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Ma la Procura ritiene sia stato un errore quel proscioglimento, vista la «abitualità dei comportamenti persecutori, confermata dalla pluralità di condotte specificamente contestate» e sostenendo che «il giudice non ha adeguatamente considerato la valenza delle singole condotte nel contesto, anche alla luce del profilo di elevata pericolosità» di Tagliati. L’uomo, infatti, difeso dall’avvocato Cosimo Rina, ha già scontato due condanne per atti persecutori, minacce, violazione di domicilio, violenza privata.
Fonte: Corriere di Bologna - leggi l'articolo