Quando un soggetto si trova di fronte a una o più sentenze penali definitive di condanna, qualora sia possibile, mi attivo utilizzando i rimedi “alternativi” alla detenzione. Infatti proprio recentemente ho richiesto per un mio assistito la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali nella fattispecie prevista dall’art.47 comma 3 bis O.P. dovendo, l’interessato, espiare una pena non superiore a quattro anni di detenzione. Per ottenere l’accoglimento di tale misura alternativa è necessario che il soggetto, nell’anno precedente alla presentazione della richiesta trascorso in libertà, abbia serbato un comportamento tale da consentire un giudizio prognostico favorevole circa la sua rieducazione. È altresì importante che il richiedente svolga attività lavorativa e che dimostri una reale volontà di cambiamento mediante idonea documentazione di tale “nuovo percorso” intrapreso. L’istanza si presenta al competente Tribunale di Sorveglianza che, sentiti i servizi sociali in merito, disporrà o meno la misura in favore del soggetto fissando apposita udienza camerale. All’esito dell’accoglimento positivo dell’istanza dell’affidamento in prova ai servizi sociali, l’interessato sarà monitorato costantemente da questi ultimi e dovrà attenersi alle disposizioni che gli vengono comunicate. Questo strumento offre all’interessato la possibilità di ricominciare un percorso nuovo, positivo e lontano da condotte errate, senza dover privarsi della libertà personale e quindi la propria rieducazione può ripartire proprio dalle attività lavorative, sociali e familiari che svolgerà. Avv. Daniele Cinti
L'Avv. Daniele Cinti opera nel settore civile seguendo prevalentemente materie inerenti contratti e obbligazioni, separazioni e divorzi, con specializzazione pluriennale nelle amministrazioni di sostegno. Si occupa della tutela della famiglia e dei figli. Svolge assistenza e difesa nei processi penali, dalla fase delle indagini preliminari, incluso l’eventuale svolgimento di indagini difensive e consulenze tecniche in collaborazione con esperti del settore, fino alla definizione del processo avanti alle competenti Autorità Giudiziarie. Abilitato al patrocinio a spese dello Stato nelle materie di diritto civile e diritto penale.
Svolgo dal 2004 l'attività di difensore d'ufficio e da allora ho sempre patrocinato molti casi di fiducia e d'ufficio dinanzi tutte le Magistrature Penali, compresa la fase di esecuzione della pena e delle misure alternative. Mi occupo sia della difesa dei privati cittadini che delle società in relazione alle ipotesi di responsabilità amministrativa da reato ex D.Lgs. 231/01 sempre più frequenti dopo l'entrata in vigore della normativa. Sono abilitato al patrocinio a spese dello Stato per coloro che possono usufruirne.
Ho patrocinato numerosi casi difendendo sia le vittime che gli imputati e ciò mi ha fatto acquisire una buona esperienza sul campo. La delicatezza della materia esige la massima scrupolosità nella difesa ed un approccio empatico con le vittime di reati di violenza e stalking, purtroppo sempre più frequenti.
Mi occupo della difesa di persone vittima di molestie e stalking da anni, utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge: dalla richiesta di ammonimento al Questore alla querela, fino alla difesa in sede processuale mediante costituzione di parte civile.
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Daniele Cinti
Corso G. Matteotti N.31
Jesi (AN)
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