Avvocato Angela Di Pisa a Milano

Angela Di Pisa

Avvocato esperto in responsabilità medica, sinistri stradali gravi, famiglia condominio


Informazioni generali

Lo studio multidisciplinare è in grado di offrire un servizio al cliente a 360 gradi, con particolare attenzione alle cause per risarcimento danni da responsabilità medica sia dal lato del paziente, del chirurgo e dell'azienda ospedaliera. Sono legale di un'associazione odontoiatrica . Sono altresi esperta nel diritto di famiglia e diritto condominiale per essere legale dell'Assocond e di rapporti bancari e finanziari.

Esperienza


Malasanità e responsabilità medica

Mi occupo di questo settore dal 2003 da quando ho iniziato a rappresentare l'Azienda Valtellina e Valchianvenna per un caso di malasanità e da quel momento mi sono specializzata sempre di più nel settore fino ad occuparmi di responsabiità nell'ambito della chirurgia estetica rappresentando pazienti che chirurghi plastici e ampliando sempre di più il know how giurisprudenziale.


Diritto civile

Il risarcimento del danno da infortuni gravi stradali, sul lavoro e da errore sanitario.


Divorzio

Essere in grado di essere competente e di trovare soluzioni e modifiche rispetto la separazione


Altre categorie:

Diritto di famiglia, Diritto bancario e finanziario, Diritto immobiliare, Separazione, Diritto assicurativo, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto condominiale, Affidamento, Fallimento e proc. concorsuali, Contratti, Diritto del lavoro, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Previdenza, Locazioni, Sfratto, Diritto del turismo, Negoziazione assistita, Cassazione, Domiciliazioni, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

INTERVENTO DI RIDUZIONE DEL SENO

Pubblicato su IUSTLAB

Responsabilità del chirurgo estetico per intervento non riuscito INTERVENTO AL SENO MAL RIUSCITO: COSE CHIEDERE AL CHIRURGO? Una lettrice chiede il risarcimento dei danni, in quanto si era rivolta ad una clinica per un’operazione di riduzione del seno, al fine di correggere una malformazione congenita dello stesso. In seguito all’intervento chirurgico mal eseguito, non solo la paziente non risolveva le questioni relative alla malformazione, ma subiva un ulteriore danno estetico, rendendosi necessaria una seconda operazione. Di conseguenza, la lettrice si è sottoposta ad un più complesso intervento riparatore, subendo, pertanto, un grave stress psico-fisico, dovuto alla preoccupazione e al turbamento di dover affrontare un secondo intervento operatorio per rimediare Ai danni cagionati dal chirurgo. Il quesito posto è il seguente: un’operazione di chirurgia estetica, che sia causa di danni all’organismo del paziente, obbliga il chirurgo solo alla restituzione della somma pagata per sottoporsi all’intervento non riuscito, oppure anche al risarcimento dei danni morali e materiali? Ai sensi delle norme del codice civile, nell’ipotesi in cui una parte non esegue correttamente la propria prestazione, l’altra ha diritto ad ottenere la restituzione della propria. Pertanto, a fronte di un’operazione mal riuscita, è pacifico che la paziente possa richiedere la restituzione del compenso erogato al medico. Nell’ambito delle norme di diritto in materia di responsabilità professionale, l’art. 1176 c.c. sancisce che “nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio delle attività professionali, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata”. Il medico, pertanto, deve operare in modo corretto e diligente osservando tutte le regole tecniche necessarie per poter salvaguardare il proprio paziente da qualsivoglia danno e garantendogli un beneficio per la propria salute. Di conseguenza, si considera responsabile il medico per i danni cagionati al paziente a causa di una sua condotta negligente e colposa, ovvero ogniqualvolta il peggioramento delle condizioni di salute dell'assistito dipenda esclusivamente dall'errata esecuzione della prestazione medica. Avv. Angela Di Pisa

Caso legale seguito

CASO DI MALASANITA'

MILANO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO

Ho difeso l’attore (danneggiato + moglie e figlia) perché mentre si trovava al lavoro, come cassiere in un supermercato perdeva i sensi. Fu portato al Ps dell’ospedale San Carlo e ricoverato dal 11 aprile al 4 maggio 2001 e in occasione del ricovero era stato sottoposto a diversi esami. Venne dimesso con la diagnosi di verosimile episodio epilettico e riscontro di piccola emorragia cortico parietale sinistra. Poche ore dopo le dimissioni, il danneggiato venne ricondotto con urgenza presso il medesimo ospedale dove fu diagnosticata la semiparesi destra con nuovo ricovero presso il reparto di neurologia e ciò fino al 5 giugno 2001. Fu poi dimesso con diagnosi trombosi carotidea interna sinistra con infarto cerebrale e infezioni urinarie, epilessia parziale, diabete mellito ed ipertensione arteriosa. E’ risultato carente l’ter diagnostico del primo ricovero, in quanto la moglie del danneggiato aveva mostrato ai medici una precedente lettera di dimissioni presso un’altra struttura nel 1999, ove venne posta diagnosi di arteriopatia periferica. Per tale motivo, i sanitari del San Carlo avrebbero dovuto sottoporre il paziente all’esame di ecocolordoppler TSA (mai eseguito). Ho vinto in primo grado (ma non pagano), anche l'appello (e non pagano) e muore l'attore e vinciamo anche in Cassazione.

Intervista pubblica

DANNI DA CHIRUGIA ESTETICA

RAI 3 - 3/2013

INTERVISTA AVV. DIPISA 19.03.2013 RAI TRE REGIONALE LOMBARDIA

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Lo studio

Angela Di Pisa
Via Renzo E Lucia 9
Milano (MI)

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