L’amministratore
di sostegno è la persona che aiuta chi si trova in condizioni – anche solo
temporanee – di infermità fisica o psichica. Il soggetto assistito mantiene la
propria autonomia seppur necessiti di aiuto per cose ben determinate.
Pensiamo ad un anziano che non
riesce più a gestire le quotidiane faccende burocratiche (come pagare le
bollette e gestire la sua pensione) o a soggetti alcolisti che non riescono ad
amministrare le loro attività o, ancora, un malato terminale, che vuole affidare
a una persona di fiducia le scelte sulle sue cure mediche.
Chi può sostituire questi soggetti nelle attività che non riescono più a
compiere?
L’amministratore di sostegno.
L’amministrazione di sostegno è un istituto che lascia all’anziano o al
soggetto comunque bisognoso di qualche aiuto comunque una certa autonomia.
Con l’amministrazione di sostegno, ci si pone il fine di intaccare il meno possibile la possibilità
di agire definendo, caso per caso, l’aiuto di cui si ha bisogno La differenza
rispetto a interdizione e inabilitazione è evidente, in cui la possibilità di
decidere della persona assistita è davvero molto limitata.
Spesso si ricorre all’amministrazione di sostegno anche quando il soggetto a
molti parenti che possono occuparsi di accudirlo a livello fisico ma non
riescono a stare dietro alle faccende burocratiche (soprattutto in caso di
patrimoni ingenti).
Chi può chiedere l’amministratore di sostegno?
Oltre alla persona stessa che ha bisogno di assistenza, possono richiedere
l’assistenza di un amministratore di sostegno il coniuge o il convivente, i
parenti entro il quarto grado (genitori, figli, nipoti, fratelli, zii, cugini)
gli affini entro il secondo grado (suoceri e cognati).
La procedura
I tempi sono molto stretti: per legge, la pratica dovrebbe concludersi
entro due mesi dalla presentazione della domanda, anche se non sempre è così e
spesso i tribunali vanno un po’ a ruota libera. Ecco, comunque, le tappe da
seguire:
Chi può fare l’amministratore di sostegno?
A scegliere l’amministratore di sostegno è, innanzitutto, la persona stessa
che ne ha bisogno. Ma se non si trova nelle condizioni di farlo e non lo ha
fatto in precedenza, viene scelto - preferibilmente - tra i suoi familiari,
secondo un certo ordine: il coniuge, la persona con cui convive stabilmente e i
parenti entro il quarto grado. In alternativa il giudice può scegliere
un’altra persona che considera idonea in appositi elenchi tenuti presso il
Tribunale.
L'Avv. Chiara Medinelli si occupa di diritto civile e diritto del lavoro. Negli anni si è occupata molto di tutela del consumatore, diritto del lavoratore. Ritiene che alla base di ogni vertenza in particolare nel settore del diritto del consumatore si debba mediare interessi diversi, agevolando le conciliazioni. Si possono trovare soluzioni in tempi rapidi e con inferiori costi con le procedure di conciliazione di cui si occupa da anni. Il fatto di frequentare spesso determinati ambienti aiuta senz'altro l'avvocato anche nella buona riuscita della conciliazione essendo ormai abituata a interfacciarsi con gli avvocati dei gestori.
Una delle casistiche maggiori del diritto del lavoro è sicuramente legata ai licenziamenti. L'impugnazione del licenziamento deve avvenire entro 60 giorni in forma stragiudiziale (mediante lettera) e entro i successivi 180 giorni è possibile procedere con impugnazione del licenziamento in sede giudiziale.
In questi anni ho seguito diverse cause di mobbing per conto di lavoratori vessati sul luogo di lavoro, in particolare vittime di maltrattamenti psicologici. Si tratta di un tema molto delicato che va affrontato punto per punto. Spesso nell'istituto cd. "mobbing" si nascondono in realtà demansionamento e dequalificazione del lavoratore. Per questo è sempre necessario rivolgersi a un consulente del lavoro che possa valutare al meglio la situazione dal punto divista delle mansioni oltre che ad un medico legale che possa comprendere l'entità del danno biologico.
Nel periodo di pratica e negli anni successivi ho lavorato importante Law Firm specializzata in diritto del lavoro ove ho imparato a muovermi in questo settore. Negli anni ho accresciuto le mie conoscenze e capacità nel settore specifico, acquisendo molti clienti che seguo nelle vertenze di diritto di lavoro.
Diritto civile, Diritto di famiglia.
Chiara Medinelli
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