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Avvocato Antonio Vicidomini a Roma

Antonio Vicidomini

Avvocato Penalista

Informazioni generali

Sono l’Avvocato Antonio Vicidomini, Penalista, e svolgo attività giudiziale penale e di consulenza stragiudiziale presso il Foro del Tribunale di Roma. Mi occupo di processi che riguardano tutto l'ambito penale, con particolare attenzione ai reati commessi contro il patrimonio, la persone, la famiglia, la pubblica amministrazione e l'amministrazione della giustizia, assistendo personalmente il cliente in tutte le fasi procedimentali e processuali. Ritengo di fondamentale importanza studiare in maniera meticolosa il fascicolo processuale partendo dal dato sostanziale al fine di censurare l’errore dell’accusa.

Esperienza


Diritto penale

Mi sono occupato in maniera autonoma di processi che riguardano tutto l'ambito penale, con particolare attenzione ai reati commessi contro il patrimonio, la persone, la famiglia, la pubblica amministrazione e l'amministrazione della giustizia, conducendo personalmente tutte le fasi procedimentali e processuali. Particolare esperienza e competenza maturata nel campo dei reati contro il patrimonio e la persona, nonchè in materia di detenzione e spaccio di stupefacenti. Piccola esperienza maturata anche nel campo dei reati associativi


Stalking e molestie

Mi sono occupato di processi riguardanti il reato di atti persecutori ex art. 612-bis sia in veste di difensore dell'imputato che della persona offesa.


Reati contro il patrimonio

Mi sono occupato di processi riguardanti il reato di furto e rapina e truffa aggravata, sia nella forma tentata che nella forma consumata.


Altre categorie

Sostanze stupefacenti, Diritto amministrativo, Diritto del lavoro, Mobbing, Licenziamento, Violenza, Omicidio, Discriminazione, Diritto penitenziario, Risarcimento danni.



Credenziali

Pubblicazione legale

Ció che significa per me “difendere”.

Pubblicato su IUSTLAB

Mi sono sempre chiesto cosa celasse il termine “difesa” nella sua accezione più profonda e recondita. In realtà ho sempre pensato, fin da giovanissimo, che il miglior modo per difendere colui che fosse stato ingiustamente accusato non equivalesse certo ad ammettere la propria verità così da farsi ragione a tutti i costi, bensì censurare, laddove possibile, l’errore di chi lo aveva ingiustamente accusato e mortificato. E francamente, ora, almeno una cosa credo di averla capita: c’è chi a volte, fortunatamente non moltissime, nell’accusare difende molto di più il dubbio della sua mente che la verità stessa, ed è allora proprio in quel frangente che il penalista assume un ruolo di fondamentale importanza, il cui compito non è adulare e convincere il Giudice della propria verità bensì dimostrare che l’accusa in quel caso ha sbagliato, attraverso una determinata, convinta e sempre passionale censura dell’errore commesso.

Pubblicazione legale

Esperienza

Pubblicato su IUSTLAB

Svolgo attività giudiziale e stragiudiziale penale presso il Foro di Napoli e di Torre Annunziata. Mi sono occupato in maniera autonoma di processi che riguardano tutto l'ambito penale, con particolare attenzione ai reati commessi contro il patrimonio, la persone, la famiglia, la pubblica amministrazione e l'amministrazione della giustizia, conducendo personalmente tutte le fasi procedimentali e processuali. Ho maturato particolare esperienza e competenza nel campo dei reati contro il patrimonio e la persona, nonchè in materia di produzione, traffico e detenzione di sostanze psicotrope e stupefacenti, assumendo il ruolo di difensore dell'imputato, sia in primo grado che in Corte d'Appello. Piccola esperienza maturata anche nel campo dei reati associativi di criminalità organizzata ex art. 416-bis, sia in primo che in secondo grado. Lavoro in totale autonomia e mi occupo di tutte le fasi procedimentali e processuali. Considero di vitale importanza instaurare con il cliente che mi viene affidato un rapporto di empatia improntato sulla fiducia e sulla chiarezza, perchè considero il suo problema legale automaticamente anche il mio, e me ne faccio carico fino a quando non trovo la migliore soluzione processuale prospettabile tenuto conto il caso di specie e gli elementi probatori raccolti dalla pubblica accusa. La passione e la serietà con cui svolgo questo lavoro mi portano a studiare il fascicolo processuale in maniera sempre attenta e meticolosa senza lasciare nulla al caso, perchè se è vero che spesso l'errore dell'accusa può essere macroscopico e facilmente rilevabile, a volte questo è celato dietro piccoli dettagli. Esperienza maturata nella preparazione dei testimoni e nella conduzione di esami dell'imputato e controesami dei testi di accusa, e più in generale di tutto quanto concerne la fase istruttoria di assunzione della prova dibattimentale. Redazione di atti di appello, istanze di riesame, opposizione a decreto penale di condanna, opposizione alla richiesta di proroga di indagini, istanza di patteggiamento, istanze di autorizzazioni per detenuti, è più in generale tutto ciò che rileva nella delicata scelta tra la definizione del processo con un rito ordinario o alternativo premiale tenuto conto degli elementi raccolti a carico dell'imputato. Sono munito di una mia banca dati del "Sole 24 ore" che mi permette di essere sempre aggiornato sulle più recenti pronunce giurisprudenziali. Nonostante oggi la maggior parte dei processi si definiscano grazie all'ausilio della giurisprudenza costante prodotta dalle parti, io però prediligo sempre partire dallo studio del diritto sostanziale al fine di censurare l'errore dell'accusa. Per me risulta fondamentale partire dallo studio della dottrina per censurare l'eventuale errore svolto in s ede di indagini frutto spesso di uno scarso studio del caso assegnato. Mi ritengo soddisfatto di quanto appreso fino ad ora grazie al mio lavoro e ai mie maestri, frutto di anni di studio, pratica sul campo, e soprattutto grandissima passione per quest professione. Ciò che mi appaga maggiormente è la soddisfazione e la contentezza mostrata dal cliente per il lavoro svolto e il risultato ottenuto.

Pubblicazione legale

Detenzione e spaccio di stupefacenti. È la difesa a dover dimostrare l’uso personale o è l’accusa a dover provare la finalità di spaccio?

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Viene beccato nella sua abitazione in possesso di sostanze stupefacenti e scatta a suo carico un procedimento per produzione, traffico e detenzione illecite di sostanze stupefacenti o psicotrope ex art. 73 art 73 dpr 309/90. In tal caso, è la difesa a dover dimostrare l’uso personale o è l’accusa a dover provare la finalità di spaccio? Riuscire a dimostrare la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente è senza dubbio quel crocevia nonché il punto dirimente capace di determinare l’epilogo di un processo per droga. Ma nella pratica quotidiana chi è la parte processuale che deve dimostrare l’uso personale? E quali sono gli elementi fattuali per ritenere la destinazione allo spaccio? In riferimento al primo punto, dirimente è una recente sentenza della Cassazione che ha stabilito che la destinazione all’uso personale non ha natura giuridica di causa di non punibilità, pertanto non può spettare all’imputato dimostrare la destinazione all’uso personale e la sua non colpevolezza. In altre parole, non sono io imputato a dover dimostrare l’uso personale della sostanza stupefacente, ma sei tu pubblica accusa che devi dimostrare la finalità di spaccio. In tal senso, infatti, la Suprema Corte: “la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente non ha natura giuridica di causa di non punibilità, poiché, al contrario, la destinazione della sostanza allo “spaccio” è elemento costitutivo del reato di illecita detenzione della stessa e, come tale, deve essere provata dalla pubblica accusa; non spetta, pertanto, all’imputato dimostrare la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente di cui sia stato trovato in possesso” Cassazione penale sezione VI n. 47225 del 28 dicembre 2021. Tale assunto aveva origine dall’annullamento di una sentenza con cui la Corte di Appello di Roma (sentenza del 30 settembre 2020) aveva confermato la condanna per A.A. trovata in possesso di esigui quantitativi di marijuana e hashish.

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Lo studio

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Via L’aquila, 29
Roma (RM)