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Avvocato Francesca Paruzzo a Torino

Francesca Paruzzo

Avvocato civilista

Informazioni generali

Sono Francesca Paruzzo e sono un avvocato civilista. Dopo la laurea a pieni voti presso l’Università degli Studi di Torino, ho conseguito un dottorato di ricerca in diritto costituzionale. Intrapresa la carriera legale, ho acquisito specifiche competenze nel diritto di famiglia e, in generale, anche in funzione agli studi accademici, in tutti gli ambiti attinenti i diritti fondamentali delle persone. Mi occupo altresì di privacy, diritto alla salute e testamento biologico, contrattualistica, responsabilità professionale e diritto civile in genere. Collaboro ancora oggi con riviste scientifiche.

Esperienza


Diritto civile

Mi sono occupata, sin dalla pratica forense, di attività, sia a livello giudiziale che stragiudiziale, connesse e inerenti i differenti ambiti del diritto civile.


Separazione

Ho collaborato, si dalla pratica forense, con avvocati specializzati in diritto di famiglia che mi hanno formata insegnandomi l'importanza di una materia che, ancora più di tutte le altre, mette al centro la persona e la propria esperienza di vita.


Divorzio

Ho collaborato, si dalla pratica forense, con avvocati specializzati in diritto di famiglia che mi hanno formata insegnandomi l'importanza di una materia che, ancora più di tutte le altre, mette al centro la persona e la propria esperienza di vita.


Altre categorie

Malasanità e responsabilità medica, Diritti umani, Tutela dei minori, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Unioni civili, Matrimonio, Affidamento, Adozione, Incapacità giuridica, Diritto commerciale e societario, Antitrust e concorrenza sleale, Proprietà intellettuale, Diritto assicurativo, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto internazionale ed europeo, Immigrazione e cittadinanza, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Privacy e GDPR, Domiciliazioni.



Credenziali

Pubblicazione legale

Tra diritto all’oblio e libertà di informazione: la sussistenza dell’interesse pubblico alla diffusione di una notizia

Pubblicato su IUSTLAB

Il diritto all’oblio può subire una compressione a favore del diritto di cronaca solo qualora quest’ultimo sia esercitato in presenza di specifici e determinati presupposti che vanno, così, ad aggiungersi, per il suo lecito esplicarsi, alle condizioni previste dal decalogo del giornalista: il contributo arrecato dalla diffusione dell’immagine o della notizia ad un dibattito di interesse pubblico; l’interesse effettivo ed attuale alla diffusione dell’immagine o della notizia (per ragioni di giustizia, di polizia o di tutela dei diritti e delle libertà altrui, ovvero per scopi scientifici, didattici o culturali), da reputarsi mancante in caso di prevalenza di un interesse divulgativo o, peggio, meramente economico o commerciale del soggetto che diffonde la notizia o l’immagine; l’elevato grado di notorietà del soggetto rappresentato, per la peculiare posizione rivestita nella vita pubblica e, segnatamente, nella realtà economica o politica del Paese.

Pubblicazione legale

Modalità di accesso alle prestazioni sociali. Quando differenziare è discriminatorio. Tra azione politica e ruolo della giurisprudenza.

Pubblicato su IUSTLAB

La complessa sfida davanti a cui si trovano gli ordinamenti moderni appare essere quella di evitare disparità inconciliabili con i requisiti di integrazione propri di una società democratica che deve fare i conti con crescenti livelli di diversità multiculturale. La questione dell’accesso dei non cittadini alle prestazioni di sicurezza sociale è, senza dubbio, tra le principali.

Pubblicazione legale

Status filiationis e assenza di legame genetico. La Corte d’Appello di Trento riconosce la validità del certificato di nascita di due gemelli nati in seguito al ricorso alla maternità surrogata da parte di due uomini

Osservatorio AIC (Associazione italiana costituzionalisti)

L’ordinanza della Corte d’Appello di Trento, facendo propri i principi elaborati dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 19599 del 30.09.20162, riconosce, per la prima volta in Italia, la non contrarietà all’ordine pubblico – e quindi la loro trascrivibilità ai sensi degli artt. 16, 64 e 65 della l. n. 218 del 31 maggio 1995 e dell’art. 18 del D.P.R. n. 396 del 3 novembre 2000 – dei certificati di nascita di due gemelli nati in Canada grazie al ricorso alla maternità surrogata

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Lo studio

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