Carlo Antonio Esposito - Avvocato Cassazionista

Informazioni generali

Avvocato civilista patrocinante in Cassazione. Dal 1996 presta la propria attività di consulenza legale ed assistenza giudiziale esclusivamente nelle materie del diritto civile specificatamente indicate. La consulenza è svolta in studio o in modalità telematica con accurate riunioni e sessioni in videoconferenza. L'assistenza giudiziale è svolta presso tutti i Fori del territorio nazionale ed in ogni grado di giudizio. Per le materie trattate si rivolge prevalentemente a privati ed enti di gestione. La sua filosofia: c'è sempre una chiave.

Esperienza

Diritto condominiale

Consolidata esperienza nella risoluzione delle problematiche che investono il condominio riguardo l’assistenza giudiziale dei condomìni e dei singoli condòmini nelle impugnative di delibere assembleari, del contenzioso relativo all'utilizzo ed alla regolamentazione delle parti comuni, alla tutela del decoro architettonico ed il contrasto delle immissioni vietate, alla nomina e revoca giudiziali dell’amministratore. Particolare capacità di analisi dei rendiconti finanziari proposti dall’amministratore.

Diritto civile

Si occupa esclusivamente di diritto civile in materia di diritti reali immobiliari e diritto agrario, successioni e divisioni ereditarie, servitù e possesso, comunione e condominio, contrattualistica, separazioni coniugali. Propone la propria consulenza in materia di trasferimenti immobiliari con la collaborazione esterna di Consulenti Esperti in materia tecnica, fiscale e notarile. E’ profondo conoscitore della procedura civile.

Diritto immobiliare

Solida preparazione in materia di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, di tutela del possesso e del processo di reintegra, di azioni in tema di servitù nella loro fase costitutiva, di esercizio e di tutela giudiziale dei relativi diritti anche del proprietario del 'fondo servente'. Esperienza e competenze in materia di trasferimento dei diritti di proprietà anche sotto il profilo tecnico e fiscale.

Altre categorie:

Eredità e successioni, Separazione, Cassazione, Divorzio, Contratti, Diritto agrario.

Referenze

Pubblicazione legale

La materiale realizzazione dell'opera da parte di un solo comproprietario non esclude il regime di condominialita' del bene

Observa Ius

La Corte Suprema di Cassazione, II Sezione Civile, con la sentenza n. 4372 depositata il 4 marzo 2015 (Pres. Mazzacane - Est. Matera), ha chiarito che la circostanza che l'opera (nella specie, una scala per l'accesso al ballatoio ed al lastrico comune) sia stata materialmente realizzata da uno solo degli originari comproprietari, in epoca successiva alla divisione del fabbricato (trattasi di ipotesi di condominio minimo di due partecipanti), non può valere a determinare la sua sottrazione al regime della condominialità stante la sua oggettiva attitudine al godimento di tutti i condomini, atteso che tale opera (la scala in contestazione), insistendo sul ballatoio comune e servendo da accesso al lastrico solare comune, in mancanza di un titolo contrario deve essere considerata un bene comune ai sensi dell'art. 1117 c.c..

Sentenza giudiziaria

Revoca dell'assegno divorzile

Tribunale di Napoli Sentenza n. 6863 del 14.06.2010

E' revocabile l'assegno di mantenimento del coniuge se il beneficiario non prova di non essere in condizione di procurarsi redditi adeguati per comprovate ragioni oggettive.

Sentenza giudiziaria

Ottenuta sospensione pregiudiziale del giudizio per inadempimento nella coltivazione del fondo agrario

Tribunale di Grosseto - Sezione Specializzata Agraria - Ordinanza 16.11.2023

Pendente innnanzi alla Corte di Appello di Firenze il giudizio di appello per la declaratoria della cessazione dell'affitto agrario in deroga, in successivo giudizio di risoluzione del medesimo affitto per inadempimento dell'affittuario è stata ottenuta la sospensione per pregiudizialità ex art. 295 c.p.c. della causa sino al passaggio in giudicato della sentenza ossia sino all'esito dell'eventuale giudizio innanzi alla Corte Suprema di Cassazione.

Sentenza giudiziaria

Derogabilità dell'obbligo del conduttore di riconsegna dell'immobile salvo il deterioramento dovuto all'uso

Tribunale di Napoli Nord Sentenza n. 4010 del 6.10.2023

Le parti del contratto di locazione possono liberamente derogare al disposto di cui all'art. 1590 c.c. che limita il risarcimento ai danni che eccedono l'uso normale ed in tal caso il conduttore è tenuto a riconsegnare l'immobile nel medesimo stato in cui l'ha ricevuto.

Sentenza giudiziaria

Inapplicabilità alla locazione dell'ente comunale della spendig review e disapplicazione dell'atto amministrativo

Tribunale di Napoli Nord Sentenza n. 926 del 3.05.2019

Disapplicati dal giudice ordinario gli atti amministrativi dell'ente comunale di messa in atto illegittima della spending review alla locazione con riduzione del canone versato al locatore dall'ente territoriale.

Sentenza giudiziaria

Impugnazione di testamento pubblico e declaratoria di nullità con reintegra dell'asse ereditario

Tribunale di Napoli Sentenza n. 509 del 17.01.2023

Impugnato il testamento pubblico ricevuto da notaio per la sussistenza di interesse diretto dei testimoni con conseguente declaratoria di nullità delle disposizioni testamentarie e rientro nel patrimonio eriditario del de cuius dei beni anche oggetto di legato.

Sentenza giudiziaria

Sospeso lo sfratto dalla casa coniugale ottenuto dal suocero dell'assegnataria

Tribunale di Napoli Nord Decreto n. 13806 del 22.07.2023

Paralizzata la manovra di suocero e cognato (parti del procedimeno di sfratto) di sfrattare la nuora ed i nipoti dalla casa coniugale assegnata alla madre in sede di separazione con opposizione di terzo e deduzione dell'esistenza di comodato senza durata.

Sentenza giudiziaria

Condannata la società cessionaria di crediti se non prova l'autenticità della sottoscrizione del debitore

Tribunale di Napoli Nord Sentenza n. 3788 del 27.10.2022

Disconosciuta la sottoscrizione del debitore la società cessionaria del credito ha l'onere di provarne l'autenticità anche se risultano pagate alcune rate del debito.

Sentenza giudiziaria

Accoglimento del ricorso contro un colosso dell'editoria

Corte Suprema di Cassazione Sentenza n. 14421 del 25.05.2021

Nell'opposizione a decreto ingiuntivo se il debitore opponente eccepisce l'inadempimento contrattuale dell'altra parte è il creditore opposto a dover fornire la prova dell'adempimento della propria obbligazione.

Sentenza giudiziaria

Accolto il ricorso per regolamento di competenza

Corte Suprema di Cassazione Ordinanza n. 4169 del 2.03.2016

Accolto il ricorso per regolamento di competenza con annullamento del decreto di declaratoria della propria incompetenza per materia del Tribunale per i Minorenni di Napoli.

Pubblicazione legale

Ha diritto al risarcimento dei danni non patrimoniali da illecito endofamiliare il figlio naturale trascurato dal genitore

Observa Ius

La Corte Suprema di Cassazione, III Sezione Civile, con la sentenza n. 3079 depositata il 16 febbraio 2015, ha statuito che, in ipotesi di filiazione naturale giudizialmente accertata, oltre al diritto ineludibile al mantenimento decorrente sin dalla nascita per il solo fatto di essere stati generati e prescindente da qualsiasi domanda per il periodo, appunto, anteriore alla pronuncia della dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, sussiste, altresì, il diritto del figlio naturale al risarcimento dei danni non patrimoniali, ex art. 2059 c.c., per l'illecito endofamiliare derivante

Pubblicazione legale

La scrittura privata di rinuncia alla proprieta' della casa e' valida ed efficace

Observa Ius

Con la sentenza n. 23691 del 9 novembre 2009, la Corte di Cassazione ha stabilito che una siffatta dichiarazione di rinuncia integra un “negozio di natura abdicativa" in favore del comproprietario che, in virtù del principio di elasticità della proprietà, importa, ipso iure, "l’accrescimento della quota rinunciata in favore dell’ex compagno che, pertanto, data la proporzione delle rispettive quote, è divenuto proprietario dell’intero immobile".

Pubblicazione legale

La prelazione ereditaria non è trasmissibile al successore universale del coerede

Observa Ius

Il diritto alla prelazione tra coeredi previsto dall’art. 732 c.c. per la durata della comunione ereditaria integra un diritto personalissimo contemplato, in deroga al principio generale della libertà e della autonomia negoziale e della libera circolazione dei beni, al solo fine di assicurare la persistenza e l’eventuale concentrazione della titolarità dei beni ereditari in capo ai primi successori e, pertanto, non è trasmissibile né attivamente né passivamente a favore o nei confronti dei successori a titolo universale del coerede.

Pubblicazione legale