Caso legale:
Una mia Assistita a giugno u.s. ha ricevuta la notifica di un Atto di pignoramento presso terzi per un importo di gran lunga superiore alla somma effettivamente dovuta al creditore. La mia Assistita aveva concordato un pagamento rateale con il creditore rispettando l'accordo. Per un ritardo relativo alla somma residuale di € 400,00 ha ricevuto un pignoramento di quasi € 3.000,00. Si è ritrovata con 1/5 dello stipendio pignorato, subendo l'imbarazzo del proprio datore di lavoro, il blocco della somma sul suo c.c. bancario e su quello postale. L'avvocato difensore della controparte evidentemente non era stato messo a conoscenza degli importi ricevuti causando serio danno alla mia assistita. Solo in questi giorni ho chiarito la posizione della mia assistita al Giudice dell'Esecuzione ed, attendiamo il provvedimento per la restituzione delle somme accantonate per non essere dovute e la liberatoria dei c.c. Evidenzio il caso per rappresentare quanto sia necessario che il cliente riferisca tutto al proprio avvocato onde consentire una giusta difesa. Le ragioni del creditore vanno certamente difese ma per le somme effettivamente dovuta ed evitando di creare danno economico e danno morale a chi si è trovata a contrarre una posizione debitoria. PRUDENZA PER TUTTI !
Fonte: Esperienza personale