Pubblicazione legale:
Per i pazienti malati di Alzheimer ricoverati in Strutture Pubbliche o Convenzionate (R.S.A.) le rette di degenza sono a carico dello Stato, in quanto tale patologia richiede cure e un'assistenza continuativa.
E' il principio emerso in diverse pronunce della Corte di Cassazione Civile.
Non esiste una legge che esonera automaticamente queste persone dal pagamento della retta, ma occorre intentare una causa per il riconoscimento del diritto da parte del Tribunale, dimostrando il quadro clinico.
Inoltre chi ha già pagato potrebbe avere il diritto di agire per richiedere la restituzione delle somme versate.
"L'attività prestata in favore di soggetto
gravemente affetto da morbo di Alzheimer ricoverato in istituto di cura è
qualificabile come attività sanitaria, quindi di competenza del Servizio Sanitario
Nazionale, ai sensi della L. n. 730 del 1983, art. 30, non essendo possibile
determinare le quote di natura sanitaria e detrarle da quelle di natura
assistenziale, stante la loro stretta correlazione, con netta prevalenza delle prime
sulle seconde, in quanto comunque dirette, anche ex D.P.C.M. 8 agosto 1985,
art. 1, alla tutela della salute del cittadino; ne consegue la non recuperabilità,
mediante azione di rivalsa a carico dei parenti del paziente, delle prestazioni di
natura assistenziale erogate dal Comune". Cassazione Civile n. 33394/2024.