Opero con una profonda sensibilità verso le dinamiche familiari e una solida preparazione giuridica. Affronto ogni caso con empatia, riservatezza e determinazione, cercando soluzioni concrete per i miei assistiti, anche nei momenti più delicati come separazioni, affidamento dei figli o gestione dei patrimoni familiari. Ho maturato esperienza nella negoziazione e nella risoluzione alternativa delle controversie, puntando sempre a tutelare gli interessi della persona e dei minori coinvolti.
Informazioni generali
L’Avv. Alessio Fania, cofondatore dello Studio Legale Ius Modena, con sede a Modena in Via Bellini n° 3, esercita la professione forense con la massima dedizione ai principi di professionalità, lealtà e trasparenza. Offre consulenza e assistenza giuridica in ogni ambito del Diritto Civile. Altri settori di competenza sono il Diritto Amministrativo e Tributario, trattando - tra l'altro - Ricorsi al T.A.R. e controversie con l’Agenzia delle Entrate.
Esperienza
Nella gestione delle separazioni, sia consensuali che giudiziali, offro un’assistenza attenta e personalizzata, finalizzata a ridurre i tempi, i costi e il conflitto tra le parti. Il mio approccio mira a favorire accordi che tutelino gli interessi di entrambi i coniugi, con particolare attenzione al benessere dei figli minori. Affronto ogni separazione con equilibrio e riservatezza, cercando soluzioni pratiche e durature anche nei contesti più delicati.
Fornisco assistenza mirata in materia di successioni, testamenti e divisioni ereditarie, unendo competenza giuridica e strategia. Affronto ogni fase con precisione, individuando soluzioni efficaci anche nelle situazioni più complesse. Privilegio un approccio volto alla ricerca di un accordo tra le parti, evitando - quando possibile - l’instaurarsi di un lungo e oneroso procedimento giudiziario.
Altre categorie
Divorzio, Diritto civile, Diritto tributario, Diritto del lavoro, Locazioni, Diritto amministrativo, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Multe e contravvenzioni, Sovraindebitamento, Risarcimento danni, Diritto immobiliare, Ricorso al TAR, Incidenti stradali, Sfratto, Diritto dell'informatica, Diritto bancario e finanziario, Aste giudiziarie.
Credenziali
Disservizio prolungato su linea telefonica e internet
Responsabilità contrattuale e risarcimento del dannoUn noto studio professionale ha subito un’interruzione del servizio di connessione telefonica e telematica, durata circa due settimane, che ha causato gravi disagi nello svolgimento dell’attività lavorativa e - altresì - notevoli danni economici e organizzativi. Nonostante le numerose segnalazioni, la compagnia telefonica non è intervenuta per risolvere il problema o limitarne gli effetti. Pertanto, ha deciso di conferirmi mandato volto ad ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali subiti. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, ho promosso un’azione giudiziaria per ottenere il risarcimento del danno emergente, del lucro cessante e del danno non patrimoniale, contestando l’inadempimento contrattuale e la violazione degli obblighi di buona fede.
Avvocato molto competente e disponibile
12/2024 - Angela Maria L.Ho avuto il piacere di affidare una questione legale all’Avvocato Fania, e devo dire che l’esperienza è stata estremamente positiva. Sin dal primo incontro, mi ha colpito per la sua capacità di ascolto e la rapidità con cui è riuscito a inquadrare la situazione e a proporre diverse strategie. Altro aspetto è la chiarezza con cui mi ha spiegato ogni passo del processo da avviare.
Locazione ad uso abitativo: divieto di rettificare il canone prima della seconda scadenza
Pubblicato su IUSTLABLa normativa di riferimento per le locazioni ad uso abitativo è posta dalla L. 431/1998, la quale, all’art. 2, c. 1, prevede che “le parti possono stipulare contratti di locazione di durata non inferiore a quattro anni, al termine dei quali i contratti sono rinnovati per un ulteriore periodo di quattro anni, salvo i casi in cui [..]”. Il medesimo comma prosegue prevedendo che “ alla seconda scadenza del contratto , ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o per la rinuncia al rinnovo del contratto [..]”. Quest’ultimo inciso fa dunque divieto di modificare il contratto prima del secondo rinnovo: tale periodo chiarifica, diradando ogni di dubbio, la vigenza ex lege dell'impossibilità di un aumento in itinere del canone antecedentemente pattuito. In altre parole, la norma permette la rettifica alla seconda scadenza, quindi - da ciò - ne deriverebbe un divieto per il periodo antecedente. Un eventuale aumento potrà essere concordato solo attivando la procedura di rinegoziazione alla seconda scadenza contrattuale, previo consenso del conduttore, oppure stipulando un nuovo contratto con un canone più alto, in caso di risoluzione del rapporto locatizio. Infine, il comma 1 dell’art. 13 sancisce la nullità di qualsiasi modifica contrattuale volta ad aumentare il canone prima della seconda scadenza, stabilendo che “è nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato”.
Comunicazione dello schema d’atto - Agenzia delle Entrate
Pubblicato su IUSTLABLa comunicazione di uno schema d’atto da parte dell’Agenzia delle Entrate rappresenta una procedura amministrativa prevista dall’articolo 6, comma 5-bis, del Decreto Legislativo 19 giugno 1997, n. 218. Essa è finalizzata a garantire maggiore trasparenza e collaborazione tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria nell’ambito del procedimento di accertamento tributario. Definizione e funzione La comunicazione di schema d’atto si configura come un passaggio preliminare rispetto all’adozione di alcuni atti impositivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. In sostanza, prima di notificare formalmente un atto impositivo definitivo (ad esempio un avviso di accertamento), l’Amministrazione finanziaria comunica al contribuente uno schema dell’atto stesso, al fine di consentirgli di esprimere osservazioni, chiarimenti o fornire documentazione integrativa. L’obiettivo di tale procedura è duplice: 1. Tutela del contribuente: garantire al soggetto interessato il diritto di partecipare attivamente al procedimento accertativo e di far valere le proprie ragioni. 2. Prevenzione delle controversie: ridurre il contenzioso tributario attraverso il confronto diretto tra le parti, evitando errori o incomprensioni. Normativa di riferimento L’articolo 6, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 218/1997 prevede che, prima dell’emanazione di un avviso di accertamento fondato su specifiche tipologie di controllo (ad esempio, controlli formali, accertamenti analitico-induttivi o sintetici), l’Agenzia delle Entrate debba informare il contribuente tramite la comunicazione di uno schema d’atto. Ciò si colloca nell’ambito delle garanzie partecipative previste dalla legislazione tributaria per bilanciare il potere dell’Amministrazione finanziaria con i diritti dei contribuenti. In particolare, la norma stabilisce che: • La comunicazione debba avvenire con congruo anticipo rispetto alla notifica dell’atto definitivo. • Il contribuente abbia facoltà di replicare, entro un termine specifico (generalmente 60 giorni), fornendo elementi utili o documenti aggiuntivi che possano influenzare l’eventuale revisione dell’atto. Procedura 1. Invio della comunicazione: L’Agenzia delle Entrate invia al contribuente lo schema d’atto contenente l’indicazione delle violazioni riscontrate e degli importi richiesti, corredato da una descrizione delle motivazioni alla base dell’accertamento. 2. Replica del contribuente: Il contribuente, una volta ricevuto lo schema, può: • Presentare osservazioni scritte, contestando i presupposti dell’accertamento. • Produrre documentazione ulteriore per chiarire la propria posizione. • Chiedere eventualmente un contraddittorio con l’Agenzia (se non già avvenuto in precedenza). 3. Valutazione da parte dell’Agenzia delle Entrate: L’Agenzia è tenuta a esaminare attentamente le osservazioni e la documentazione presentate dal contribuente. Se ritiene fondate le ragioni addotte, può decidere di: • Modificare lo schema d’atto. • Archiviare il procedimento. • Procedere comunque con l’adozione dell’atto definitivo, qualora ritenga che le obiezioni non siano sufficienti. 4. Notifica dell’atto definitivo: Terminato il procedimento partecipativo, l’Agenzia può notificare l’avviso di accertamento definitivo, che terrà conto (o meno) delle osservazioni del contribuente. Vantaggi della procedura • Migliore dialogo tra contribuente e Amministrazione: La comunicazione dello schema d’atto permette al contribuente di comprendere in modo chiaro e dettagliato le contestazioni mosse nei suoi confronti. • Possibilità di evitare contenziosi: Un contribuente che riesca a chiarire la propria posizione attraverso il contraddittorio preliminare può evitare di ricevere un avviso di accertamento infondato, riducendo così i costi e i tempi del contenzioso tributario. • Garanzia di imparzialità: L’obbligo per l’Agenzia di valutare le osservazioni del contribuente aumenta la trasparenza e l’imparzialità nell’adozione degli atti impositivi. Ambiti di applicazione La procedura della comunicazione dello schema d’atto è prevista principalmente per: • Accertamenti basati su controlli analitico-induttivi o sintetici. • Rettifiche di dichiarazioni dei redditi. • Accertamenti derivanti da controlli formali o automatizzati con rilevanti discrepanze. Non si applica, invece, in caso di accertamenti effettuati d’urgenza o in situazioni in cui i termini di decadenza siano prossimi a scadere. Criticità Nonostante i suoi vantaggi, la comunicazione di schema d’atto presenta alcune criticità: • Tempi ristretti: Il contribuente deve spesso rispondere in tempi brevi, rendendo difficile una replica completa. • Disparità di informazioni: L’Agenzia delle Entrate può disporre di dati non immediatamente accessibili al contribuente, che potrebbe non essere in grado di confutarli. • Discrezionalità: La decisione finale resta comunque nelle mani dell’Agenzia, che potrebbe non accogliere le osservazioni del contribuente. Conclusioni La comunicazione di schema d’atto rappresenta un importante strumento di partecipazione e trasparenza nel rapporto tra contribuente e Amministrazione finanziaria. Grazie a questa procedura, prevista dal D.Lgs. n. 218/1997, si favorisce il dialogo preventivo e si riduce il rischio di contenzioso. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla qualità del contraddittorio e dall’effettiva volontà dell’Agenzia di tenere conto delle osservazioni dei contribuenti. Definizione e funzione La comunicazione di schema d’atto si configura come un passaggio preliminare rispetto all’adozione di alcuni atti impositivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. In sostanza, prima di notificare formalmente un atto impositivo definitivo (ad esempio un avviso di accertamento), l’Amministrazione finanziaria comunica al contribuente uno schema dell’atto stesso, al fine di consentirgli di esprimere osservazioni, chiarimenti o fornire documentazione integrativa. L’obiettivo di tale procedura è duplice: 1. Tutela del contribuente: garantire al soggetto interessato il diritto di partecipare attivamente al procedimento accertativo e di far valere le proprie ragioni. 2. Prevenzione delle controversie: ridurre il contenzioso tributario attraverso il confronto diretto tra le parti, evitando errori o incomprensioni. Normativa di riferimento L’articolo 6, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 218/1997 prevede che, prima dell’emanazione di un avviso di accertamento fondato su specifiche tipologie di controllo (ad esempio, controlli formali, accertamenti analitico-induttivi o sintetici), l’Agenzia delle Entrate debba informare il contribuente tramite la comunicazione di uno schema d’atto. Ciò si colloca nell’ambito delle garanzie partecipative previste dalla legislazione tributaria per bilanciare il potere dell’Amministrazione finanziaria con i diritti dei contribuenti. In particolare, la norma stabilisce che: • La comunicazione debba avvenire con congruo anticipo rispetto alla notifica dell’atto definitivo. • Il contribuente abbia facoltà di replicare, entro un termine specifico (generalmente 60 giorni), fornendo elementi utili o documenti aggiuntivi che possano influenzare l’eventuale revisione dell’atto. Procedura 1. Invio della comunicazione: L’Agenzia delle Entrate invia al contribuente lo schema d’atto contenente l’indicazione delle violazioni riscontrate e degli importi richiesti, corredato da una descrizione delle motivazioni alla base dell’accertamento. 2. Replica del contribuente: Il contribuente, una volta ricevuto lo schema, può: • Presentare osservazioni scritte, contestando i presupposti dell’accertamento. • Produrre documentazione ulteriore per chiarire la propria posizione. • Chiedere eventualmente un contraddittorio con l’Agenzia (se non già avvenuto in precedenza). 3. Valutazione da parte dell’Agenzia delle Entrate: L’Agenzia è tenuta a esaminare attentamente le osservazioni e la documentazione presentate dal contribuente. Se ritiene fondate le ragioni addotte, può decidere di: • Modificare lo schema d’atto. • Archiviare il procedimento. • Procedere comunque con l’adozione dell’atto definitivo, qualora ritenga che le obiezioni non siano sufficienti. 4. Notifica dell’atto definitivo: Terminato il procedimento partecipativo, l’Agenzia può notificare l’avviso di accertamento definitivo, che terrà conto (o meno) delle osservazioni del contribuente. Vantaggi della procedura • Migliore dialogo tra contribuente e Amministrazione: La comunicazione dello schema d’atto permette al contribuente di comprendere in modo chiaro e dettagliato le contestazioni mosse nei suoi confronti. • Possibilità di evitare contenziosi: Un contribuente che riesca a chiarire la propria posizione attraverso il contraddittorio preliminare può evitare di ricevere un avviso di accertamento infondato, riducendo così i costi e i tempi del contenzioso tributario. • Garanzia di imparzialità: L’obbligo per l’Agenzia di valutare le osservazioni del contribuente aumenta la trasparenza e l’imparzialità nell’adozione degli atti impositivi. Ambiti di applicazione La procedura della comunicazione dello schema d’atto è prevista principalmente per: • Accertamenti basati su controlli analitico-induttivi o sintetici. • Rettifiche di dichiarazioni dei redditi. • Accertamenti derivanti da controlli formali o automatizzati con rilevanti discrepanze. Non si applica, invece, in caso di accertamenti effettuati d’urgenza o in situazioni in cui i termini di decadenza siano prossimi a scadere. Criticità Nonostante i suoi vantaggi, la comunicazione di schema d’atto presenta alcune criticità: • Tempi ristretti: Il contribuente deve spesso rispondere in tempi brevi, rendendo difficile una replica completa. • Disparità di informazioni: L’Agenzia delle Entrate può disporre di dati non immediatamente accessibili al contribuente, che potrebbe non essere in grado di confutarli. • Discrezionalità: La decisione finale resta comunque nelle mani dell’Agenzia, che potrebbe non accogliere le osservazioni del contribuente. Conclusioni La comunicazione di schema d’atto rappresenta un importante strumento di partecipazione e trasparenza nel rapporto tra contribuente e Amministrazione finanziaria. Grazie a questa procedura, prevista dal D.Lgs. n. 218/1997, si favorisce il dialogo preventivo e si riduce il rischio di contenzioso. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla qualità del contraddittorio e dall’effettiva volontà dell’Agenzia di tenere conto delle osservazioni dei contribuenti.
Sospensione del pignoramento autoveicolo - avviato dalla Riscossione
Decreto del Tribunale di ModenaTramite un ricorso in opposizione all’esecuzione, si è ottenuta la sospensione del pignoramento dell’autovettura avviato da AdE- Riscossione. In prima istanza, il giudice, valutate le argomentazioni esposte, ha disposto la sospensione del pignoramento pochi giorni dopo il deposito del ricorso, ritenendo fondate le ragioni legate all’impignorabilità del veicolo ai sensi dell’art. 515, comma 3, c.p.c. Di conseguenza, il ricorrente potrà continuare a utilizzare la propria autovettura, fondamentale per l’esercizio dell’attività d’impresa.
Avvocato gentile e preparato, lo consiglio vivamente.
12/2024 - Massimiliano L.Gentile e preparato. Lo consiglio vivamente. Ho avuto una problematica relativa al tetto del condominio e mi è stato risolto in 3 giorni.
INPS condannata per silenzio sull’accesso agli atti - pensione di privilegio - vittoria per un ex militare
Tar ParmaIl TAR Parma ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Alessio Fania contro il silenzio dell’INPS su una richiesta di accesso agli atti relativi alla pensione di inabilità di privilegio. Il ricorrente, ex militare con infermità da causa di servizio, aveva chiesto copia del proprio fascicolo per poter difendere un diritto previdenziale fondamentale e velocizzare la pratica ferma da oltre due anni. L’INPS non ha risposto all’accesso agli atti entro il termine di legge, ma ha fornito la documentazione solamente dopo l’avvio del giudizio dinnanzi al Tribunale Amministrativo. Il TAR ha comunque condannato l’Ente al rimborso integrale delle spese legali, riconoscendo la c.d. “soccombenza virtuale”. Una pronuncia che riafferma il diritto alla trasparenza, specie in ambiti delicati come quelli pensionistici militari.
Verbale di contestazione - Procedimento sanzionatorio
Regolamento Comunale dei centri di telefonia e comunicazioniNel mese di novembre 2024, un cliente si è rivolto a me in seguito al ricevimento di un verbale di contestazione emesso dalla Polizia Locale nel quale si accusava l’impresa di esercitare l'attività di telefonia senza le necessarie autorizzazioni. La contestazione derivava da un controllo effettuato all’interno del suo esercizio commerciale, dove venivano erogati servizi di money transfer, fotocopie ed altri servizi simili. Il verbale imponeva, per concludere la procedura, il pagamento di una sanzione amministrativa (già ridotta) consistente in un pagamento di diverse migliaia di euro: un importo che avrebbe avuto un impatto significativo sull’attività commerciale del mio cliente, soprattutto considerando la sua realtà imprenditoriale a conduzione familiare. Conoscendo bene l’importanza di una rapida azione in questi casi, ci siamo attivati subito per presentare memorie difensive all'interno del procedimento, volendo evitare di ricorrere al Giudice. Il cuore della linea difensiva si basava sul fatto che, secondo il Regolamento Comunale che disciplina le attività di telefonia e comunicazione, la definizione di “centro di telefonia e comunicazione” comprende attività che prevedono la messa a disposizione di apparecchi telefonici o terminali telematici per il pubblico, mentre - invero - l’attività del mio cliente non corrispondeva a questa definizione, in quanto non venivano forniti tali apparecchi. Inoltre, i servizi di money transfer, fotocopie e fax non giustificavano l’applicazione delle normative sui “phone center”, poiché non vi era alcun impiego diretto di telefoni o computer da parte dei clienti.
Sovraindebitamento - Concordato Minore: il “sì forzato” ai creditori è possibile, ma solo con pari trattamento
Pubblicato su IUSTLABNel concordato minore – strumento fondamentale per risanare le situazioni di sovraindebitamento di piccole imprese e società – capita che alcuni creditori non siano d’accordo con la proposta. Ma la legge permette, in certi casi, di ottenere comunque l’omologazione anche contro la volontà dei dissenzienti. È il cosiddetto cram down, che possiamo tradurre con un’espressione efficace: “sì forzato” dei creditori. Una recente pronuncia del Tribunale di Busto Arsizio ha confermato un limite chiaro: il “sì forzato” può essere imposto solo se tutti i creditori dello stesso grado sono trattati allo stesso modo . In altre parole, non si possono fare preferenze tra creditori chirografari o tra quelli privilegiati, se appartengono alla medesima categoria.
Recupero del canone di concessione
Incarico ricevuto dal Comune di B****Nel contesto di una lunga e complessa controversia tra un Ente locale e il concessionario incaricato della gestione dell’impianto natatorio comunale, si è approfondito il delicato tema della competenza, sia per materia sia per valore, del giudice chiamato a decidere in merito al recupero del credito. La controversia riguarda, nello specifico, il mancato pagamento del canone di concessione, ovvero un istituto giuridico che - pur presentando numerose similitudini con il contratto di locazione - se ne distingue per natura e finalità. Tale differenziazione, spesso al centro di dibattiti giurisprudenziali, deriva dal fatto che il canone di concessione non si limita alla semplice corresponsione di un corrispettivo per l’uso di un bene, ma include elementi legati alla gestione e all’interesse pubblico, rendendo necessaria un’accurata analisi per individuare il giudice competente a trattare la controversia.
Cartelle esattoriali agenzia entrate-riscossione
9/2024 - Angelo L.Mi sono rivolto all'avvocato per una problematica di diritto tributario legata ad Agenzia delle Entrate Riscossione, con un focus specifico sulla prescrizione delle cartelle di pagamento. Tramite un accesso agli atti e la verifica della documentazione, ha saputo fornirmi un quadro chiaro delle opzioni disponibili.
Risarcimento danni per mancato guadagno
2/2025 - Domenico C.Mi sono rivolto all’avvocato per ottenere il risarcimento di un danno subito da un terzo e sono rimasto soddisfatto del servizio. Ha dimostrato grande competenza e professionalità, guidandomi con chiarezza attraverso tutto il processo legale.
Avviso di accertamento di Agenzia delle Entrate
12/2024 - Matteo G.Dopo aver ricevuto una comunicazione di schema d'atto, cioè un atto precedente all'accertamento, ho contattato l'Avv. Fania. Mi ha rassicurato e in poche settimane abbiamo predisposto la linea difensiva per il caso, valutando anche le ripercussioni per gli anni di imposta successivi. A prescindere dall'eventuale esito che avrà, mi sono trovato molto bene con l'avvocato perchè è stato competente, disponibile e sopratutto trasparente sui rischi e suoi suoi onorari.
Impugnazione del licenziamento
12/2025 - Foued b*****Mi sono rivolto all’Avv. Fania dopo aver ricevuto una lettera di contestazione seguita dal licenziamento, che ritenevo del tutto illegittimo. Nonostante avessi lavorato solo pochi mesi, grazie alla sua competenza e al suo approccio strategico, è riuscita a ottenere per me un risarcimento di 8.000 euro lordi. Ha saputo gestire la situazione con grande professionalità e attenzione, trovando una soluzione che mi ha soddisfatto pienamente. La consiglio vivamente a chiunque si trovi in situazioni simili. Grazie ancora!
Aggressione subita a lavoro - infortunio e risarcimento
3/2025 - Antonio D.A seguito di un aggressione subita durante il turno di lavoro, l’avvocato Fania è stato davvero d’aiuto sia per l’indennità INAIL che per ottenere il risarcimento dal datore di lavoro. Sempre disponibile, risponde sempre alle mie richieste. Lo consiglio!
Rapido recupero del credito d’impresa
3/2025 - La cart***** sncLa nostra società si è rivolta all’Avv. Fania per cercare di recuperare una somma che, onestamente, pensavamo di non riuscire più a incassare. Dopo anni di solleciti andati a vuoto, è riuscito in poco tempo (2-3 mesi) ad arrivare al titolo esecutivo ed al pignoramento. Siamo rimasti colpiti dalla velocità e dalla determinazione con cui ha gestito tutto.
Cofondatore - Studio Legale Ius Modena
Dal 7/2024 - lavoro attualmente quiLo Studio Legale IusModena, cofondato dall’Avv. Alessio Fania nel luglio 2024, ha sede a Modena e si occupa di diritto civile, tributario e amministrativo. Offre un’assistenza legale concreta, attenta e orientata alla tutela effettiva del cliente.
Problemi con il datore di lavoro
10/2024 - MatteoHo avuto dei problemi sull’ex datore di lavoro che non pagava il tfr e tramite l’Avv. Fania abbiamo ottenuto l’intera somma in tempi abbastanza brevi. Esperienza molto positiva, preciso ma soprattutto molto competente!
La mediazione che verrà: le 4 novità della Riforma Cartabia
Avvocato 360 - 1/2023Il corso è stato completato il giorno 19 gennaio 2023. L'evento è stato accreditato presso il C.N.F.
Adempimenti antiriciclaggio: normativa e pratica per gli Avvocati
Open Dot Com - 12/2024All’interno del modulo di aggiornamento “Adempimenti antiriciclaggio: normativa e pratica per gli Avvocati” ho appreso le novità legislative in materia di antiriciclaggio, nonché le “best practice” da adottare
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Lo studio
Alessio Fania
Via Vincenzo Bellini 3
Modena (MO)