Carlotta Bernardi

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 833 del 24.10.2013. Una piccola "road map" per orientarsi di fronte ad un decreto penale di condanna.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 835 del 21.11.2013. In una congiuntura economica sfavorevole, aziende, professionisti e privati incontrano gravi difficoltà nel farsi pagare; l'articolo espone le varie fasi da affrontare per ottenere soddisfazione del credito.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 877 d.d. 08.10.2015. Il contributo prende spunto dalla pronuncia del Trib. Pordenone, sent. 22.11.2016- 30.11.2016 n. 757, che ha accolto l'opposizione da me proposta avverso un decreto ingiuntivo, sulla base della considerazione che sussiste la competenza territoriale del foro del debitore, se il credito non è liquido ed esigibile.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 961 del 04.07.2019. Si tratta di un breve vademecum alla riabilitazione penale, la quale è una procedura che, di regola, estingue le pene accessorie e gli effetti penali della condanna.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 906 del 02.02.2017. Spesso mi chiedono che differenza pratica intercorre tra l'essere separati e l'essere divorziati: o, più precisamente, una volta che si è separati, che cosa cambia divorziando. In questo mio contributo, ho voluto fare il punto sulla questione.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 973 del 13.02.2020, relativo al nuovo "bonus facciate" previsto nella legge di bilancio 2020, la legge 27.12.2019 n. 160, art. 1, commi da 219 a 224, che a tal fine stanzia fondi statali annuali fino al 2030. Il bonus consiste nel diritto alla detrazione fiscale dall'imposta lorda pari al 90%, da ripartire in dieci quote annuali costanti e di pari importo, nell'anno di sostenimento delle spese ed in quelli successivi.

Sentenza giudiziaria

Nella sentenza riportata, il Giudice ha accolto la mia opposizione ad un decreto ingiuntivo, per i seguenti motivi. Per i crediti "portabili", cioè per le obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro, liquide ed esigibili, che devono essere adempiute al domicilio del creditore, la competenza territoriale spetta al foro del creditore. Infatti, secondo l'art. 20 c.p.c., "per le cause relative a diritti di obbligazione, è anche competente il Giudice del luogo in cui [...] deve eseguirsi l'obbligazione dedotta in giudizio". E, per l'art. 1182, comma terzo, c.c., una "obbligazione avente per oggetto una somma di denaro" "deve essere adempiuta al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza". Invece, per i "crediti chiedibili", quindi per le obbligazioni pecuniarie non liquide nè esigibili, che vanno adempiute al domicilio del debitore, la competenza territoriale spetta al foro del debitore. Infatti, per l'art. 1182, comma quarto, c.c., "negli altri casi, l'obbligazione deve essere adempiuta al domicilio del debitore al tempo della scadenza". Per costante giurisprudenza di legittimità, costituisce obbligo pecuniario, liquido ed esigibile, da adempiere nel primo modo, solo il debito sorto originariamente come tale, come prestazione di una somma di denaro certa, derivando da contratto o titolo giudiziale che ne abbia stabilito misura e scadenza da principio. La ratio è che il debitore deve poter sapere con certezza, dall'inizio, se la prestazione è dovuta, i termini del pagamento e il suo ammontare. Beninteso, non devono esistere altri criteri di collegamento tra la causa e il foro prescelto dal creditore.

Sentenza giudiziaria

In primo grado, quale difensore d'ufficio, avevo tempestivamente eccepito la nullità del decreto che disponeva il giudizio, per omessa traduzione nella lingua conosciuta dall'imputato, il quale non conosceva invece l'italiano; ma l'eccezione è stata rigettata. Essa è stata invece accolta dalla Corte d'Appello, in secondo grado, con conseguente dichiarazione di nullità anche della sentenza di primo grado e restituzione degli atti al G.U.P. presso il Tribunale. Infatti si è ritenuto che, conformemente alla più recente giurisprudenza di legittimità, sussiste l'obbligo di traduzione degli atti in favore dell'imputato alloglotta, a pena di nullità ex art. 178, lett. c), c.p.p., anche nel caso in cui egli abbia eletto domicilio presso il difensore d'ufficio, avendo quest'ultimo solo l'obbligo di ricevere gli atti destinati al proprio assistito, ma non anche quello di procedere alla loro traduzione. Ciò in quanto l'elezione di domicilio presso un difensore attiene soltanto alle modalità di notificazione degli atti processuali e non comporta la rinuncia dell'indagato alloglotta alla traduzione degli atti nella propria lingua (Cass. pen., Sez. V, sent. n. 48916 del 28.09.2016). Si è altresì precisato che l'obbligo di tradurre gli atti per l'imputato alloglotta è escluso se egli ha eletto domicilio presso il difensore di fiducia, poichè grava sul difensore di fiducia, ma non anche su quello d'ufficio, l'obbligo-onere di tradurre gli atti nell'eventuale diversa lingua del cliente alloglotta o, almeno, di farne comprendere allo stesso il significato (Cass. pen., Sez. V, sent. n. 57740 del 06.11.2017).

Esperienza di lavoro

Da ottobre 2009 collaboro con "Editoriale il Quindicinale S.r.l.", la redazione di un periodico a tiratura locale che esce con cadenza bisettimanale, sul quale tengo tuttora una rubrica giuridica fissa. Questa esperienza mi è particolarmente preziosa, sia per divulgare le conoscenze giuridiche che mi derivano dalla mia ordinaria attività professionale, sia per sviluppare ed approfondire temi di interesse pubblico e di attualità; mi è sempre molto utile anche impegnarmi per dare un "taglio pratico" - e rivolto ai lettori - ai contenuti della mia professione legale.

Esperienza di lavoro

Dal 22.05.2017 il mio studio legale ha stipulato una convenzione quadro, di durata triennale e rinnovabile alla scadenza, per il tirocinio curriculare con lo IUSVE, Istituto Universitario Salesiano di Venezia. La convenzione è rivolta agli studenti dei corsi di Laurea in psicologia dell'educazione e in scienze dell'educazione, come educatore sociale o della prima infanzia, e di Laurea magistrale in psicologia clinica e di comunità ed in progettazione e gestione di interventi socioeducativi. Le attività di tirocinio si svolgono attraverso gli strumenti tipici della pratica e della professione forense, sia in studio che negli uffici giudiziari: studio e analisi di fascicoli; consultazione di codici e manuali; ricerche di legislazione, dottrina e giurisprudenza; assistenza ad appuntamenti con clienti e alla redazione di atti; accessi in cancelleria e assistenza alle udienze. Le attività di tirocinio si sono finora svolte nei seguenti ambiti: CTU psicologiche su minori in diritto di famiglia, compreso il tema della SAP (sindrome da alienazione parentale); processi penali, compreso il tema dell'imputabilità e della attendibilità dei testi minori; esecuzione penale, in particolare riabilitazione del condannato e lavori di pubblica utilità; collaborazione alla redazione di articoli. Ritengo che l'esperienza sia stata reciprocamente molto utile, sia per gli studenti che hanno svolto il tirocinio presso lo studio, sia per me, permettendomi di entrare a contatto con il mondo della psichiatria e psicologia, di spiegare ciò che facciamo a livello legale e di approfondire la conoscenza delle problematiche che incontriamo.

Esperienza di lavoro

Da maggio 2019 il mio studio legale ha stipulato una convenzione, di durata quinquennale e rinnovabile alla scadenza, per il tirocinio, la formazione e l'orientamento, con l'Università degli Studi di Padova. Ad oggi l'offerta si è rivolta agli studenti dei corsi di laurea in giurisprudenza ed ha permesso, ad esempio, di anticipare il primo semestre della pratica professionale forense, facendolo coincidere con l'ultimo semestre universitario. Le attività di tirocinio si sono svolte attraverso gli strumenti tipici della pratica e della professione forense, sia in studio che negli uffici giudiziari: studio e analisi di fascicoli; consultazione di codici e manuali; ricerche di legislazione, dottrina e giurisprudenza; assistenza ad appuntamenti con clienti; accessi in cancelleria e assistenza alle udienze; collaborazione alla redazione di pareri legali, atti ed articoli. Ritengo che l'esperienza sia stata reciprocamente molto utile, sia per me, in quanto essa mi ha consentito di spiegare ciò che facciamo e di insegnare la professione, sia per gli studenti che hanno svolto il tirocinio presso lo studio, consentendo peraltro di anticipare il primo semestre di pratica e quindi di guadagnare tempo, divenendo più competitivi nella propria carriera professionale.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 948 del 13.12.2018, relativo all'estinzione dei libretti al portatore al 31.12.2018. E' ancora interessante sapere che, anche per chi ha perso il termine, esiste un modo per recuperare le somme. Ciò in base al D.P.R. n. 116/2007, che disciplina i c.d. "fondi dormienti", gestiti dalla Consap: alla stessa andrà indirizzata l'istanza di rimborso, con le modalità previste dalla legge.

Pubblicazione legale

Un mio articolo pubblicato su "Il Quindicinale" n. 870 del 04.06.2015. Il contributo analizza la riforma sul pignoramento di veicoli, attuata con d.l. 12.09.2014 n. 132, convertito con modifiche in legge 10.11.2014.

Esperienza di lavoro

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Padova, con voto 110/110, a 24 anni, nel 2004, da luglio 2004 a dicembre 2005 ho svolto la pratica forense presso lo studio legale Barel Malvestio & Associati nella sede di San Vendemiano (TV). Questa esperienza mi ha permesso di lavorare nel settore del diritto amministrativo, specialmente nei campi dell'edilizia ed urbanistica e della tutela dei beni culturali e del paesaggio, di operare a contatto con le Amministrazioni Comunali, nonchè di apprendere l'attività giudiziale presso i Tribunali Amministrativi Regionali. Tutte queste esperienze si sono rivelate molto utili anche nella mia successiva carriera professionale, dove ho avuto occasione di mettere a frutto le conoscenze apprese.

Esperienza di lavoro

Da gennaio 2006 a marzo 2010 ho svolto dapprima la pratica forense e successivamente, una volta conseguito il titolo di avvocato, ho svolto una collaborazione professionale presso lo studio legale Caldart & Arrigo di Vittorio Veneto (TV). Questa esperienza mi ha permesso di ampliare i miei ambiti di operatività ed esperienza giuridica ai settori del diritto civile e del diritto penale e di svolgere attività giudiziaria avanti ai Tribunali ordinari ed alle Corti d'Appello, ciò che poi è divenuto il mio "lavoro quotidiano" quando ho avviato il mio studio legale.

Speaker ad evento

Nell'ambito di una tavola rotonda sul tema "aspetti tecnico pratici nell'applicazione del condono edilizio tra normativa statale e regionale", tenutasi a Rovigo in data 06.12.2004, mi è stato chiesto di esporre una relazione dal titolo "il nuovo condono ambientale", che allora era appena divenuto operativo e dunque costituiva una novità normativa e pratica. Si tratta di una esperienza che ho fatto mentre svolgevo la pratica forense presso lo studio legale Barel Malvestio & Associati, nella sede di San Vendemiano (TV), che opera prevalentemente nel settore del diritto amministrativo, e ciò mi ha consentito di approfondire le mie conoscenze nel campo dell'edilizia ed urbanistica e della tutela dei beni culturali e paesaggistici.

Speaker ad evento

La Commissione per le pari opportunità di Vittorio Veneto ha presentato "Il pensiero delle donne in politica", un progetto di diffusione delle idee delle donne e delle pari opportunità. All'interno di questo progetto, ha promosso una serie di incontri per focalizzare il punto di vista delle donne impegnate in politica. Nell'ambito del terzo incontro, intitolato "Pari opportunità e politiche di genere. Chi ha paura delle pari opportunità?", mi è stato chiesto di parlare della questione dal punto di vista legale e giuridico e pertanto mi sono concentrata sull'analisi del Codice delle pari opportunità, portato dal d.lgs. 11.04.2006 n. 198, che allora era una novità normativa ed era da poco entrato in vigore. Questa esperienza mi ha permesso di avvicinarmi all'interessante tema delle pari opportunità tra i generi e della non discriminazione, rilevante anche nell'ambito del mondo del lavoro, che poi ho approfondito anche in seguito nella mia professione.