Avvocato Giuseppe Di Matteo a Perugia

Giuseppe Di Matteo

Avvocato familiarista a Perugia


Informazioni generali

Questo Studio si propone di aiutare le persone a risolvere i propri problemi piccoli e grandi attraverso un approccio allo stesso tempo umano e giuridico alle problematiche che gli vengono sottoposte. Ritengo che alla base di un buon servizio professionale ci debba essere l'ascolto attento del cliente sia dal punto di vista umano che da quello più strettamente tecnico, e la ricerca a 360 gradi di soluzioni dirette alla ricerca dell'effettivo interesse (potremmo dire BENE) dello stesso, inteso come PERSONA, attraverso lo studio e l'aggiornamento costante e scrupoloso.

Esperienza


Diritto di famiglia

Una pluriennale esperienza nella consulenza matrimoniale e come mediatore familiare, con la convinzione che la professione forense debba contribuire non solo alla difesa dei diritti e al buon funzionamento della giustizia, ma anche alla promozione della dignità della persona finalizzata alla realizzazione di una società più giusta ed etica.


Separazione

Una pluriennale esperienza nella consulenza matrimoniale e come mediatore familiare, con grande attenzione al lato umano delle vicende di crisi coniugale e con decisa predisposizione alla composizione stragiudiziale delle stesse.


Divorzio

Vedasi le categorie "diritto di famiglia" e "separazione"


Altre categorie:

Usura, Recupero crediti, Malasanità e responsabilità medica, Mediazione, Diritto civile, Unioni civili, Matrimonio, Affidamento, Adozione, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Diritto bancario e finanziario, Diritto assicurativo, Pignoramento, Contratti, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Appalti pubblici, Locazioni, Sfratto, Incidenti stradali, Tutela del consumatore, Fallimento e proc. concorsuali, Negoziazione assistita, Domiciliazioni, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Cassazione: responsabilità medica non esclusa dal rispetto delle linee guida. Si deve guardare al caso concreto!

Pubblicato su IUSTLAB

La Cassazione con la sentenza n. 10175/2020 chiarisce che in materia di responsabilità medica e di omicidio colposo del paziente, il fatto che il medico rispetti le linee guida accreditate dalla comunità scientifica non ne esclude automaticamente la colpa. Occorre infatti accertare se il quadro clinico specifico del paziente non imponga di seguire un percorso terapeutico diverso rispetto a quello previsto dalle linee guida. La Corte sancisce quindi che il giudice del rinvio dovrà adeguatamente e approfonditamente motivare quale posizione dei periti accogliere in base alle leggi scientifiche, senza poter prescindere comunque dalla valutazione del caso concreto.

Pubblicazione legale

Onere della prova in materia di responsabilità medica.

Pubblicato su IUSTLAB

Quando si parla di responsabilità medica bisogna operare una fondamentale distinzione sulla natura giuridica della responsabilità civile della struttura sanitaria in cui opera il medico che è di natura contrattuale e quella dell’esercente la professione sanitaria che è di natura extracontrattuale. La diversa natura giuridica tra le due tipologie di responsabilità comporta una disciplina differente in tema di prescrizione: la prima ha natura decennale, la seconda quinquennale. Il tema dell’onere della prova è di rilevante importanza e, proprio per questo, è stato oggetto di diversi interventi della Corte di Cassazione che testimonia come il dibattito sul punto è ancora ben lontano dall'esaurirsi. Invero, però, possiamo individuare alcuni principi fermi; il paziente che lamenta un danno per “errato intervento medico per negligenza, imperizia, imprudenza”, con un comportamento commissivo del sanitario, e agisce per il risarcimento danni nei confronti della struttura sanitaria è onerato sia di allegare l’inadempimento contrattuale della struttura e per essa del medico e sia di provare il nesso di causalità tra la condotta ed il danno subito; In pratica, il paziente deve provare l’esistenza del rapporto “contrattuale” con la struttura sanitaria, l’aggravamento della malattia o la sua “nascita”, e il nesso di causalità tra la patologia aggravata o insorta e il comportamento tenuto dal medico. Il nesso di causalità in materia di responsabilità medica è stato chiarito dalle Sezioni Unite nel famoso arresto contenuto nella sentenza 576/2008 dove si enuncia chiaramente la differenza tra la responsabilità penale e quella civile: “… in quanto nel primo vige la regola della prova "oltre il ragionevole dubbio", mentre nel secondo (quella civile) vige la regola della preponderanza dell'evidenza o "del più probabile che non", stante la diversità dei valori in gioco nel processo penale tra accusa e difesa, e l'equivalenza di quelli in gioco nel processo civile tra le due parti contendenti, come rilevato da attenta dottrina che ha esaminato l'identità di tali standard delle prove in tutti gli ordinamenti occidentali, con la predetta differenza tra processo civile e penale”. In materia civile vige quindi il c.d. “giudizio contro fattuale” : bisogna cioè accertare se un comportamento diverso e comunque dovuto sarebbe bastato ad evitare il danno. La problematica del nesso di causalità è stata nuovamente affrontata dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 8461 del 27 marzo 2019 in un caso che presenta alcune altre peculiarità meritevoli di interesse che non verranno analizzate in questo articolo. Infine, si ricorda che anche la struttura sanitaria e il medico sono onerati di provare non solo di aver agito diligentemente, ma anche che il danno sia stato prodotto da un evento imprevisto ed imprevedibile.

Pubblicazione legale

Il decreto "cura Italia"

Pubblicato su IUSTLAB

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto "Cura Italia" che introduce misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti sull'economia provocati dall'emergenza COVID-19 Vediamo nel dettaglio i provvedimenti messi in campo dall'esecutivo. Misure giustizia: stop udienze fino al 15 aprile Come già anticipato ieri dal nostro giornale (leggi Stop udienze fino al 15 aprile, ecco il decretone), il decreto Cura Italia interviene sul settore giustizia con la proroga della sospensione di tutte le udienze, sia dei procedimenti civili che penali, fino al 15 aprile 2020. Il provvedimento interviene anche sulla ristrutturazione e sistemazione carceri danneggiate con uno stanziamento di 20 milioni di euro. Fondi per la sanità In apertura le misure di "potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale" per le quali è disposto un finanziamento aggiuntivo significativo, per quasi 3 miliardi e mezzo, che verrà destinato non solo al SSN, ma anche alla Protezione Civile e agli soggetti pubblici impiegati sul fronte dell'emergenza. Uno stanziamento volto a "sostenere il lavoro eroico", come sottolinea il Ministro Gualtieri, che questi operatori stanno compiendo per affrontare la situazione emergenziale. Bonus dipendenti e autonomi Un capitolo di oltre 10 miliardi riguarda, invece, il sostegno all'occupazione e ai lavoratori. Uno stanziamento "corposo" affinché "nessuno perda il posto di lavoro a causa dell'emergenza Coronavirus" spiega Gualtieri. Cassa integrazione (Cig) per tutti In primis, si provvede a estendere gli ammortizzatori sociali estesi a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, anche alle categorie sinora escluse. Potranno beneficiare della cassa integrazione in deroga tutti i datori di lavoro, anche le aziende con un solo dipendente. Merito di uno stanziamento pari a 3,3 miliardi di euro. Per sostenere questi interventi, si prevede di incrementare di 1,3 miliardi di euro il Fondo di Integrazione Salariale (Fis). Gli ammortizzatori sociali saranno finanziati per un periodo di 9 settimane. Autonomi e stagionali, bonus 600 euro Tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme di lavoro sotto stress a causa delle misure restrittive che hanno seguito l'emergenza sanitaria, saranno "coperti" con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Le tutele per gli autonomi e liberi professionisti, coinvolte nel primo intervento di marzo, saranno rinnovate in un successivo decreto. Un sostegno aggiuntivo al reddito verrà riservato a quei lavoratori che hanno continuato a lavorare, attraverso una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale che consentirà, per questo mese, di veder aumentare le risorse in busta paga. Autonomi e liberi professionisti fondi per inattività Per gli autonomi e liberi professionisti vengono stanziati circa circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività affrontato. Queste ultime categorie potranno beneficiare anche della sospensione dei contributi previdenziali. Famiglie: congedo parentale e voucher babysitter Misure importanti per le famiglie, attuate mediante uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro. Vengono previsti ed estesi dei congedi parentali "speciali" e retribuiti (al 50% della retribuzione). I congedi saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti e sarà possibile beneficiarne per 15 giorni. Riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. In alternativa, i lavoratori beneficiari potranno scegliere la corresponsione di un bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro, erogato mediante il libretto famiglia. Misure ulteriori e più ampie sono previste per tutto il personale del SSN, e del settore sanitario privato accreditato, a seguito dell'emergenza COVID-19: sarà previsto un bonus babysitter maggiore (1.000 euro) proprio per venire incontro alle esigenze dei genitori costretti a lunghi turni. Mutui, tasse e contributi sospesi Forte iniezione di liquidità per il sistema del credito, che potrà mobilitare oltre 300 miliardi di finanziamenti all'economia reale. Sospese le rate di prestiti e mutui grazie all'intervento di fondi e garanzie pubbliche al credito: viene potenziato il Fondo di Garanzia e anche il meccanismo del Fondo di solidarietà, ovvero il c.d. Fondo Gasparrini. Sospesi gli obblighi di versamento per tributi e contributi in scadenza al 16 marzo per tutti i contribuenti. Il termine viene rinviato al prossimo venerdì 20 marzo. Mentre per imprese, autonomi e liberi professionisti con fatturato sotto i 2 milioni di euro l'appuntamento per saldare ritenute, IVA, contributi previdenziali e INAIL è rinviato al 31 maggio 2020. Ulteriori misure sul punto, annuncia Gualtieri, sono in arrivo nei prossimi giorni. Permessi legge 104 estesi Viene allargata la possibilità di usufruire dei permessi di cui alla legge 104/1992 con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Per il mese di marzo e aprile i giorni di permesso che potranno essere richiesti passano da 3 a 12. Stop licenziamenti e quarantena come malattia Il D.L. interviene anche sui licenziamenti. Fermate le procedure di licenziamento effettuate dal 23 febbraio (data di inizio nell'emergenza) in poi data di inizio nell'emergenza. Per i lavoratori del settore privato che sono in quarantena, tale periodo verrà considerato come malattia non computabile

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Lo studio

Giuseppe Di Matteo
Via Del Macello 61
Perugia (PG)

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