Francesca Policastrese

Informazioni generali

Laureata nel 2011 presso l'Università degli Studi di Parma, l'Avv. Policastrese si occupa prevalentemente di diritto civile ed in particolare di diritto di famiglia, contrattualistica, azioni di recupero crediti, sinistri stradali, amministrazione di sostegno, ricorsi avverso sanzioni amministrative, ricorsi avverso cartelle esattoriali. Pluriennale esperienza in materia di cittadinanza e diritto dell'immigrazione, con assistenza nella richiesta di domanda di cittadinanza italiana, nella redazione e presentazione di osservazioni ex art. 10 Bis n. 241/1990. Assistenza giudiziale avverso diniego di cittadinanza.

Esperienza

Diritto di famiglia

Esperienza in numerosi procedimenti di separazione consensuale, giudiziale e divorzi. Esperienza anche nella tutela giudiziale dei figli nati fuori dal matrimonio.

Separazione

Ho seguito numerosi procedimenti di separazione sia consensuale che giudiziale. Ogni caso viene analizzato in modo oggettivo, illustrando con chiarezza all'assistito quali sono i suoi diritti e come il Tribunale si è già pronunciato in casi simili. Ciò è possibile grazie ad un attento studio dei precedenti giurisprudenziali.

Divorzio

In ambito di diritto di famiglia indispensabile inoltre avere il giusto equilibrio nella valutazione delle situazioni, spesso ad alto tasso di conflittualità. Requisito essenziale della mia prestazione professionale è l'estrema trasparenza nei confronti del cliente in merito a ciò che potrebbe essere un giusto contemperamento tra i suoi interessi e il benessere generale della famiglia, ponendo sempre al centro l'interesse dei minori, se presenti.

Altre categorie

Affidamento, Diritto assicurativo, Immigrazione e cittadinanza, Recupero crediti, Domiciliazioni, Diritto civile, Contratti, Multe e contravvenzioni, Diritto bancario e finanziario, Pignoramento, Aste giudiziarie, Sfratto, Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Negoziazione assistita, Locazioni, Risarcimento danni, Fallimento e proc. concorsuali, Matrimonio, Tutela dei minori, Incapacità giuridica.

Credenziali

Caso legale seguito

Impugnazione avverso diniego di cittadinanza italiana per matrimonio

Anno 2020 - Tribunale di Bologna

Assistenza giudiziale nell'ottenimento della cittadinanza italiana per matrimonio successivamente al diniego. La Prefettura aveva ritenuto di negare la cittadinanza italiana in quanto i coniugi non convivevano e dal registro dei precedenti penali consultato dalle Autorità risultava un'indagine in corso. Con l'assistenza del legale si è provato in giudizio l'inesistenza di precedenti penali - risultanti per errore dai registri consultati - nonchè la non necessarietà della convivenza tra due coniugi, al fine di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana per matrimonio. Il ricorso ha avuto esito vittorioso e l'assistita ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana.

Caso legale seguito

Ricorso per accertamento tecnico preventivo per danni non patrimoniali da sinistro stradale

Tribunale di Mantova - anno 2023

Nel caso seguito, il cliente si è rivolto allo studio in quanto gravemente lesionato in occasione di un sinistro stradale. Dopo l'apertura del sinistro e i primi contatti con le compagnie assicurative, è stato necessario introdurre celermente un giudizio di accertamento tecnico preventivo al fine di ottenere dal Tribunale la nomina di un perito "super partes" che valutasse l'entità dei danni riportati dal cliente. Tale strumento giudiziario si rivela indispensabile per fare una "fotografia" dello stato delle lesioni ed ottenere il giusto risarcimento del danno, tramite l'assistenza del legale in ogni fase.

Caso legale seguito

Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis

Tribunale di Brescia - sezioni specializzate in materia di immigrazione

Si è provveduto a richiedere giudizialmente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis per via materna, producendo tutta la documentazione attestante la mancata naturalizzazione dell'avo italiano e l'albero genealogico. SI è ottenuta la condanna del Ministero dell'Interno al pagamento delle spese legali di lite in quanto in questo caso specifico vi è un vero e proprio vuoto normativo che constringe la persona interessata ad agire giudizialmente per il riconoscimento di un proprio diritto.