Caso legale:
Il Tribunale di Termini Imerese, Sez. Pen., in composizione monocratica, ha assolto l'imputato, assistito unitamente al collega Avv. Rosario La Nave, dal reato di guida in stato di ebbrezza aggravato dall'avere cagionato un sinistro stradale, essendo risultato un falso positivo dovuto dalla patologia del diabete di cui è ed era affetto.
Più precisamente, è stato dimostrato che il lasso di tempo trascorso dal momento in cui la P.S. giungeva nel luogo del sinistro, chiamata dalla ANAS, alle ore 18.30 e l’orario di accertamento del tasso alcolemico registrato dalla volante dei carabinieri chiamata dalla pattuglia della stradale ovvero le ore 21.35.
L'imputato è rimasto presso il Commissariato di P.S. senza assumere farmaci, né cibo per tutto l’arco temporale prima di essere sottoposto agli accertamenti tecnici.
Peraltro, lo stesso teste di P.G. ha confermato che l’imputato aveva riferito di essere un individuo diabetico, tanto che lo stesso precisava che gli aveva chiesto se avesse bisogno dell’assistenza di una ambulanza.
Tale lunga attesa prima di sottoporsi agli accertamenti tecnici, ha contribuito, come chiarito dal CTP Prof. Dott. Di Gesù ad aumentare il fenomeno della chietoacidosi, tipico nei soggetti affetti dalla patologia del diabete, tale da essere idoneo sfalsa il risultato dell’alcoltest effettuato mediante etilometro.
E' stato dimostrato dalla difesa come il dato rilevato dall’etilometro fosse del tutto falsato e inattendibile in quanto l'acetone dall'alcool etilico, mentre molto dubbia è la possibilità di distinguere il gruppo ossidrile dell'acido butirrico da quello dell'etanolo, e poiché nell'espirato di un soggetto diabetico sono presenti altri analisi gassosi, quali acetone e acidi gamma e beta idrossi butirrici; la misurazione sovrapposta di alcool etilici e acidi butirrici potrebbe fornire un falso positivo al test.
Fonte: Giornale di Sicilia