Anche se la situazione economica non è mutata? La risposta è positiva. E questo in virtù dell’indipendenza dei giudizi, quello di separazione e quello di divorzio. Essendo, infatti, due fasi che portano alla conclusione di un rapporto coniugale ma autonome e distinte, le richieste avanzate (od omesse) nella prima, non influiscono sulla seconda. Nei medesimi termini si è espressa anche, con estrema (e rara) chiarezza, la Suprema Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 2480 del 29.01.2019: “la mancata richiesta di assegno di mantenimento in sede di separazione non preclude di certo il suo riconoscimento in sede divorzile”. La sopracitata sentenza contribuisce a far luce su una situazione d’incertezza che portava a soluzioni giudiziali discordanti nei diversi Tribunali italiani, offrendo, a quanti si trovino nella fase del fine-matrimonio, un autorevole contributo al principio giuridico – tanto fondamentale, quanto spesso disatteso -: quello della certezza del diritto. E soprattutto, rassicura quanti hanno, in sede di separazione, operato la scelta di astenersi dal chiedere all’ altro coniuge un contributo al mantenimento; scelta della quale si sono, poi, pentiti. In conclusione: è possibile cambiare idea. Avv. Alida Manfredi

Esperienza di lavoro

Referente presso il Tribunale di Cuneo - AIAF Associazione Italiana Avvocati Famiglia

Dal 1/2019 al 1/2023

AIAF riunisce Avvocati esperti in materia di diritto di Famiglia e dei Minori. Si occupa del costante aggiornamento dei colleghi e della loro specializzazione. Monitora le evoluzioni giurisprudenziali in materia

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