Avvocato Francesca Moretti a Tortoreto

Francesca Moretti

Avvocato - Abruzzo, Lombardia


Informazioni generali

Sono l'Avvocato Francesca Moretti, esperto di diritto d’impresa (antitrust, marchi, brevetti e pubblicità), diritto penale e diritto tributario. Opero sia a livello nazionale che internazionale. Prediligo lavorare con le piccole e medie imprese, specialmente nel settore secondario. Offro un rapporto personale e diretto con i miei clienti, dimostrando sempre il mio impegno nel seguire ogni caso da vicino. Mi piace trovare soluzioni pratiche ai problemi, senza perdermi in discorsi incomprensibili. La mia concretezza ed il mio impegno hanno reso molti imprenditori pienamente soddisfatti del mio operato.

Esperienza


Diritto penale

Esperto in diritto penale, offro difesa strategica in casi di reati, garantendo diritti fondamentali e giusta rappresentanza legale. La mia esperienza include successi in casi di frode, violenza e crimini minori. Mi dedico a una clientela variegata, da individui a imprese. La passione per la giustizia e il desiderio di proteggere i diritti degli imputati hanno guidato la mia scelta in questo campo.


Diritto civile

Avvocato esperto in diritto civile con successi comprovati nella gestione di cause contrattuali, responsabilità civile e diritti di famiglia. Mi dedico a clienti individuali e aziende, offrendo consulenza legale mirata e rappresentazione efficace. La mia passione per la giustizia sociale mi ha spinto a focalizzarmi su questo settore, dove le competenze legali incontrano la necessità di tutelare i diritti fondamentali delle persone.


Diritto amministrativo

Esperto in diritto amministrativo, offro consulenza e rappresentanza legale in controversie con enti pubblici. La mia pratica include ricorsi contro provvedimenti amministrativi e consulenza su appalti pubblici. Lavoro con privati, imprese e enti non profit. La scelta di questa specializzazione è guidata dalla volontà di garantire una giustizia equa nei rapporti con l'amministrazione pubblica e di contribuire a una gestione trasparente ed etica delle risorse pubbliche.


Altre categorie:

Diritti umani, Diritto di famiglia, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Diritto commerciale e societario, Diritto bancario e finanziario, Antiriciclaggio, Diritto assicurativo, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto tributario, Sovraindebitamento, Diritto del lavoro, Diritto internazionale ed europeo, Diritto immobiliare, Diritto dei trasporti terrestri, Diritto marittimo, Diritto aeronautico, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Tutela degli animali, Diritto agrario, Diritto del turismo, Privacy e GDPR.


Referenze

Pubblicazione legale

Il confine tra colpa cosciente e dolo eventuale alla luce del caso Vannini

SalvisJuribus, ISSN 2464-9775

Il caso Vannini ha riacceso il dibattito sulla sottile linea di demarcazione tra dolo eventuale e colpa cosciente nel contesto giuridico italiano. La sentenza Thyssenkrupp ha introdotto la teoria del bilanciamento, considerando diversi indicatori per valutare l'atteggiamento psicologico dell'agente. La recente decisione della Corte d'Assise d'Appello, nel processo Vannini bis, ha riqualificato l'omicidio come dolo eventuale, evidenziando la complessità nella distinzione tra le due figure e ribadendo l'importanza di valutare attentamente gli elementi psicologici dell'agente.

Pubblicazione legale

Plurimi contagi da HIV e difficile configurabilità del reato di epidemia dolosa

SalvisJuribus, ISSN 2464-9775

Il caso di Talluto Valentino, noto come "l'untore di Roma," riguarda un uomo condannato a 24 anni di reclusione per aver volontariamente trasmesso il virus dell'HIV a almeno 57 vittime. Nonostante l'articolo 438 del codice penale preveda l'ergastolo per chi cagiona un'epidemia, la Corte di Cassazione ha respinto l'accusa di epidemia dolosa, sostenendo che mancavano gli elementi costitutivi, stabilendo invece la colpevolezza per lesioni gravissime, poiché l'infezione non aveva causato un'epidemia diffusa incontrollabile nel tempo.

Pubblicazione legale

Legge e scarcerazione ai tempi del COVID-19

SalvisJuribus, ISSN 2464-9775

Il testo affronta il tema delle scarcerazioni di detenuti, in particolare boss mafiosi come Filippone, Bonura e Zagaria, durante l'emergenza COVID-19 in Italia. Si sottolinea che tali rilasci non sono dovuti al Decreto Cura Italia, come suggerito dalla Lega, ma alle leggi ordinarie che escludono i condannati per mafia da benefici penitenziari. Il focus è sui detenuti gravemente malati, citando l'articolo 32 della Costituzione, e su come la loro situazione abbia portato a rilasci anticipati, basati su normative ordinarie, per proteggere la salute e rispettare i diritti costituzionali. Si evidenzia un dibattito politico, ma si chiarisce che la responsabilità è dei magistrati, non del governo. La circolare del Dipartimento penitenziario sul monitoraggio dei detenuti anziani crea confusione, ma il Dipartimento sottolinea che non implica automaticamente scarcerazioni. Infine, si discute la compatibilità della detenzione con la salute dei detenuti, citando la Corte europea dei diritti dell'uomo, sostenendo che uno stato di salute precario rende la detenzione incompatibile e può costituire trattamento disumano e degradante.

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Lo studio

Francesca Moretti
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Toscolano-Maderno (BS)

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