A seguito, in particolare, dell’osservata difformità delle ordinanze di due giudici di merito sul punto emanate di recente, a più di vent’anni dalla nascita del d.lgs. 231, sorge la necessità di (ri)analizzare la disciplina della responsabilità dell’ente derivante da reato in merito alla vexata quaestio dell’ammissibilità della costituzione di parte civile nei confronti di quest’ultimo.
La questione, come può facilmente ricavarsi, per quanto processuale è tradizionalmente ritenuta strettamente collegata ad un aspetto di natura sostanziale, vale a dirsi la natura stessa della responsabilità dell’ente chiamato, ai sensi del d.lgs. 231/2001, a rispondere del reato commesso dalla persona fisica.
Nonostante in passato fosse quasi unanimemente condiviso l’orientamento negativo in merito è da sottolinearsi come i due provvedimenti menzionati da cui si prendono le mosse nel presente contributo, emessi peraltro a soli cinque giorni di distanza l’uno dall’altro, siano – nuovamente – giunti a due conclusioni diametralmente opposte, riaprendo un dibattito forse mai realmente sopito.
L’interprete è, dunque, chiamato a svolgere un’esegesi del cosiddetto “sistema 231” capace di restituire certezza, per un verso, ai soggetti danneggiati dal reato e, per l’altro, agli stessi enti chiamati ai sensi della disciplina sulla responsabilità amministrativa derivante da reato, ai quali allo stato non è dato sapere in anticipo qual è l’esatto confine della responsabilità che potrà essergli addebitata.
Da ciò sorge l’esigenza di ripercorrere i percorsi argomentativi a sostegno degli orientamenti antitetici sul punto e di tentare di ria
Fonte: Giurisprudenza Penale - leggi l'articolo
Laureato all'Università Cattolica di Milano e abilitato all'esercizio della professione con il massimo dei voti, mi occupo di diritto penale. Avendo maturato specifica esperienza sia in relazione ai reati più tradizionali che al diritto penale dell'economia, assisto in tutte le fasi del procedimento indagati, imputati, persone offese e parti civili; presto inoltre consulenza stragiudiziale a persone fisiche e giuridiche, pure con l'ausilio di professionisti dalla diversa specializzazione tecnico-giuridica e consulenti. Sono iscritto all'Albo degli Avvocati di Trani e opero su tutto il territorio nazionale.
Già durante gli studi accademici ho scelto l'indirizzo penalistico-criminologico, conseguendo la laurea con una tesi in procedura penale, pubblicata su una nota rivista di settore. Mi occupo principalmente di diritto penale, poi, fin dai primi passi che ho mosso nelle aule giudiziarie: presto assistenza legale in relazione ai reati più tradizionali (reati contro la persona, contro il patrimonio, contro la pubblica amministrazione, contro l'amministrazione giudiziaria, reati di falso), nonché al diritto penale d'impresa (reati societari, reati tributari, reati fallimentari, infortuni sui luoghi di lavoro, responsabilità degli enti).
Assisto sia la vittima che l'indagato o imputato in materia di reati contro la persona, contro la libertà sessuale e la famiglia, dalla redazione della denuncia-querela alla difesa in giudizio. In particolare, conscio della particolare delicatezza richiesta nel caso in cui tale reato sia contestato, ho patrocinato varie cause in materia di stalking.
Tra i reati contro il patrimonio in cui ho maturato peculiare esperienza vi sono l'estorsione, la truffa, l'appropriazione indebita e l'insolvenza fraudolenta, reati che richiedono solide conoscenze dei principi e degli istituti generali della materia penale.
Diritto marittimo, Violenza, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Privacy e GDPR, Diritti umani.
Andrea Conte
Via Mario Pagano, 201
Trani (BT)
Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati
Privacy e cookie policy