Le problematiche relative alla privacy online degli utenti si arricchiscono ogni giorno di nuovi scenari. Se i “cookie” (tecnici, analitici e di profilazione) sono oramai conosciuti anche ai meno esperti in informatica ed a tutti coloro che utilizzano il computer solo per attività extra-lavorative, lo stesso non si può dire per il “fingerprinting” o meglio il “browser fingerprinting” termine che indica un metodo di tracciamento dell’attività online sconosciuto a molti.
Tutti sappiamo che i cookie sono delle informazioni immesse sul browser e memorizzate sul dispositivo quando visitiamo un sito web, utilizziamo un social network con il pc, lo smartphone o il tablet. Ogni volta che visitiamo un sito web, il browser scaricherà i cookie utili in quanto possono rendere più veloce e rapida la navigazione e fruizione del web, ma pochi sanno che anche i browser hanno una loro impronta digitale che consente di riconoscere un utente web con un’efficacia superiore all’80%.
Vediamo cos’è e come funziona il browser fingerprinting e alcuni consigli per limitarlo.
Fonte: Agenda Digitale - leggi l'articolo
Svolgo la professione dal 2005 con abilitazione presso la Corte di Appello di Genova. Sono titolare dello Studio dal 2010. Negli ultimi anni ho iniziato a dedicarmi con passione e interesse alle nuove tecnologie, diritto e intelligenza artificiale, privacy-protezione dei dati - GDPR, fornendo la mia assistenza alle imprese in Liguria ed in Lombardia. Ho conseguito due Master nel Diritto dell'Informatica e frequentato numerosi convegni anche come relatrice e ho frequentato due corsi di specializzazione in DPO (Responsabile della Protezione Dati). P.s. Si precisa che le consulenze (anche via e-mail e telefoniche) sono a pagamento.
Ho collaborato per diversi anni con Studi Legali specializzati in questo settore. Successivamente alle collaborazioni ho iniziato da diversi anni a svolgere in proprio attività di consulenza ed assistenza relativa alle pratiche di risarcimento dei danni dovuti a sinistri stradali, in tutte le sue fasi siano esse stragiudiziali che giudiziali.
Ho conseguito due Master in questo settore, partecipando altresì a numerosi convegni anche come relatrice. Sono stata per 3 anni membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell'ANGIF. Sono membro dell'Associazione Privacy Academy, collaboro con le riviste "Agenda Digitale", "AI4Business", "Cyber Security360" e "Risk Management360 (tutte del gruppo editoriale Digital Network 360) per le quali, ad oggi, ho scritto n. 12 articoli. Attualmente sto approfondendo il settore della Digital Health e degli aspetti giuridici dell'Intelligenza Artificiale, partecipando a numerosi convegni.
Svolgo con molta passione l'attività di assistenza e consulenza per numerose aziende occupandomi del loro adeguamento al Regolamento UE 679/2016 (GDPR). Collaboro anche con colleghi che si avvalgono della mia competenza per le attività di adeguamento per le aziende e studi professionali. Ho frequentato due corsi di specializzazione anche di livello avanzato, per DPO. Sono membro dell'Associazione Privacy Academy, collaboro con le riviste "Agenda Digitale", "RiskManagement" e "Cyber Security360" (tutte del gruppo editoriale DigitalNetwork 360) per le quali, ad oggi, ho scritto n. 12 articoli in materia di Privacy e GDPR.
Diritto civile, Separazione, Divorzio, Multe e contravvenzioni, Diritto di famiglia, Diritto commerciale e societario, Fallimento e proc. concorsuali, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Mediazione, Negoziazione assistita, Risarcimento danni.
Daniela Di Leo
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