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Assegnazione della casa familiare in caso di separazione e divorzio

Scritto da: Beatrice Mannarini - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

In caso di separazione o divorzio, l'assegnazione della casa familiare è principalmente orientata alla tutela del diritto del minore di mantenere il proprio ambiente domestico e sociale stabile. Questa tutela si concretizza attraverso alcune condizioni specifiche:

  1. Presenza di figli minorenni o maggiormente non autosufficienti economicamente;
  2. Coabitazione tra il figlio e il genitore prevalentemente collocatario.

Che cosa succede quando il figlio va a studiare in un’altra città?

Se il figlio va a studiare in un'altra città, la nozione di convivenza rilevante ai fini dell'assegnazione della casa familiare non viene automaticamente meno. La convivenza è considerata stabile anche se non è quotidiana, purché il figlio ritorni regolarmente appena possibile. Gli allontanamenti per motivi di studio o lavoro non devono però essere frequenti e prolungati fino al punto di far perdere alla casa la sua funzione di centro degli affetti.

Quando viene meno il collegamento stabile con l'abitazione del genitore?

Il collegamento stabile con l'abitazione del genitore viene meno quando l'uso della casa diventa saltuario. Questo si verifica, per esempio, quando:

  1. Il figlio sta svolgendo un percorso di formazione professionale all'estero con prospettiva di trasferimento definitivo e rientri sporadici;
  2. Il figlio ritorna solo nei fine settimana, configurando un rapporto di mera ospitalità.

Cosa succede nel caso in cui il coniuge prevalentemente collocatario instaura una nuova convivenza nella casa familiare?

L'assegnazione della casa familiare al genitore collocatario non viene revocata automaticamente se questo inizia una nuova convivenza "more uxorio". La revoca dell'assegnazione dipende esclusivamente dall'interesse del minore e non dalle mutate condizioni di vita del genitore.

L’affido paritario comporta la revoca dell’assegnazione della casa familiare?

L'affido paritario non comporta automaticamente la revoca dell'assegnazione della casa familiare. Il giudice valuta se la revoca dell'assegnazione realizza un maggior benessere per il minore. Ad esempio, l'assegnazione della casa alla madre può essere confermata se il minore, specialmente in età prescolare, ha stabilito in quella casa il suo habitat domestico principale.

Cosa succede quando vengono meno i presupposti per l’assegnazione?

Quando la casa familiare perde la sua funzione di habitat per i figli, segue il regime stabilito dal titolo di proprietà. In caso di comproprietà, ciascun comproprietario ha diritto di farne uso.

 



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Beatrice Mannarini

Avvocato Matrimonialista