Avvocato Andrea Stefanelli a Lecce

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Le novità del nuovo decreto sicurezza

Scritto da: Andrea Stefanelli - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Il 5 ottobre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge recante “Misure per la sicurezza delle città, l’immigrazione e la protezione internazionale” che modifica i decreti cosiddetti “sicurezza” del 2018 e del 2019.

Le novità introdotte dal nuovo decreto investono diverse materie ma è certamente quella dell’immigrazione ad aver beneficiato degli interventi più sostanziali ed attesi. Ed infatti, il nuovo decreto elimina alcune controverse e discutibili disposizioni introdotte con il precedente Decreto Salvini il quale aveva allungato i termini dell’iter per la concessione della cittadinanza da 24 a 48 mesi, imposto limiti immotivati alla conversione di alcune tipologie di permessi di soggiorno, inasprito le sanzioni per le Ong in caso di violazione del divieto di accesso nel mare territoriale, eliminato la “protezione internazionale” e reso di fatto inutili i centri di accoglienza diffusa.

Vediamo nel dettaglio quali sono le novità introdotte:

·        Protezione speciale o umanitaria. Il decreto Salvini aveva abrogato la fattispecie del permesso per motivi umanitari prevedendo la possibilità del rilascio di un permesso per protezione speciale applicabile a categorie molto più ristrette. Il nuovo Decreto estende la possibilità di rilasciare tale permesso non solo a coloro che non possono essere espulsi in quanto a rischio di tortura, ma anche nei confronti di chi correrebbe il rischio di essere sottoposto a trattamenti inumani o degradanti o nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare.

·       Conversione dei permessi di soggiorno. Il nuovo decreto estende amplia il numero dei permessi convertibili eliminando i limiti alla convertibilità imposti dal decreto Salvini (ad esempio, non era possibile convertire in motivi di lavoro il permesso per protezione speciale o per calamità naturale). Attualmente i permessi convertibili sono:

·        protezione speciale;

·        calamità;

·        residenza elettiva;

·        acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide;

·        attività sportiva;

·        lavoro di tipo artistico;

·        motivi religiosi;

·        assistenza ai minori.

·        Il sistema unico di accoglienza.  I richiedenti asilo potranno nuovamente accedere al sistema di accoglienza diffusa, (ex SPRAR, poi SIPROIMI ora SAI) atteso che, il nuovo decreto cancella le disposizioni previste dal decreto Salvini che riservava l’accesso a tali sistemi di accoglienza ai soli soggetti già titolari di una forma di protezione.  Lo SPRAR diventa SAI – Sistema di accoglienza e integrazione. Le attività di primo soccorso continueranno a essere svolte nei centri governativi, per poi prevedere il trasferimento in un centro del sistema che si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale e il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione.

·        Riduzione dei tempi di trattenimento. Il trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), ex Cie, in attesa di essere rimpatriati, torna ad essere di un massimo di 90 giorni (dai 180 previsti dal Decreto), con una possibile proroga di ulteriori trenta giorni per coloro che provengono da paesi con cui l’Italia ha accordi di rimpatrio.

·       Anagrafe comunale. I richiedenti asilo potranno iscriversi di nuovo all’anagrafe comunale possibilità che era stata sospesa con il precedente decreto Salvini.

·        Cittadinanza per residenza. Con il nuovo decreto sicurezza cambiano anche le regole per la cittadinanza: il termine massimo di durata dei procedimenti per riconoscerla passa da 48 a 36 mesi dalla data di presentazione della domanda. Tale previsione non avrà però efficacia retroattiva.

Sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Sono eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza con il decreto Salvini. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 Euro.


Avv. Andrea Stefanelli - Avvocato penalista Lecce

Lo studio dell'Avv. Andrea Stefanelli si occupa di assistenza legale giudiziale e stragiudiziale, nelle sua sede di Lecce. In una realtà giuridica in continua evoluzione l'avv. Andrea Stefanelli si propone come un professionista giovane e dinamico sempre attento all'analisi e all'approfondimento delle nuove problematiche giuridiche. L'assistenza legale offerta abbraccia il diritto penale, il diritto penitenziario, il diritto dell'immigrazione, la normativa posta a tutela della privacy e il diritto di famiglia. Lo studio legale inoltre si occupa di assistenza legale giudiziale e stragiudiziale avvalendosi di specialisti e consulenti.




Andrea Stefanelli

Esperienza


Diritto penale

Sono specializzato nel fornire assistenza legale in materia di diritto penale, diritto penitenziario e diritto penale minorile. La mia formazione, in continua evoluzione, è quella tipica del penalista con un esperienza maturata sul "campo" anche come difensore d'ufficio. Una parte dei casi di cui mi occupo riguardano il diritto penale minorile, settore affascinante e delicato che richiede preparazione e spiccate doti umane.


Diritto penitenziario

Assisto diverse persone detenute, curando la fase dell'esecuzione della pena (benefici penitenziari, misure alternative etc.) e tutelando i diritti di coloro che sono spesso "dimenticati" dalla società. Collaboro con associazioni locali che si occupano del recupero dei detenuti accompagnandoli in quel difficile percorso di reinserimento che inizia una volta scontata la pena.


Immigrazione e cittadinanza

Ho assistito diversi stranieri nell'iter per il conseguimento della cittadinanza italiana, del permesso di soggiorno e nella procedura di ricongiungimento familiare; ho prestato assistenza legale a richiedenti asilo, nei ricorsi avverso il diniego della Protezione internazionale e dello status di rifugiato, ho trattato casi di apolidia.


Altre categorie:

Domiciliazioni, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Violenza, Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Gratuito patrocinio, Risarcimento danni.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Riconosciuta la protezione speciale per un cittadino del Gambia

Decreto del 12/9/2023 - Tribunale di Lecce -Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea

Il ricorrente cittadino del Gambia ha proposto ricorso avverso la decisione con la quale la Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione internazionale aveva rigettato la domanda di Protezione internazionale. Il Tribunale di Lecce -Sezione specializzata in materia di immigrazione- assimilando integralmente la tesi difensiva, ha accolto il ricorso concendendo il diritto alla Protezione speciale.

Sentenza giudiziaria

Riconosciuto lo status di apolide a ex cittadina cubana

Decreto del 11.5.2023 Tribunale di Lecce - Sezione specializzata in materia di Immigrazione

Il Tribunale di Lecce riconosce lo status di apolide ad ex cittadina cubana che potrà così richiedere i documenti, il permesso di soggiorno per apolidia che le consentirà di svolgere attività lavorativa e successivamente la cittadinanza italiana.

Sentenza giudiziaria

Accolto il ricorso ex art. 31 c. 3 D.lgs. 286/98, il Tribunale per i Minorenni di Lecce ha concesso l'autorizzazione alla permanenza sul territorio e relativo permesso di soggiorno per i genitori dei minori di nazionalità Albanese

Decreto n. 354/22 Reg. V.G.

Il Tribunale per i Minorenni di Lecce ha accolto il ricorso ex art. 31 c. 3 del D.lgs. 286/98 autorizzando i genitori del minore privi di permesso di soggiorno a restare in Italia fino al compimento della maggiore età dei figli minori. I genitori hanno ottenuto un permesso di soggiorno che permetterà loro di svolgere attività lavorativa con regolare contratto e che potrà essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

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