Pubblicazione legale:
La questione sottesa alla sentenza in commento riguarda il potere del Pubblico Ministero contabile di promuovere l’azione contabile per danno all’immagine, subito da parte della P.A. in relazione a una ipotesi di reato che non rientra fra i delitti contro la pubblica amministrazione.
Sul punto, la sentenza n. 66/2020 dà atto della presenza, in senso alla Corte dei Conti, di due correnti di pensiero: a) una di natura conservativa, in base alla quale il danno all’immagine è ideato dal legislatore come effetto dei delitti contro la pubblica amministrazione, e, come tale, esso soggiace a stringenti limiti di tipicità e tassatività; b) una di natura progressista, in base alla quale il danno all’immagine costituisce una fattispecie risarcitoria posta a presidio del principio del buon andamento dell’amministrazione, e, di conseguenza, lo stesso principio può essere leso anche in presenza di altre ipotesi di reato, anche se non rientranti fra i delitti contro la P.A.
Fonte: Il diritto amministrativo. ISSN 2039 - 6937 Registrata presso il Tribunale di Catania – Anno XII - n. 11 - Novembre 2020 - leggi l'articolo