Avvocato Annarita Bove a Bologna

Annarita Bove

Avvocato Giuslavorista, Cassazionista e Dottore di Ricerca Università di Modena

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La tutela del paziente danneggiato

Scritto da: Annarita Bove - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Il diritto al risarcimento del danno per responsabilità medica o mala sanità sorge a seguito di trattamento medico sanitario effettuato con imperizia e/o imprudenza e/o negligenza, quindi con colpa, per esempio nell’ambito di un ricovero ospedaliero, di una operazione o intervento chirurgico, per una diagnosi omessa o errata, ovvero per il mancato, errato o incompleto consenso informato, per il mancato rispetto delle linee guida sanitarie.
Per gli errori medici è responsabile la struttura sanitaria e/o ospedaliera ed il personale medico, paramedico o infermieristico che ha eseguito la diagnosi, l’intervento e/o il trattamento.

Per poter affermare la responsabilità medica è necessario accertare che vi sia un nesso causale tra condotta e danno, ovvero qualora il medico avesse tenuto il comportamento alternativo corretto il paziente non avrebbe subito pregiudizi (avrebbe cioè evitato la morte ovvero il danno alla salute).

Tale accertamento, avendo ad oggetto fatti che non si sono verificati o che non possono più verificarsi, deve fondarsi non su un giudizio di certezza assoluta, ma di ragionevole probabilità.

Sono risarcibili tanto i danni patrimoniali quanto i danni non patrimoniali, quali danno biologico, morale ed esistenziale.



Avv. Annarita Bove - Avvocato Giuslavorista, Cassazionista e Dottore di Ricerca Università di Modena

Sono Annarita Bove, avvocato Cassazionista con esperienza e formazione in diritto del lavoro, sindacale e diritto penale del lavoro. Sono Dottore di Ricerca in Diritto delle Relazioni di Lavoro presso l'Università di Modena e Reggio Emilia - Fondazione Marco Biagi e Socio Agi (Associazione Giuslavoristi Italiani). Da oltre dieci anni difendo imprese e lavoratori, sia del settore privato che pubblico, nelle controversie di diritto del lavoro su tutto il territorio nazionale per licenziamenti, demansionamenti, mobbing, infortunio sul lavoro, procedimenti disciplinari, somministrazioni irregolari, retribuzioni.




Annarita Bove

Esperienza


Diritto del lavoro

La mia formazione accademica dopo la laurea (come Dottore di Ricerca in diritto delle relazioni di lavoro presso l'Università di Modena) e la frequenza della scuola di alta formazione AGI in Diritto del Lavoro, mi hanno permesso di incanalare la mia attività forense da oltre dodici anni nell'ambito del diritto del lavoro e diritto penale del lavoro a tutto tondo, difendendo sia lavoratori, sia imprese, nel settore privato e pubblico. Ho seguito controversie richiamate anche dalla stampa nazionale in materia di licenziamento, somministrazione irregolare, mobbing, responsabilità dei dirigenti, infortuni sul lavoro e demansionamento.


Mobbing

In oltre dodici anni di attività ho difeso lavoratori di aziende che hanno subito un danno biologico a seguito di condotte vessatorie da parte di superiori e colleghi, manifestatesi anche a seguito di demansionamento. In questi casi, l'onere della prova da parte del lavoratore leso richiede l'allegazione di prove precise per dimostrare la lesione del diritto alla salute e sicurezza del lavoratore, obbligo in capo al datore di lavoro. Occorre dunque conoscere la materia con estrema padronanza anche di tutte le norme in materia di sicurezza sul lavoro (rispetto alle quali ho curato anche diverse pubblicazioni scientifiche).


Sicurezza ed infortuni sul lavoro

Sono stata docente a due prestigiosi Master Universitari presso l'Università di Modena in materia di sicurezza sul lavoro, relatrice a diversi convegni e autrice di diverse pubblicazioni sul tema. L'infortunio sul lavoro ha implicazioni sia in ambito civile (responsabilità contrattuale della sicurezza del datore di lavoro), sia penale (configurandosi spesso l'infortunio come reato di lesione grave o gravissima aggravata). Ho seguito numerosi casi di lavoratori infortunati per condotte negligenti dei propri superiori e di aziende accusate di responsabilità, nonostante avessero adottato regolare DVR e Modello Organizzativo.


Altre categorie:

Licenziamento, Previdenza, Diritto sindacale, Malasanità e responsabilità medica, Fallimento e proc. concorsuali, Recupero crediti, Contratti, Diritto penale, Violenza, Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Gratuito patrocinio, Cassazione, Domiciliazioni, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Come provare di aver subito mobbing

Pubblicato su IUSTLAB

E' sempre molto complesso fornire al giudice la prova dei fatti che costituiscono mobbing . I l lavoratore è tenuto a dimostrare i fatti storici consistenti negli atti vessatori e ciò è difficile se si considera che questa prova può essere fornita quasi esclusivamente tramite dei testimoni (colleghi del lavoratore vessato e che molto spesso continuano a lavorare proprio alle dipendenze di quel datore di lavoro). Il lavoratore, ad ogni buon conto, deve fornire la prova dei singoli atti vessatori mentre per quanto riguarda la prova delle finalità di questi atti (l’ottenimento delle dimissioni) si potrà avvalere anche di semplici presunzioni . Le presunzioni , in particolare, vengono definite come le conseguenze che il giudice (o la legge) trae da delle circostanze che lasciano appunto presumere la finalità vessatoria del comportamento nel suo complesso. Questa operazione è possibile a patto che le circostanze siano gravi , precise e concordanti .

Pubblicazione legale

Mobbing e dimensionamento

Pubblicato su IUSTLAB

Perché sussista il mobbing, quindi, non è sufficiente un singolo atto ma è necessaria una pluralità di situazioni . Questi comportamenti devono essere tutti finalizzati alla persecuzione del lavoratore per ottenerne le dimissioni, a prescindere dal fatto che l’obiettivo venga o meno raggiunto. Per questo motivo, il mobbing non va confuso con il semplice “ demansionamento". Il demansionamento , infatti, consiste nell’assegnazione del lavoratore a compiti e mansioni inferiori a quelli che gli spetterebbero in base al suo inquadramento.

Pubblicazione legale

Il danno da mobbing

Pubblicato su IUSTLAB

Il lavoratore che ha subito mobbing e intende ottenere risarcimento del danno deve dimostrare l’ esistenza dei danni e soprattutto che questi danni sono dovuti agli atti vessatori subiti. Si tratta della prova del c.d. nesso causale tra condotta e danno. In questa ultima fase è essenziale il contributo del medico legale che sarà chiamato a dimostrare – tramite le proprie conoscenze scientifiche – sia l’esistenza che l’entità del danno oltre che, ovviamente, la sussistenza di un rapporto causale con le vessazioni subite.

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Studio Legale Bove
Via Marsili N. 9
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