Avvocato Daniele Di Giovanni a Roma

Daniele Di Giovanni

Avvocato

Informazioni generali

Mi chiamo Daniele Di Giovanni, sono un avvocato con studio a Roma, nel quartiere Centocelle. Mi occupo di diritto del lavoro, diritto immobiliare e sfratti, recupero crediti e diritto di famiglia, offrendo un supporto completo a lavoratori, famiglie e imprese. Il mio approccio si basa sulla mediazione e sulla ricerca di soluzioni pratiche, con l’obiettivo di risolvere le controversie in modo rapido e conveniente. Credo fermamente nell'importanza di trovare accordi personalizzati, che rispondano alle esigenze specifiche di ogni cliente.

Esperienza


Sfratto

Sono particolarmente abile sia nella gestione del contenzioso, riuscendo a fornire la migliore assistenza a locatori o conduttori, sia nelle trattative finalizzate ad accordi che rendano più veloce e meno costosa la procedura di sfratto.


Diritto di famiglia

Ho assistito molte coppie per favorire delle separazioni e divorzi consensuali, riuscendo ad arrivare spesso ad una soluzione condivisa anche in casi molto litigiosi, riuscendo spesso a trovare degli accordi anche in corso di causa.


Diritto del lavoro

Ho una forte e strutturata esperienza nell'ambito del diritto del lavoro, assistendo sia lavoratori che imprese in vertenze lavoro, per favorire un approccio che eviti il contenzioso e si svolga in maniera prevalentemente conciliativa.


Altre categorie

Diritto condominiale, Diritto civile, Eredità e successioni, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Mediazione, Negoziazione assistita.



Credenziali

Pubblicazione legale

Termine di grazia: come rinviare lo sfratto

Pubblicato su IUSTLAB

L’inquilino che non paga il canone nel tempo utile è soggetto allo sfratto. A questo principio granitico delle locazioni la legge ha posto una serie di aiuti e agevolazioni volte a bilanciare l’esigenza dei proprietari, di vedersi corrispondere il canone di locazione, a quella degli inquilini che, per diverse ragioni, possono trovarsi in momenti di oggettiva difficoltà e, non per questo, devono essere costretti al rilascio immediato dell’immobile. L’istituto si chiama “termine di grazia” ed è disciplinato dall’art. 55 della Legge 392/1978. Sebbene l'Art. 55 sia contenuto nella Legge n. 392/1978 (nota come Legge sull'Equo Canone), si precisa che la sua disciplina è stata mantenuta in vigore anche a seguito della Riforma del 1998 (Legge n. 431/1998). Pertanto, il Termine di Grazia si applica a tutti i contratti di locazione ad uso abitativo in corso, siano essi a canone libero (4+4), a canone concordato (3+2), o i residuali contratti disciplinati integralmente dalla L. 392/78. Quando un inquilino di un immobile ad uso abitativo subisce uno sfratto per morosità, legato cioè al mancato pagamento di uno o più canoni o degli oneri accessori (come, ad esempio, le spese condominiali) il cui importo superi due mensilità di canone, viene chiamato dinanzi al giudice per convalidare lo sfratto e accertare il diritto del proprietario al rilascio dell'immobile. Proprio di fronte al giudice, alla prima udienza, l’inquilino che ammette la morosità e non oppone ragioni legali per il mancato pagamento, può richiedere un “termine di grazia”, cioè un termine di 90 giorni (o fino a sei mesi in casi di documentata grave difficoltà economica, come perdita del lavoro o malattia grave) per ripagare il debito. Attenzione: questo beneficio è limitato e non può essere concesso per più di quattro volte nel corso del quadriennio. In quel caso il contratto di locazione resta sospeso nella sua risoluzione fino al pagamento del debito accumulato. Il debito per la sanatoria deve comprendere tutti i canoni scaduti, gli oneri accessori, gli interessi legali e le spese processuali. Se l'inquilino paga l'intero importo entro la scadenza, il procedimento di sfratto si estingue e il contratto prosegue regolarmente. È in questa fase che è cruciale che l’inquilino si attivi alla ricerca dei fondi per la morosità incolpevole, ovvero gli stanziamenti economici di Comuni e Regioni a sostegno di quelle famiglie che si siano trovate nella condizione di non poter pagare il canone mensile.

Titolo professionale

Corso di formazione in smartworking e disciplina su sicurezza, privacy, controllo

Foro Europeo - 1/2024

Durante questo corso mi sono concentrato sugli aspetti giuslavoristici dello smart working. In particolare si è posto l'accento sugli obblighi per le aziende, sui profili di rischio e sulle tutele spettanti per i lavoratori? La normativa di riferimento considerata è stata la seguente: Art. 4 legge 20 maggio 1970, n. 300; art.18 e 23 della legge 22 maggio 2017, n.81; Regolamento (Ue) 2016/679

Titolo professionale

Corso qualificante in Responsabilità Penale dell'Ente ex dlgs 231/2001

Consiglio Nazionale Forense - 11/2024

Il corso, tenuto da professionisti e docenti universitari qualificati nello specifico settore della Responsabilità penale degli Enti, fornisce gli strumenti necessari per poter fornire un’assistenza qualificata per operare nell’ambito professionale previsto dal Dlgs 231/2001. Grazie a questa esperienza formativa, ho ricevuto una formazione professionale relativa ai seguenti ambiti: mappatura dei rischi; individuazione dei presìdi; predisposizione di un Modello Organizzativo Preventivo; formazione ex Dlgs 231/2001, organismo di vigilanza e sui profili processuali della difesa dell’ente.

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Lo studio

Daniele Di Giovanni
Viale Delle Gardenie 154
Roma (RM)

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