Avvocato Davide Pozzi a Milano

Davide Pozzi

Avvocato Penalista


Informazioni generali

L’avv. Davide Pozzi è il founder e titolare del suo studio in Milano. Da sempre attratto dalle materie penalistiche, praticante abilitato dal 1997, consegue l’abilitazione ad esercitare la professione avvocato nel 2000. Iscritto alla lista dei difensori d’ufficio, è abilitato alla difesa dinanzi al Tribunale per i Minorenni ed ha conseguito grande esperienza nella difesa tecnica penalistica con particolare riferimento ai reati di contraffazione ed a tutela della fede pubblica. Dal 2006 è Giudice Onorario a Bergamo. L’avvocato Davide Pozzi è un professionista dinamico, attento alle novità legislative e sempre aggiornato.

Esperienza


Diritto penale

Lo studio dell’avv. Davide Pozzi è specializzato nell’assistenza al cliente in ambito penalistico in ogni fase del procedimento e garantisce la difesa tecnica con particolare riferimento areati di contraffazione ed a tutela della fede pubblica, reati contro la persona ed omicidi, reati societari e tutte le fattispecie “satellite”, reati contro la pubblica amministrazione, reati contro l’amministrazione della giustizia. Lo studio, inoltre, è specializzato nell’assistenza alle società in materia di qualunque sanzione di natura amministrativa ed offre un “pacchetto” di consulenza altamente qualificato e collaudato.


Violenza

Grande esperienza pluriennale, anche da Giudice Onorario.


Stalking e molestie

Ho assistito numerosi imputati per tali reati ottenendo risultati molto positivi.


Altre categorie:

Reati contro il patrimonio, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Guida in stato di ebbrezza - assoluzione

Sentenza Tribunale Penale di Milano

Si segnala un interessantissimo caso di guida in stato di ebbrezza. Nella vicenda in esame veniva contestato all’imputato un tasso alcolemico molto elevato pari a 3,28 e 3,31 grammi di alcool per litro di sangue (nelle due prove effettuate con l’alcoltest), tenuto conto che il limite di legge (per integrare il reato) è di 0,8 gr./l. Si verteva, quindi, in un’ipotesi pari a oltre quattro volte il limite di legge. Nello specifico, l’imputato (un ragazzo poco più che ventenne) veniva fermato alla guida della propria autovettura per un controllo di routine da una pattuglia dei Carabinieri e veniva sottoposto a due prove con l’alcoltest (come previsto dalla legge) che davano gli esiti sopra indicati. Nel corso del processo è stato determinante l’apporto del consulente della difesa (perito molto esperto in materia, ex componente dei RIS di Parma) che è riuscito a dimostrare che un soggetto con un tasso alcolico di quella portata non avrebbe mai potuto guidare un veicolo vertendo in un’ipotesi di “coma etilico”. Le Forze dell’Ordine, poi, avevano esclusivamente riscontrato un “alito vinoso” senza gli ulteriori sintomi classici di una grave intossicazione da alcool quali l’eloquio sconnesso, l’andatura barcollante e lo sguardo assente. La firma apposta dall’imputato sul verbale di contestazione, infine, era del tutto normale mentre in casi di grave stato di ebbrezza/ubriachezza il soggetto non è assolutamente in grado di porre una sottoscrizione uguale a quella di solito in uso. In virtù di detti elementi, avendo posto notevoli dubbi sul corretto funzionamento dell’etilometro, l’imputato è stato assolto dal Giudice.

Lo studio

Davide Pozzi
Via Della Guastalla 1
Milano (MI)

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