Avvocato Anna Carmela Del Sorbo a Novara

Anna Carmela Del Sorbo

Avvocato civilista


Informazioni generali

Sono l'avvocato Anna Carmela Del Sorbo, con studio professionale sito in Novara. Mi occupo di diritto civile, prevalentemente diritto di famiglia e di pratiche inerenti al risarcimento del danno da sinistro stradale o derivante da responsabilità professionale nonché di recupero crediti. Offro un rapporto personale, diretto, senza perdermi in tecnicismi incomprensibili in modo da assicurare la massima trasparenza.

Esperienza


Immigrazione e cittadinanza

Ho fornito assistenza ai cittadini extracomunitari sia per la concessione, o per il rinnovo, delle varie tipologie di permessi di soggiorno sia per la richiesta della cittadinanza. Per entrambi si offre anche assistenza per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria e anche per l'inoltro della pratica burocratica.


Diritto civile

Normalmente gestisco pratiche inerenti molteplici aspetti del diritto civile: dal risarcimento danni, al diritto di famiglia nonché obbligazioni e contratti sotto ogni profilo.


Diritto di famiglia

Sono specializzata nel fornire assistenza legale nell’ambito della convivenza coniugale ed in particolar modo nelle questioni inerenti le situazioni di conflitto quali la separazione e il divorzio. Offro assistenza altresì per tutte le questioni che possono insorgere nelle relazioni familiari, sia nei rapporti costitutivi della stessa sia nei casi di problematiche ad essa inerente.


Altre categorie:

Eredità e successioni, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Incapacità giuridica, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto condominiale, Sfratto, Incidenti stradali, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Domiciliazioni, Licenziamento, Diritto immobiliare, Malasanità e responsabilità medica, Unioni civili, Adozione, Tutela dei minori, Locazioni, Multe e contravvenzioni, Diritto del lavoro, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Ingresso e soggiorno per lavoro in italia per cittadini di paesi non comunitari

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

I cittadini di Paesi non UE come possono accedere al mercato del lavoro nel territorio italiano? Se sì, come? In primis, occorre distinguere a seconda che il cittadino straniero sia presente o meno sul territorio italiano. Nel primo caso, se il cittadino straniero è già presente sul territorio italiano ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno che abilita al lavoro, esso può già accedere al mercato del lavoro direttamente in Italia. In questo caso, il datore di lavoro – tramite il Sistema informatico di invio delle Comunicazioni Obbligatorie – dovrà compilare un unico modello di comunicazione di assunzione del lavoratore non comunitario in formato elettronico e seguire la procedura ivi prevista. Se, invece, ed è questo il caso che qui si intende approfondire, il cittadino straniero proveniente da Paesi non UE non è presente sul territorio italiano, la procedura è parzialmente diversa. Innanzitutto, salvo per le ipotesi di cui si dirà infra, l’ingresso regolare del lavoratore straniero è subordinato: all’approvazione di un decreto governativo di programmazione; alla richiesta di nulla osta al lavoro; al rilascio del nulla osta al lavoro.

Pubblicazione legale

Cittadinanza per discendenza materna

Sito dello studio ius40

La cittadinanza italiana è regolata attualmente dalla legge 5 febbraio 1992 n. 91, il quale disciplina all’art. 1 e ss le varie ipotesi previste per il suo acquisto e per la sua rinuncia. Tra le varie modalità ivi previste, tuttavia, quella principale risulta essere quella dell’acquisto per filiazione, ovvero per il cosiddetto ius sanguinis, in base al quale è cittadino italiano per nascita il figlio di padre o madre cittadini.Tale principio trova applicazioni anche extra-territoriali per cui anche il discendente di emigrato italiano, il quale non abbia mai conseguito la cittadinanza straniera, può rivendicare a sua volta la cittadinanza italiana sebbene nato all’estero. La procedura per il riconoscimento della cittadinanza italiana al discendente straniero da avo italiano richiede essenzialmente il persistere di due condizioni: l’aver provato la discendenza dal soggetto originariamente investito dello status di cittadino (ovvero l’avo emigrato) e la prova in ordine all’assenza di interruzioni nella trasmissione della cittadinanza (come ad esempio, la mancata naturalizzazione straniera dell’avo dante causa prima della nascita del figlio oppure l’assenza di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza italiana da parte di ulteriori discendenti). Tali condizioni, attualmente, ricorrono sia per la discendenza per via materna che per quella paterna in virtù dei principi sanciti dalla Costituzione ed, in particolare, dall’art. 3, il quale stabilisce il principio della parità tra uomo e donna. Non sempre è stato così

Pubblicazione legale

Reddito di liberta'

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

Spesso si parla di violenza sulle donne, sulle modalità per riconoscerla, su come è possibile prevenirla e su come porvi rimedio attraverso varie forme di assistenza, che sia essa di tipo sociale, legale o psicologica. Ma poco si parla degli strumenti economici che sono stati istituiti al fine di emancipare la donna stessa dal soggetto che spesso incarna la figura dell'aggressore all'interno delle mura domestiche, ovvero il compagno o il marito. Frequentemente le donne non riescono ad uscire dal vortice labirintico della violenza anche per la paura di non riuscire a vivere la propria vita in modo indipendente e di non riuscire a mantenere i figli ed a offrire loro una vita dignitosa. Recentemente, si è cercato di porre un rimedio a tale situazione, introducendo nel nostro ordinamento particolari tipologie di contributi economici volti a sostenere la donna vittima di violenza "a tutto tondo" nel proprio percorso di indipendenza. Il reddito di libertà è infatti un sussidio economico istituito per garantire e favorire l'indipendenza economica, l'emancipazione e l'intraprendenza di percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà. E' riconosciuto proprio per lo scopo di garantire le spese per assicurare alle donne vittime di violenza e in difficoltà economiche sia un'autonomia abitativa, sia un percorso scolastico e formativo per i figli e le figlie minori, sia per acquisire un'autonomia personale a seguito degli episodi di violenza così da "emancipare" la donna da qualsivoglia situazione di dipendenza.

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Lo studio

Anna Carmela Del Sorbo
Via Cerruti 17
Novara (NO)

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