Erika Zanetti

Informazioni generali

Sono Erika Zanetti, ed esercito da 15 anni l'attività di avvocato penalista. Offro consulenza ed assistenza difensiva, giudiziale e stragiudiziale, in tutte le branche del diritto penale, sia a clienti privati che imprese. La mia esperienza si è sviluppata su tutto il territorio nazionale, con prevalenza dell'attività a Modena, Reggio Emilia e Bologna. Seguo ogni caso personalmente e ritengo che sia fondamentale l'ascolto del cliente e della sua problematica, al fine di costruire un solido rapporto di fiducia necessario per assisterlo in modo proficuo.

Esperienza

Diritto penale

Ho coltivato la passione per il diritto penale sin dagli studi universitari, continuando poi il mio percorso formativo con la pratica forense ed occupandomi a tutt'oggi esclusivamente di processi penali. Esercito l'attività dall'anno 2009 in modo continuativo ed ho avuto esperienza diretta in tutte le branche (reati contro la persona, contro il patrimonio, reati stradali, tributari e fiscali, "cyberbrime" e "cyberbullismo", reati contro l'ambiente, reati fallimentari e societari, diritto penitenziario, ecc.), mantenendo un costante aggiornamento sulle materie e le relative evoluzioni giurisprudenziali

Violenza

Ho maturato esperienza nell'ambito dei reati contro la persona e di violenza "di genere", ed ho avuto modo di gestire la difesa sia dell'imputato che della vittima - persona offesa. Ritengo sia molto importante l'ascolto della persona in modo sensibile e rassicurante, che permette al professionista di comprendere le delicate dinamiche familiari sia dal punto di vista legale che pratico

Stalking e molestie

Ho seguito numerosi processi per stalking, sia come difensore dell'imputato che della parte offesa, offrendo l'assistenza necessaria sin dal momento iniziale della presentazione della denuncia - querela che durante tutta la fase successiva della costituzione di parte civile e del processo. Sono iscritta all'elenco degli avvocati disponibili al patrocinio a spese dello Stato che garantisce l'assistenza legale necessaria, a prescindere dai limiti di reddito, alle vittime dei reati del "Codice Rosso" (ad esempio, stalking, maltrattamenti familiari, violenza sessuale, ecc.).

Altre categorie

Reati contro il patrimonio, Diritto penitenziario, Incidenti stradali, Diritto dell'informatica, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Diritto ambientale, Domiciliazioni.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Assolto "perchè il fatto non sussiste" dal reato di omesso versamento IVA

Sentenza n. 1700/21 Tribunale di Modena

Il Tribunale di Modena ha assolto l'imputato dal reato di omesso versamento IVA (art. 10 ter D.Lvo 74/2000) "perchè il fatto non sussiste", ribandendo il principio giurisprudenziale secondo cui ai fini della integrazione del reato in esame l'entità della somma da versare, costituente il debito IVA, è quella risultante dalla dichiarazione del contribuente e non quella effettiva. desumibile dalle annotazioni contabili e l'imposta dovuta, di regola, è quella indicata nel rigo VL38 di tale dichiarazione. Nella fattispecie considerata, il debito accertato era stato ricostruito attraverso un controllo automatizzato dell'Agenzia delle Entrate, elemento esterno alla dichiarazione dei redditi, e poichè la dichiarazione non indicava nessuna imposta IVA dovuta, il reato così come contestato e qualificato ex art. 10 ter d.Lvo 74/2000 non poteva dirsi configurato.

Titolo professionale

Corso pratico sulla redazione del modello ex D.LGS. 231/2001

Altalex formazione - 1/2023

Attestato di partecipazione ad un corso pratico sulla redazione del modello di organizzazione e gestione del rischi ex D.Lgs 231/2001 tenuto a Milano il 22/29 Novembre 2019, organizzato da Altalex formazione e accreditato dal CNF

Caso legale seguito

Difesa di due azionisti nel processo contro i vertici di MPS

Corte d'Appello di Milano

Difesa di due azioniste, costituite parti civili, nel processo radicatosi a Milano contro i vertici di Banca Monte Paschi di Siena in cui si contestava una serie di irregolarità realizzate dalla banca senese in alcune operazioni finanziarie tra il 2008 e il 2012, effettuate - secondo l'Accusa - per coprire le perdite provocate dall’acquisto di Antonveneta. La contestazione riguardava varie ipotesi di reato fra cui falsi in bilancio, falsi in prospetto, manipolazione del mercato (aggiotaggio), ostacolo all'esercizio delle funzioni dell'autorità di vigilanza.