Chiara Daneluzzi

Sentenza giudiziaria

Lo studio ha ottenuto la condanna, in primo grado avanti il Giudice del lavoro di Udine, in secondo grado avanti la Corte d'appello di Trieste ed infine anche in Cassazione, della ASD a versare all'istruttore sportivo non professionista l'intero compenso pattuito, senza assoggettarlo alle ritenute. Per tre gradi di giudizio la ASD sosteneva di essere nel diritto di trattenere delle somme, dovute allo sportivo quale compenso, sul presupposto - nemmeno dimostrato - di essere sostituti d'imposta, e comunque in ragione del trattamento fiscale dello sportivo non residente in Italia. Tutti i gradi di giudizio, ed infine anche la Suprema Corte, hanno invece disatteso le domande della Associazione sportiva accogliendo invece le tesi sostenute dall'Avv. Chiara Daneluzzi

Sentenza giudiziaria

Azionato per la prima volta giudiziariamente in Italia il c.d potere sostitutivo ex art. 30 comma 6 Dlgs. n. 50/2016 (vecchio codice appalti) per condannare l'amministrazione a pagare gli stipendi al posto della cooperativa appaltatrice inadempiente. Nel giro di pochissime settimane, e con azione d'urgenza, il Giudice ha totalmente accolto le domande dei lavoratori, e condannato la Prefettura di Venezia a pagare loro gli stipendi arretrati e le spese di lite. In seguito, qualche mese dopo, si è ottenuta analoga sentenza per ulteriori mensilità arretrate e per i TFR dovuti ai lavoratori e non pagati dalla cooperativa. Di nuovo in poche settimane, e con spese a carico della Prefettura

Titolo professionale

Moderatrice al convegno organizzato da AGI Veneto sulle specializzazioni forensi

Intervista pubblica

Sentenza urgente, unica in Italia, ottenuta dallo studio azionando lo speciale potere ex art. 30 comma 6 Dlgs. n. 50/2016 (Codice degli appalti) per il caso di inadempimento della cooperativa appaltatrice all'obbligo di pagamento degli stipendi dei lavoratori. In seguito, lo studio ha ottenuto il bis di tale pronuncia. La Prefettura non ha fatto appello, le due ordinanze sono diventate inoppugnabili e i lavoratori hanno recuperato tutti i loro crediti in maniera iperveloce e con costi a carico della controparte

Speaker ad evento

L'Avv. Daneluzzi, membro del Comitato Esecutivo Regionale Veneto di AGI, la più importante associazione specialistica nel diritto del lavoro, e da aprile 2023 vice presidente della Sezione Veneto di AGI, ha partecipato in qualità di relatrice al convegno da remoto del 23.6.22 per AGI, nell'ambito del ciclo "Il diritto del lavoro: un confronto tra Italia ed Europa", con relazione dal titolo "Autonomia e subordinazione nella GIG economy: il caso Uber". La relazione si è incentrata sull'analisi dei più recenti arresti giurisprudenziali delle corti di legittimità italiana e straniere in relazione alle tutele accordabili ai lavoratori delle piattaforme informatiche, e segnatamente di Uber, al fine di fare il punto sul livello di tutele accordabili ed accordate ai lavoratori a cavallo tra subordinazione ed autonomia nei nuovi lavori.

Sentenza giudiziaria

Nuovo importante successo conseguito dallo Studio nel ricorso seguito assieme al collega Avv. Giancarlo Zanin. Ci siamo occupati di una situazione amministrativistica un po’ di nicchia, ma molto importante per chi vi è coinvolto! articolo completo e tecnico sulla prelazione artistica sul nostro sito web Il Tar Veneto, con la sentenza n. 661 del 17.05.2023, ha accolto integralmente il ricorso che abbiamo presentato a tutela di due clienti comproprietari in comunione ereditaria di un immobile su cui insiste un vincolo culturale, facendo parte di un complesso abbaziale molto antico. I clienti avevano deciso di spartirsi gli immobili attraverso delle permute reciproche, così da divenire proprietari esclusivi di specifici beni immobili. Il notaio aveva dunque correttamente effettuato la denuncia dell’operazione al Ministero, come prescritto dall’art.59 Dlgs.n.42/04, e il Comune di Mogliano Veneto aveva notificato l’esercizio del potere di prelazione sul trasferimento dell’immobile vincolato.

Caso legale seguito

Nel caso seguito con successo, si è ottenuto che il TAR Veneto- accogliendo il ricorso dello studio - condannasse la Regione Veneto sia a riscontrare in esecuzione dell'art. 2 L. 241/90 una istanza di un privato, sia a dare attuazione ad una normativa di rango statale incredibilmente rimasta inattuata dal 1998 (consta un solo altro caso in tutta Italia). Si tratta della norma che introduceva la possibilità anche per i medici non pubblici di effettuare le visite per l'accertamento dei requisiti psicofisici al conseguimento delle patenti di guida.

Sentenza giudiziaria

Per la prima volta in Italia, una Regione è stata costretta a dare attuazione ad una legge "dormiente" dal 1998, che prevede anche per i medici non militari o del servizio pubblico la possibilità di effettuare le visite per la patente di guida, venendo iscritti in un apposito elenco speciale, ex art. 103 Dlgs n. 112/1998. Nel caso di specie, la Regione è stata condannata sia per aver ignorato l'istanza del ricorrente, sia a dare attuazione alla normativa e predisporre l'elenco di che trattasi.

Caso legale seguito

Nel caso di specie, con sentenza unica ad oggi in Italia lo Studio ha ottenuto dal TAR Veneto prima e dal Consiglio di Stato poi l'annullamento del provvedimento con cui l'amministrazione aveva revocato i buoni mensa ai poliziotti in servizio presso l'aeroporto di Treviso, sul presupposto della presenza di una mensa di servizio. Che in realtà, esiste presso la Questura, a diversi km di distanza sebbene nello stesso Comune. Il giudice amministrativo ha accolto il ricorso dello studio, ordinando alla Questura di Treviso il ripristino dei buoni mensa e anche il pagamento di arretrati e spese legali