Avvocato Andrea Granata a Civitanova Marche

Andrea Granata

Avvocato civilista ed amministrativista


Informazioni generali

Svolgo la professione da ormai trent’anni, ho maturato competenze nell’ambito del diritto civile e di quello amministrativo. In ambito civile ho gestito contenziosi aventi ad oggetto questioni condominiali, diritti reali, diritto bancario, contrattualistica e risarcimento danni. Ho maturato esperienze nell’ambito amministrativo principalmente in materia di urbanistica ed edilizia.

Esperienza


Diritto condominiale

Ho svolto in tale ambito sia attività di consulenza che di contenzioso. Ho maturato specifiche esperienze in questioni relative ad impugnazioni di delibere condominiali, ho altresì avuto modo di gestire cause in materia di revoca giudiziaria dell'amministratore di condominio.


Diritto civile

Ho maturato in ambito civile un'esperienza trentennale nel corso della quale mi sono occupato frequentemente di questioni relative a diritti reali, condominio, contrattualistica, risarcimento danni, tutela dei consumatori e diritto bancario. L'esperienza professionale mi ha fatto comprendere che la comprensione delle reali necessità di coloro che si rivolgono ad un legale sia fondamentale per offrire un servizio migliore.


Edilizia ed urbanistica

Ho maturato una specifica esperienza in materia di edilizia ed urbanistica avendo assistito parti private in giudizi contro enti locali ed imprese contro interessate. In particolare ho avuto modo di approfondire questioni relative alla c.d. vicinitas e l'interesse concreto alla proposizione del ricorso, aspetti oggetto di letture sempre più restrittive da parte dei tribunali amministrativi.


Altre categorie:

Eredità e successioni, Incapacità giuridica, Marchi, Franchising, Investimenti, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto amministrativo, Appalti pubblici, Ricorso al TAR, Diritto immobiliare, Tutela del consumatore, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Tutela degli animali, Privacy e GDPR, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Diritto commerciale e societario.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Respinta opposizione a decreto ingiuntivo ed impugnazione delibera condominiale

Sentenza n. 649/2018 Tribunale di Macerta pubblicata il 28/05/2018

Nel giudizio in questione il condominio da me rappresentato si è visto notificare opposizione a decreto ingiuntivo da parte di un condomino che sosteneva che la delibera condominiale con la quale erano state approvati i documenti contabili fosse viziata e quindi annullabile. Il Tribunale ha accolto la tesi del condominio ritenendo che l'opposizione a decreto ingiuntivo fosse da rigettare in quanto la delibera contestate dall'opponente non erano state opposte nei termini di legge e quindi non potevano essere oggetto di contestazione nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

Sentenza giudiziaria

Rigettata opposizione a precetto di condomino moroso

Tribunale di Macerata sentenza n.536 del 6 maggio 2019

Il giudizio è scaturito dall'opposizione a precetto proposta da un condomino moroso. Il condomino ha agito sul presupposto che le somme richieste dal condominio con l'atto di precetto fossero somme relativa ad oneri condominiali precedentemente oggetto di una transazione con il condominio e che sostanzialmente con il decreto ingiuntivo notificato con il precetto il condominio avesse chiesto una somma non dovuta. Il Tribunale ha accolto la tesi difensiva del Condominio secondo cui le somme richieste con l'atto di precetto fossero relativi ad oneri condominiali non previsti dalla scrittura transattiva ripassata tra la società opponente ed il Condominio.

Sentenza giudiziaria

Accolto appello in materia di servitù di veduta. Respinta la richiesta degli attori far chiudere le vedute dei convenuti.

Sentenza Corte d'Appello de L'Aquila n.820 del 4 settembre 2013

I miei assistiti erano stati citati in giudizio dal loro vicino che invocando la violazione delle distanze legali, chiedeva la riduzione in pristino e la chiusura delle vedute aperte sul suo fondo. Il Tribunale accoglieva la domanda, ne scaturiva il giudizio di appello con cui la sentenza di primo grado veniva riformata. La Corte d’Appello rilevando che i convenuti (i miei assistiti) avevano eccepito l’acquisto per usucapione della servitù di veduta e che in seguito a tale eccezione gli attori non avevano modificato la domanda originaria, accogliendo la tesi difensiva, ha riformato la sentenza ritenendo che gli attori avrebbero dovuto modificare la domanda originaria di negatoria servitutis in azione di aggravio delle servitù per le vedute ulteriori rispetto a quelle esistenti e che pertanto sul punto la sentenza era stata pronunciata in violazione del principio della domanda di cui l’art.112 del c.p.c. ovvero della corrispondenza tra il chiesto e giudicato.

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