Avvocato Anna Carmela Del Sorbo a Novara

Anna Carmela Del Sorbo

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L'indennità di disoccupazione Naspi è conciliabile con un'attività lavorativa?

Scritto da: Anna Carmela Del Sorbo - Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

Pubblicazione legale:

Spesso accade che durante il periodo di fruizione della Naspi, ovvero dell'indennità di disoccupazione, venga proposto al lavoratore un nuovo lavoro. Esso è conciliabile con la disoccupazione? Può un soggetto lavorare e mantenere la percezione di tale indennità? La risposta varia a seconda della sussistenza o meno di alcune condizioni. Di fatto, l'impegnarsi in una attività lavorativa contemporaneamente alla percezione dell'indennità Naspi ha effetti differenti a seconda: -della tipologia del reddito percepito; -del tempo occupato; -del quantum ricevuto. Il d.lgs. 22/2015 ha infatti definito i confini entro cui il lavoratore può mantenere l'indennità percepita a causa dell'interruzione involontaria dal lavoro subordinato (questa riscontrabile, ad esempio, nell'ipotesi di licenziamento per giusta causa - il c.d. licenziamento disciplinare - o di licenziamento per giustificato motivo oggettivo - cioè connesso a ragioni tecniche, organizzative, produttive del datore di lavoro) e i comportamenti da adottare in caso di reimpiego. L'Inps ha poi illustrato i limiti del cumulo Naspi-reddito con la circolare n. 174/2017, esaminando la compatibilità di ogni diversa tipologia di rapporto lavorativo.

Fonte: Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo - leggi l'articolo


Avv. Anna Carmela Del Sorbo - Avvocato civilista

Sono l'avvocato Anna Carmela Del Sorbo, con studio professionale sito in Novara. Mi occupo di diritto civile, prevalentemente diritto di famiglia e di pratiche inerenti al risarcimento del danno da sinistro stradale o derivante da responsabilità professionale nonché di recupero crediti. Offro un rapporto personale, diretto, senza perdermi in tecnicismi incomprensibili in modo da assicurare la massima trasparenza.




Anna Carmela Del Sorbo

Esperienza


Diritto di famiglia

Sono specializzata nel fornire assistenza legale nell’ambito della convivenza coniugale ed in particolar modo nelle questioni inerenti le situazioni di conflitto quali la separazione e il divorzio. Offro assistenza altresì per tutte le questioni che possono insorgere nelle relazioni familiari, sia nei rapporti costitutivi della stessa sia nei casi di problematiche ad essa inerente.


Eredità e successioni

Ho trattato in particolare casi riguardanti la nullità del testamento per apocrifia nonché alcune questioni legate al recupero crediti da parte degli eredi nel caso di morte del creditore


Separazione

Offro assistenza ai coniugi nei casi in cui si voglia addivenire ad una separazione di tipo consensuale (e quindi con il consenso di entrambi i coniugi) o nei casi in cui si voglia procedere giudizialmente (in quanto non è possibile raggiungere un accordo con l'altro coniuge). Si offre assistenza anche nei casi di stipulazione di accordi di negoziazione assistita in materia familiare.


Altre categorie:

Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Diritto civile, Incapacità giuridica, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto condominiale, Sfratto, Incidenti stradali, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Immigrazione e cittadinanza, Domiciliazioni, Licenziamento, Diritto immobiliare, Malasanità e responsabilità medica, Adozione, Unioni civili, Tutela dei minori, Locazioni, Multe e contravvenzioni, Diritto del lavoro, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Reddito di liberta'

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Spesso si parla di violenza sulle donne, sulle modalità per riconoscerla, su come è possibile prevenirla e su come porvi rimedio attraverso varie forme di assistenza, che sia essa di tipo sociale, legale o psicologica. Ma poco si parla degli strumenti economici che sono stati istituiti al fine di emancipare la donna stessa dal soggetto che spesso incarna la figura dell'aggressore all'interno delle mura domestiche, ovvero il compagno o il marito. Frequentemente le donne non riescono ad uscire dal vortice labirintico della violenza anche per la paura di non riuscire a vivere la propria vita in modo indipendente e di non riuscire a mantenere i figli ed a offrire loro una vita dignitosa. Recentemente, si è cercato di porre un rimedio a tale situazione, introducendo nel nostro ordinamento particolari tipologie di contributi economici volti a sostenere la donna vittima di violenza "a tutto tondo" nel proprio percorso di indipendenza. Il reddito di libertà è infatti un sussidio economico istituito per garantire e favorire l'indipendenza economica, l'emancipazione e l'intraprendenza di percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà. E' riconosciuto proprio per lo scopo di garantire le spese per assicurare alle donne vittime di violenza e in difficoltà economiche sia un'autonomia abitativa, sia un percorso scolastico e formativo per i figli e le figlie minori, sia per acquisire un'autonomia personale a seguito degli episodi di violenza così da "emancipare" la donna da qualsivoglia situazione di dipendenza.

Pubblicazione legale

Ricovero in una RSA: quali sono le spese?

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

La R.S.A. (acronimo di "Residenza Sanitaria Assistenziale") è innanzitutto una struttura sociosanitaria residenziale dedicata ad anziani non autosufficienti, ma anche ad adulti disabili, che necessitano di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno. L'anziano non autosufficiente ha sempre il diritto di essere ‘preso in carico’ dalle istituzioni, indipendentemente dal suo reddito. Le Regioni e gli Enti erogatori del servizio (Comuni e Asl) infatti stabiliscono a livello locale le procedure per fornire all’anziano una risposta socio-sanitaria, che tenga conto tanto dell’aspetto clinico quanto di quello socio-assistenziale. Tuttavia, il ricovero in una R.S.A. comporta inevitabilmente delle spese. Le spese relative al ricovero della persona non autosufficiente in tale struttura, invero, di norma vengono ripartite in due tipologie: le spese relative alle prestazioni prettamente sanitarie fornite dalla struttura (quindi quelle mediche) e le spese relative alla "retta alberghiera", con ciò ricomprendendo tutti gli esborsi che esulano dalle prestazioni mediche ed infermieristiche (come vitto, pulizia dei locali, servizio di lavanderia per fare solo qualche esempio). Le prime vengono rimborsate al centro assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre gli esborsi che esulano dalle prestazioni mediche e infermieristiche, ovvero la cosiddetta “retta alberghiera”, vengono coperte dagli assistiti con le proprie fonti di reddito oppure, in quote variabili, dal Comune, se il ricoverato è in condizioni economiche svantaggiate.

Pubblicazione legale

Le misure di protezione a beneficio delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

Nel nostro ordinamento esistono degli strumenti giuridici volti a proteggere persone prive in tutto o in parte di autonomia, ovvero soggetto privi della cosiddetta capacità di intendere e di volere. Il diritto tende infatti a tutelare l'incapace contro il pericolo che egli rechi danno a se stesso. A questo scopo consente, ad esempio, di annullare i negozi giuridici stipulati dall'incapace o di affidare a determinate persone (genitori, tutore, curatore) il compito di provvedere agli interessi dell'incapace avendo cura della sua persona, rappresentandolo negli atti civili, amministrandone i beni o assistendolo nel compimento di certi atti. Le cause che possono limitare o escludere la capacità di intendere e di volere sono la minore età, l'alterazione delle facoltà mentali e altre minorazioni. Per brevità di esposizione ci si soffermerà unicamente ad analizzare gli istituti previsti dal codice civile a tutela delle persone maggiorenni affette da abituale infermità di mente tale da renderli incapace di provvedere ai propri interessi. Il Titolo XII del Codice Civile infatti identifica tali misure con l'interdizione, l'inabilitazione e l'amministrazione di sostegno, istituto introdotto con la l. 6/2004. I presupposti delle tre ipotesi di assistenza e tutela variano a seconda delle condizioni personali della persona da proteggere e delle finalità che si intendono perseguire

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Lo studio

Anna Carmela Del Sorbo
Via Cerruti 17
Novara (NO)

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