Pubblicazione legale:
La politica comune dell’Unione Europea prevede organismi e regole a tutela dei consociati, cioè i Paesi che ne fanno parte. Ogni Stato membro (ed anche la Commissione europea, altro organismo rilevante della Comunità) può denunciare alla Corte di giustizia Europea l’inadempimento di queste norme da parte di altri Stati. Qualora la Corte di giustizia accerti l’inadempimento, lo Stato membro interessato deve conformarsi alla sentenza. La Commissione europea presentò un ricorso contro l’Ungheria, ottenendone la condanna in data 17.12.2020 per violazione di norme dell’Unione in materia di immigrazione, nello specifico riguardanti la protezione internazionale ed il rimpatrio di cittadini di Paesi terzi (cioè esterni all’Unione Europea) il cui soggiorno è irregolare. L’inadempimento ungherese riguardava la scarsa applicazione delle regole di protezione internazionale (a tutela degli immigrati più sfortunati), il trattenimento irregolare dei richiedenti protezione in zone di transito, la violazione del loro diritto di rimanere nel territorio ungherese in attesa di una decisione definitiva durante i processi di espulsione, l’allontanamento degli stranieri di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
Fonte: La Voce del Popolo