Antonio Primiani

Informazioni generali

Avvocato penalista che si occupa, da circa quindici anni, di assistenza giudiziale e consulenza stragiudiziale in ambito penale, a tutela sia di persone fisiche che di persone giuridiche. I principali settori di intervento sono quelli del diritto penale criminale, del diritto penale dell’impresa, del diritto penale in materia di sicurezza sul lavoro, della responsabilità amministrativa da reato, degli illeciti commessi all’interno delle amministrazioni pubbliche, nonché del diritto penale medico-sanitario. All’attività professionale si è affiancata quella divulgativa, partecipando, come relatore ad una pluralità di convegni.

Esperienza

Diritto penale

L'attività professionale è stata dedicata unicamente al diritto penale, in ambito sia di assistenza giudiziale che di consulenza stragiudiziale. In particolare, si è maturata una notevole esperienza nelle seguenti materie: delitti contro la persona ed il patrimonio; reati derivanti dalla circolazione stradale; reati fallimentari, tributari, societari, ambientali ed in materia di sicurezza sul lavoro; responsabilità amministrativa da reato; illeciti commessi all’interno delle amministrazioni pubbliche; diritto penale medico-sanitario.

Violenza

L'attività professionale si esplica anche attraverso la tutela di vittime da reato (a titolo esemplificativo in procedimenti per maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, lesioni, minaccia etc.), ovvero in un particolare settore del diritto che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto un costante aggiornamento e rinnovamento della normativa, sia nazionale che internazionale.

Stalking e molestie

Ci si occupa di prestare assistenza legale nella difesa per reati contro la persona (sia a favore di autori che di vittima da reato), con particolare ed esemplificativo riferimento ad ipotesi di molestie e stalking (anche realizzati mediante strumenti informatici, quali social network), diffamazioni, etc.

Altre categorie

Reati contro il patrimonio, Cassazione, Diritto civile, Diritto tributario, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Edilizia ed urbanistica, Malasanità e responsabilità medica, Diritto dei trasporti terrestri, Omicidio, Diritto ambientale.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per violazione di domicilio aggravata da violenza sulle cose - Art. 614 c.p.

Sent. n. 289/2018 Reg. Sent. - Tribunale Monocratico di Ravenna

Il procedimento aveva ad oggetto una duratura situazione conflittuale tra vicini di casa. In particolare, gli imputati erano accusati di avere, nel corso di un litigio, insultato il vicino di casa, per poi fare accesso nel cortile di sua proprietà, dopo avere violentemente spinto il cancello di ingresso. Nel corso del processo si è dimostrato che il litigio, effettivamente intercorso, non aveva mai travalicato i confini di un lecito confronto dialettico e che mai si era fatto ingresso nel cortile del vicino. Ne è seguita assoluzione perché il fatto non sussiste.

Speaker ad evento

La sospensione della pena nel Codice Rosso e le sanzioni sostitutive nella riforma Cartabia

Il processo penale ordinario e minorile dopo la Riforma Cartabia - 3/2023

L'incontro formativo, organizzato da ONDIF Ravenna, ha visto la partecipazione di più professionisti, attivi sia in ambito civile che penale. La lezione ha avuto, quale precipuo oggetto, quello di fornire un approfondimento sul tema della sospensione della pena nei reati previsti nel cd. "Codice Rosso" e sulle pene sostitutive di pene detentive brevi, istituto innovato dalla "Riforma Cartabia".

Speaker ad evento

Sospensione condizionale e percorsi di recupero: presupposti applicativi.

I percorsi trattamentali extramurari per uomini autori di violenza sessuale e sessuata e le innovazioni introdotte dalla l. 69/19 (codice rosso) - 12/2021

L'evento ha avuto ad oggetto la particolare innovazione di cui all'art. 165, co. 5, c.p. in materia di sospensione condizionale della pena in materia di reati da cd. codice rosso. In particolare, ci si è soffermati sui presupposti applicativi e sulle caratteristiche peculiari di tale particolare forma di sospensione condizionale della pena.

Titolo professionale

Laurea Specialistica in Giurisprudenza

Università di Bologna - 10/2007

Voto finale: 110/110 con Lode. Tesi in Diritti Fondamentali dal titolo "Tutela costituzionale del diritto alla salute e fonti del bio-diritto". Relatore Prof. Luca Mezzetti.

Titolo professionale

Laurea Triennale in Scienze Giuridiche

Università di Bologna - 11/2005

Voto finale: 110/110. Tesi in Diritto Penale dal titolo "Problemi attuali in tema di concorso psichico". Relatore Prof. Nicola Mazzacuva.

Speaker ad evento

L'elemento soggettivo del reato

Palazzo di Giustizia di Forlì - 5/2019

L'incontro, organizzato dalla Camera Penale della Romagna nell’ambito del corso per la formazione e l’aggiornamento dell’avvocatura penale per l’anno 2019, ha avuto ad oggetto il diverso atteggiarsi dell'elemento soggettivo del reato, con particolare riferimento ai confini tra la cd. colpa cosciente ed il dolo eventuale.

Titolo professionale

Diploma di Specializzazione per le Professioni Legali

Università di Bologna - 7/2009

Voto Finale: 70/70. Tesi in Procedura Penale dal titolo "Formule di proscioglimento ed interesse all'impugnazione della parte civile" - Relatore Prof. Renzo Orlandi.

Esperienza di lavoro

Praticante Avvocato - Studio Legale Associato Stortoni - Merlini - Meyer

Dal 10/2007 al 10/2009

Durante il periodo di praticantato si è avuta la possibilità di affiancare, all'ordinario percorso formativo, la collaborazione all'assistenza nell’ambito del diritto penale dell'economia e dell’impresa, oltre che del diritto penale della pubblica amministrazione. In particolare, si è avuta l'opportunità di partecipare a processi penali che hanno avuto grande rilievo nell’esperienza giudiziaria nazionale, assistendo amministratori di società private, nonché funzionari di pubbliche amministrazioni.

Speaker ad evento

Processo penale: novità in tema di procedibilità, decadenze e inammissibilità

La Riforma Cartabia. Prime indicazioni operative - 2/2023

L'evento, organizzato da ONDIF Ravenna, aveva ad oggetto la cd. "Riforma Cartabia" e l'impatto che tale novum normativo ha avuto in svariati settori del diritto. L'intervento si è concentrato, in particolare, su una panoramica delle innovazioni introdotte, con un più puntuale approfondimento delle modifiche in materia di procedibilità del reato, costituzione di parte civile, impugnazioni e riti alternativi.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per dichiarazione fraudolenta - Art. 2 d.lgs. n. 74/2000

Sent. n. 576/2021 Reg. Sent. - G.U.P. Ravenna

Il procedimento vedeva, quale contestazione, l'utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti per costi pari a circa 25.000 euro. Il Giudice, accogliendo la tesi difensiva, corroborata da adeguata produzione documentale, ha, invece, assolto l'imputata, essendosi dimostrato che le operazioni, oggetto di addebito, erano effettive, con conseguente deducibilità dei relativi costi.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per il reato di favoreggiamento - Art. 378 c.p.

Sent. n. 556/2020 Reg. Sent. - G.U.P. Ravenna

La pubblica accusa riteneva che l'imputata, compagna dell'imputato "principale" del procedimento, avesse favorita la condotta illecita di questi, rendendo delle dichiarazioni a lui favorevoli. Il Tribunale, in accoglimento della tesi difensiva, tutta concentrata su motivi di diritto, ha assolto l'imputata, ritenendola non punibile per la condotta posta in essere.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per dichiarazione fraudolenta - Art. 2 d.lgs. n. 74/2000

Sent. n. 442/2023 Reg. Sent. - G.U.P. Ravenna

Il procedimento vedeva, quale contestazione, l'utilizzo di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. In particolare, si contestava di avere concluso fittizi contratti di appalto, celanti una illecita somministrazione di manodopera, con conseguente indebita detrazione dell'IVA, pari a circa 20.000 euro. Il Giudice, a seguito di integrazione probatoria ex art. 507 c.p.p. ed accogliendo la tesi difensiva, ha, invece, assolto l'imputato, essendosi dimostrato che gli appalti conclusi erano del tutto regolari, con conseguente detraibilità dell'IVA.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per dichiarazione fraudolenta - Art. 2 d.lgs. n. 74/2000

Sent. n. 1653/2017 Reg. Sent. - Tribunale Monocratico di Ravenna

Il procedimento vedeva, quale contestazione, l'utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, con conseguente illecita deduzione dei costi e detrazione dell'IVA, per complessivi 60.000 euro. Il Giudice, accogliendo la tesi difensiva, alla luce delle adeguata produzioni documentali effettuate e delle dichiarazioni rese dai testimoni, ha assolto l'imputato, essendosi dimostrato che i rapporti economici rappresentati nelle fatture erano effettivi e reali, con conseguente deducibilità dei costi e detraibilità dell'IVA.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per truffa informatica - Artt. 640, co. 2, n. 2 bis, c.p.

Sent. n. 1108/2023 Reg. Sent. - Tribunale Monocratico di Lecco

In tema di accusa, l'imputato aveva realizzato una truffa consistita nel mettere in vendita, su di una piattaforma informatica, un cellulare di particolare pregio, per poi consegnarne uno che ne era una semplice copia. Il Tribunale, accogliendo la tesi difensiva, tutta incentrata su motivi di diritto espressi dalla Suprema Corte, ha assolto l'imputato, difettando la prova della riconducibilità allo stesso della condotta contestata.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, aggravato dalla commissione di incidente stradale - Art. 187 C.d.S.

Sent. n. 351/2024 Reg. Sent. - G.I.P. Ravenna

Il processo aveva ad oggetto la condotta di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, aggravato dalla commissione di un incidente stradale. A seguito di produzione documentale (una consulenza tecnica in materia cinematica ed una in materia medico-legale), si è dimostrato che non vi era alcuna prova dell'attualità dell'uso di sostanza stupefacente al momento del sinistro stradale e che comunque questo era da ascriversi ad un difetto meccanico del mezzo. Ne è seguita sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione dal reato di rifiuto di atto di ufficio - Art. 328 c.p.

Sent. n. 241/2022 Reg. Sent. - G.U.P. Ravenna

In tema di accusa l'imputato, Curatore fallimentare, aveva rifiutato un atto del proprio ufficio, non avendo effettuato adeguate ricerche per individuare gli ex amministratori della società e per reperire la documentazione contabile della fallita. A seguito di produzione documentale e del contributo dichiarativo dell'imputato, questo è stato assolto, perché il fatto non sussiste, avendo dimostrato che questi aveva diligentemente e correttamente svolto il proprio incarico.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione dal reato di illecito trattamento di rifiuti - Art. 256 d.lgs. n. 155/2006

Sent. n. 588/2023 Reg. Sent. - Tribunale Monocratico di Ravenna

La pubblica accusa contestava all'imputato di avere, senza la prescritta autorizzazione, trasportato rifiuti pericolosi e non pericolosi del peso complessivo di circa 900 kg. Nel corso del processo, sia tramite testimoni che per mezzo di documentazione fotografica, si è dimostrato che oggetto del trasporto erano beni che non potevano essere qualificati come rifiuti, perché, per quanto malandati, erano comunque ancora in funzione ed utilizzabili. Il Tribunale, quindi, accogliendo la ricostruzione difensiva, ha assolto l'imputato perché il fatto non sussiste.

Sentenza giudiziaria

Assoluzione per bancarotta fraudolenta - Art. 223 r.d. n. 267/1942

Sent. n. 3483/2021 Reg. Sent. - Corte di appello di Bologna

Il processo aveva ad oggetto il fallimento di una società calcistica, cagionato, in tema di accusa, dalle condotte dolose poste in essere dagli amministratori della stessa, oltre che da operazioni dissipative del patrimonio della fallita. La Corte di Appello, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, ha assolto l'imputato, perché il fatto non sussiste, avendo dimostrato la correttezza dell'agire imprenditoriale posto in essere nel corso dell'attività gestoria.

Intervista pubblica

Colpa medica, la differenza tra lieve e grave è fondamentale nei processi

Ravenna&Dintorni - 9/2016

Criteri di valutazione della responsabilità sanitaria in ambito penale. In particolare, si affronta il tema del ruolo dei vari attori del processo penale (Giudice, Avvocato, Pubblico Ministero e Consulente Tecnico), chiamati, ognuno nell'esercizio delle proprie funzioni, a determinare la sussistenza di condotte illecite in ipotesi di lesioni personali colpose ed omicidio colposo (cd. "malpractice").