Avvocato Beatrice Mannarini a Lecce

Beatrice Mannarini

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In che misura ogni coniuge deve partecipare ai bisogni della famiglia?

Scritto da: Beatrice Mannarini - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

 

Non esiste una norma che stabilisca una soglia di contribuzione minima o la misura in cui debbano essere suddivise tra i coniugi le varie spese necessarie per gestire la vita quotidiana di una famiglia, quali:

-      costi per i viveri;

-      utenze domestiche;

-      spese per l'auto e per la casa;

-      spese sanitarie;

-      istruzione;

-      imposte e tasse;

-      vestiario;

-      vacanze e svaghi, ecc.

Bensì, il criterio da adottare secondo la giurisprudenza maggioritaria, sono le "sostanze" di cui dispone ciascun coniuge; di conseguenza, colui che ha una maggiore forza economica perché, ad esempio, percepisce uno stipendio più alto dell’altro oppure incassa affitti di immobili, ha maggiori risparmi e via dicendo, avrà l’onere di fronte ai bisogni della famiglia in misura più consistente.

 

Cosa succede se un coniuge non adempie alla contribuzione delle spese familiari?

Può accadere che il Giudice, su ricorso di chiunque manifesti interesse, ordini che una quota dei redditi del coniuge inosservante dell’obbligo sia versata all’altro, come disciplinato dall’articolo 316 bis, II comma, del Codice civile.

 

Oltre allo stipendio ci sono altri elementi da considerare?

Come abbiamo già detto, ciascun coniuge partecipa ai bisogni della famiglia con tutti i beni a sua disposizione, pertanto, oltre allo stipendio percepito, alle rendite e ai risparmi, al fine di poterne determinare la forza economica bisogna anche tener conto degli apporti effettuati da ciascun coniuge al momento delle nozze o durante il matrimonio.

 

Cosa si intende?

Si fa riferimento a casi quali:

-      mettere a disposizione della famiglia una casa di proprietà (già da prima delle nozze) per poterci vivere e non avere la necessità di doverne acquistare un'altra;

-      effettuare spese di ristrutturazione sulla casa di proprietà dell'altro coniuge al fine di poterla abitare in maniera congiunta;

-      partecipare alle spese per l'acquisto dell'abitazione familiare da parte del coniuge in regime di separazione dei beni;

-      fare la spesa, cucinare ogni giorno e pulire la casa, anche se con l'aiuto di una domestica;

-      badare ai figli durante il pomeriggio mentre la mattina ci si dedica alla propria attività lavorativa, ecc.

 

Comunione o separazione dei beni, cosa cambia in questo caso?

Il dovere di partecipare ai bisogni della famiglia riguarda in egual misura sia le coppie sposate in regime di comunione dei beni che quelle in regime di separazione.

Occorre, però, specificare che: in caso di separazione dei beni il fatto di contribuire ai bisogni della famiglia non incide sul titolo di proprietà di beni immobili o mobili, quindi, il coniuge che si occupa della gestione casalinga non può – in alcun modo – vantare diritti sulle proprietà dell’altro.

 


Avv. Beatrice Mannarini - Avvocato Matrimonialista

Faccio questo lavoro da oltre 15 anni, preoccupandomi di assicurare ai coniugi la migliore tutela nella fase più delicata della vita familiare. Durante la mia carriera ho maturato un'importante esperienza lavorando su casi caratterizzati da elevata conflittualità e litigiosità. Ho affiancato i genitori nell'aspetto riguardante l’affido dei figli, l’assegnazione della casa familiare, la quantificazione dell’assegno di mantenimento e ogni altra problematica patrimoniale e familiare. La sede principale del mio studio è a Lecce, un'ulteriore sede è a Monopoli.




Beatrice Mannarini

Esperienza


Diritto civile

Ho seguito varie cause relative all'ampia categoria del diritto civile legate soprattutto agli aspetti patrimoniali e di responsabilità familiare.


Separazione

Una separazione, soprattutto quando coinvolge anche i figli, è un evento traumatico. Per questo è importante analizzare tutti gli aspetti oggetto di discussioni come la gestione del patrimonio, l’affidamento dei figli o l’assegno di mantenimento, trovando la soluzione più favorevole, più indolore, più breve e soprattutto migliore per te. Per il benessere dell'intero nucleo familiare è fondamentale cercare rapida risoluzione del conflitto: la ricerca di un accordo e la mediazione in caso di elevata conflittualità è sicuramente la strada privilegiata da percorrere.


Divorzio

La mia percentuale di separazioni o divorzi conclusi in breve tempo con un accordo è molto elevata, semplicemente perché sono concentrato da anni solo su questo ramo: sono in costante aggiornamento, ma soprattutto, ho esperienza sulle casistiche più disparate. Analizzo tutti gli aspetti oggetto di discussioni come la gestione del patrimonio, l’affidamento dei figli o l’assegno di mantenimento, trovando la soluzione più favorevole, più indolore, più breve e soprattutto migliore per te. Punto ad una rapida risoluzione perché il divorzio breve è la soluzione che ti permette di snellire il processo senza ricorrere al Tribunale.


Altre categorie:

Diritto di famiglia, Affidamento.


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