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Avvocato Amelia Vitiello a Latina

Amelia Vitiello

Avvocato civilista

Informazioni generali

L'Avv. Amelia Vitiello, titolare di studio proprio, si occupa di diritto di famiglia - separazioni e divorzi - da oltre venti anni. Inoltre da circa 13 anni è consulente legale della società che gestisce il SII per tutta la provincia di Latina ed altre società operanti in altri settori, alle quali offre la propria esperienza ed assistenza nell'ambito del recupero crediti e diritto del lavoro. Offre un rapporto personale e diretto con i suoi clienti, dimostrando sempre il suo impegno nel seguire ogni caso da vicino. La sua concretezza ed il suo impegno hanno reso molti clienti ed imprenditori pienamente soddisfatti del suo operato.

Esperienza


Diritto di famiglia

Mi occupo di separazione e divorzi da più di venti anni affrontando diverse fattispecie. Sono componente della Commissione Famiglia dell'Ordine degli Avvocati di Latina. Ho conseguito un master in diritto di famiglia. Ho seguito separazioni e divorzi di ogni tipo (consensuali e giudiziali), a partire dalle coppie con figli che non riescono più a convivere, fino ad arrivare ai casi più complessi di tradimento e di violenza familiare. La terminazione del rapporto coniugale comporta punti critici che mi trovo spesso ad affrontare, quali ad esempio l’affidamento e le questioni patrimoniali.


Separazione

Sono specializzata nel fornire assistenza legale nell’ambito della convivenza coniugale, per quando riguarda diritti e doveri dei coniugi, questioni patrimoniali e di filiazione. Mi rende forte, oltre all'esperienza e la preparazione, il mio grado di apporto umano e di ascolto che do ai miei clienti i quali mi definiscono spesso "terapeutica", ritenendo che io offra anche un supporto che va oltre il mio specifico lavoro. Durante la mia carriera professionale ho seguito diverse centinaia di clienti che sono rimasti soddisfatti del mio operato.


Divorzio

Mi rende forte, oltre all'esperienza e la preparazione, il mio grado di apporto umano e di ascolto che do ai miei clienti i quali mi definiscono spesso "terapeutica", ritenendo che io offra anche un supporto che va oltre il mio specifico lavoro ed operato.


Altre categorie

Recupero crediti, Diritto civile, Violenza, Incidenti stradali, Cassazione, Matrimonio, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Diritto commerciale e societario, Diritto assicurativo, Pignoramento, Contratti, Diritto del lavoro, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Previdenza, Diritto penale, Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Mediazione, Negoziazione assistita, Risarcimento danni, Sovraindebitamento.



Credenziali

Titolo professionale

Master in diritto di famiglia

ALTALEX FORMAZIONE - 1/2024

Master sul diritto di famiglia aggiornato secondo i dettami della Riforma Cartabia

Titolo professionale

Master in diritto di famiglia - altalex formazione

ALTALEX FORMAZIONE - 1/2024

Master di Alta formazione in materia di diritto di famiglia, aggiornato con la recente riforma Cartabia

Pubblicazione legale

Giurisprudenza

Pubblicato su IUSTLAB

FAMIGLIA E MINORI Cass. civ., 24 luglio 2024 n. 20507 La separazione personale tra coniugi non estingue il dovere reciproco di assistenza materiale. Infatti, tra le circostanze da considerare sugli effetti patrimoniali dopo la separazione, ex art. 156 c.c., vi rientra anche la durata del matrimonio, la cui brevità non è causa di esclusione del riconoscimento dell’assegno di mantenimento. Cass. civ., 10 luglio 2024 n. 18843 Gli accordi a latere sono pattuizioni che vengono stipulate tra coniugi, a causa della separazione o del divorzio, senza che il loro contenuto venga validato con omologa o sentenza. Secondo l’orientamento conforme, gli accordi precedenti alla separazione o divorzio sono validi se, rispetto al provvedimento giurisdizionale, rispondono all’interesse tutelato dal giudice. Invece, gli accordi successivi sono validi se non violano l’art. 160 c.c. e rispondono all’esigenza di adeguare i singoli aspetti degli accordi all’esperienza reale del nucleo familiare. Cass. civ., 17 giugno 2024 n. 16691 L’assegnazione della casa coniugale ad uno dei coniugi, comprende non solo l’immobile, ma anche l’intero mobilio al suo interno, ciò al fine di tutelare l’interesse del minore alla conservazione dell’ambiente familiare. Ai fini dell’assegnazione della casa familiare è sufficiente che il figlio mantenga un collegamento stabile con l’abitazione del genitore, seppur non quotidiana, ma compatibile con assenze giustificate da motivi riconducibili al suo percorso formativo. Pertanto, è necessario accertare che la casa familiare sia luogo nel quale è conservato il proprio habitat domestico. Tra gli indici probatori, rileva la circostanza che l’effettiva presenza sia temporalmente prevalente in relazione ad una determinata unità di tempo. Cass. civ., 10 giugno 2024 n. 16053 La ripartizione del trattamento di reversibilità tra coniuge divorziato e coniuge superstite deve essere effettuata, non solo sulla base del criterio della durata dei matrimoni, ma tenendo conto di ulteriori elementi correlati alla finalità solidaristica dell’istituto, tra i quali la durata delle convivenze prematrimoniali. Occorre distinguere la durata della convivenza prematrimoniale da quella del matrimonio - cui soltanto si riferisce il criterio legale - senza individuare nell’entità dell’assegno divorzile un limite legale alla quota di pensione attribuibile all’ex coniuge, data la mancanza di qualsiasi indicazione normativa. Cass. civ., 5 giugno 2024 n. 15654 Il diritto al nome costituisce uno dei diritti fondamentali di ciascun individuo, avente copertura costituzionale assoluta, la individuazione del cognome che il minore va ad assumere non è connotata da automatismo, ma è rimessa al prudente apprezzamento del giudice che deve avere riguardo al modo più conveniente di individuazione per il minore, in relazione all’ambiente in cui è cresciuto fino al momento del riconoscimento da parte del padre, prescindendo, anche a tutela dell’eguaglianza fra i genitori, da qualsiasi meccanismo di automatica attribuzione del cognome. Cass. civ., 16 maggio 2024 n. 13570 Il contrasto sorto tra genitori legalmente separati in ordine alla scuola, se religiosa o laica, presso cui iscrivere i figli, deve essere risolto tenendo in considerazione l’esigenza di tutelare il superiore interesse dei minori ad una crescita sana ed equilibrata. Pertanto, il principio di laicità non può essere invocato in termini assoluti né può assurgere a valore tiranno rispetto agli altri principi, i quali possono essere legittimamente limitati al fine di realizzare la tutela del minore.

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Lo studio

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Latina (LT)