Francesco Bellocchio

Titolo professionale

Il corso mi ha fornito ulteriori competenze, necessarie per farmi affrontare con professionalità tutte le casistiche relative alla violenza di genere, ed in particolare la violenza domestica e la violenza contro le donne.

Titolo professionale

Mediante questo corso ho acquisito conoscenze relative: a conflitti e alle loro implicazioni sulle emozioni umane; modelli e tecniche di mediazione penale; nozioni su procedure e funzionamento delle Istituzioni giudiziarie; nozioni di criminologia e vittimologia.

Pubblicazione legale

In questo articolo analizzo gli strumenti, processuali, che il Legislatore italiano ha previsto per apprestare una tutela alle vittime di violenza di genere.

Titolo professionale

Con questo corso di formazione ho approfondito le seguenti tematiche: la gestione di diverse tematiche scelte difensive in materia de libertate in occasione dell'arresto o fermo d'indiziato di delitto, ai mezzi d'impugnazione in materia cautelare, reale e personale, all'individuazione dei riti, alle modalità di conduzione della c.d. cross examination, alla fase dell'impugnazione in grado di appello e cassazione, passando per gli strumenti incidentali d'impugnazione, ai rimedi indennitari per le vittime di errori giudiziari e ingiusta detenzione.

Titolo professionale

Attraverso questo corso ho approfondito il tema del Diritto penale dell'economia, analizzando il D.lgs. 231/2001 e le attuali problematiche di natura penale che interessano la gestione delle imprese, e l’economia.

Titolo professionale

Il Corso affronta il tema della legislazione e della giurisprudenza penale sugli stupefacenti, fornendo un aggiornamento professionale in merito agli strumenti cognitivi ed operativi per affrontare, con destrezza e professionalità, le casistiche più disparate trattate dal legislatore e modulate dalla giurisprudenza intorno al DPR 309/1990 – T.U. sugli stupefacenti.

Pubblicazione legale

La mediazione penale è uno strumento mediante il quale la vittima e l'autore del reato partecipano, attivamente, alla risoluzione dei conflitti risultanti dalla commissione del reato, con l’aiuto di un terzo imparziale: il mediatore.

Pubblicazione legale

Integra il tentativo di atti sessuali con minore, e non la più lieve contravvenzione di molestie, la condotta dell’adulto che, dopo un intenso rapporto telematico e telefonico a sfondo sessuale con un fanciullo non ancora quattordicenne, il quale venga altresì indotto a inviare proprie fotografie che lo ritraggano nudo o in pose sessuali, proponga con insistenza un incontro con il medesimo, poi non realizzatosi.

Pubblicazione legale

Il delicato argomento proposto nel presente articolo, analizza il recentissimo orientamento giurisprudenziale in merito al rapporto tra il delitto di maltrattamenti in famiglia e l’irrogazione della pena accessoria di cui all’art. 34 del codice penale, nel particolare caso in cui il minore non sia stato direttamente colpito dalla condotta violenta, ma abbia assistito ad atti di violenza e sopraffazione nei riguardi dell’altro genitore.

Pubblicazione legale

Questo argomento, nasce dall'esigenza di mettere in risalto i possibili effetti sul trattamento sanzionatorio. Infatti, nel caso di accertamento della penale responsabilità dell'imputato, il trattamento sanzionatorio merita una particolare attenzione da parte degli operatori del diritto.

Pubblicazione legale

In tema di “circolazione stradale”, la giurisprudenza è ormai consolidata nel considerare penalmente rilevanti tutte quelle condotte di c.d. “parcheggio selvaggio”. Ed invero, le sentenze della Suprema Corte hanno più volte condannato le condotte degli automobilisti che, con i loro posteggi irregolari, hanno frapposto ostacoli al libero passaggio, ovvero all’accesso al proprio autoveicolo.

Pubblicazione legale

Il presente contributo si pone l’obbiettivo di analizzare il reato di estorsione in luce alla recentissima pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, la quale ha espresso il principio secondo cui "il delitto di estorsione di cui all´art. 629 c.p. è integrato anche in presenza di una condotta prevaricatrice non qualificabile come minaccia espressa, purché risulti idonea, in concreto, a incutere timore e a coartare la volontà del soggetto passivo"