Sono avvocato specializzato in diritto dell'immigrazione e di famiglia, fondatore della law firm FSLAWCONSULTING. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, ottenere la cittadinanza italiana per nascita (iure sanguinis), per residenza, matrimonio, unione civile, risolvere buchi di residenza. Li assisto nelle delicate vicende familiari, cercando di tutelare innanzitutto l'interesse dei figli. Prediligo un approccio umano ed empatico con il Cliente. La nostra mission è dare il nostro contributo professionale per un'Italia sempre più integrata e multiculturale. Svolgo la mia attività in tutta Italia.
Specializzato in diritto dell'immigrazione, la mia pratica si distingue per una profonda sensibilità verso l'integrazione sociale, con focus sulla cittadinanza "iure sanguinis". La mia esperienza di missionario in Brasile ha arricchito la mia prospettiva globale, facendomi comprendere le sfide che si affrontano nel venire in Italia. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, risolvere buchi di residenza, ottenere la cittadinanza italiana per nascita, per residenza, matrimonio, unione civile, etc. Nel fare ciò, cerco di avere sempre con il Cliente un approccio innovativo, empatico e molto umano.
Fslawconsulting si occupa anche della tutela dei diritti delle coppie unite civilmente. Aiutiamo le coppie ad unirsi in Italia ed a stabilirsi sul nostro territorio, supportando cittadini italiani e stranieri, sia in Italia che all'estero. Crediamo nell'importanza dei diritti delle coppie omoaffettive e lavoriamo con impegno per garantire alle unioni rispetto e la protezione. Agevoliamo l'ingresso e la permanenza in Italia di partners stranieri che intendono unirsi civilmente con i propri cari in Italia. Affidarsi a noi significa scegliere un partner che ascolta le vostre esigenze e difende con determinazione i vostri diritti.
FSLAWCONSULTING ha esperienza nell'ambito dei matrimoni internazionali, sia in Italia che all'estero. Agevoliamo il ricongiungimento e la coesione familiare, con diverse soluzioni messe al servizio di cittadini italiani e stranieri. Crediamo fortemente nell'importanza della famiglia e lavoriamo con passione per garantire che ognuno nucleo possa ricongiungersi e rimanere unito in Italia. Affidarsi a noi significa scegliere un partner che ascolta le tue esigenze e difende con determinazione i tuoi diritti. Affidarsi a noi significa scegliere un partner che ascolta le vostre esigenze e difende con determinazione i vostri diritti.
Discriminazione, Diritto internazionale ed europeo, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Adozione, Ricorso al TAR, Diritti umani, Gratuito patrocinio.
"Posso dire di aver avuto veramente un'ottima esperienza con l'Avvocato Sequino, perché al di là della sua professionalità, capacità e conoscenza in materia giuridica di immigrazione, è chiaro che ha veramente la vocazione di guidare e aiutare le persone attraverso la sua professione. Da straniera qui in Italia, trovare professionisti con qualità umane è integrità, è qualcosa che deve essere menzionato e riconosciuto, ed è per questo che scrivo questa recensione con piacere e gratitudine."
Io ed i miei parenti siamo tutti grati all'avvocato Sequino per averci aiutato a realizzare il nostro sogno di diventare cittadini italiani. Ci ha seguiti con molta professionalità e gentilezza dalla raccolta di tutti i documenti rivisti e corretti, fino alla sentenza di riconoscimento della cittadinanza del tribunale italiano. L'avvocato si è preso cura anche della trascrizione della nuova cittadinanza allo stato civile italiano. Abbiamo ricevuto un servizio legale di altissimo livello e raccomandiamo a tutti di rivolgersi a questo avvocato onesto e competente!
Le unioni civili sono state riconosciute in Italia con la Legge Cirinnà (legge n. 76 del 20 maggio 2016), che estende alle coppie omoaffettive diritti e doveri simili a quelli matrimoniali. La legge permette alle coppie dello stesso sesso di costituire un’unione civile, con diritti quali assistenza morale e materiale, coabitazione, e cognome comune. Unioni Civili tra Italiani e Stranieri I cittadini stranieri uniti civilmente con italiani possono accedere a diritti simili a quelli dei coniugi stranieri, incluso il ricongiungimento familiare. Diritto al Ricongiungimento Familiare Regolato dal Decreto Legislativo n. 286/1998 e dal Decreto Legislativo n. 30/2007, il ricongiungimento familiare permette ai cittadini stranieri uniti civilmente con italiani di ottenere un permesso di soggiorno. La procedura richiede: 1. Certificato di unione civile. 2. Documentazione di un alloggio idoneo e reddito sufficiente. 3. Passaporto e documenti personali del richiedente. Nonostante il quadro normativo sia chiaro, le coppie possono incontrare diverse difficoltà burocratiche e amministrative. Tra queste, la richiesta di documenti specifici dal paese di origine del cittadino straniero, la necessità di traduzioni giurate e la variabilità delle tempistiche di rilascio dei permessi di soggiorno. Inoltre, è importante considerare le eventuali differenze culturali e legali tra il paese di origine del cittadino straniero e l’Italia, che possono influenzare il processo di riconoscimento dell’unione civile e del ricongiungimento familiare. Concludendo Le unioni civili tra cittadini italiani e stranieri rappresentano un importante riconoscimento dei diritti delle coppie omoaffettive e un passo avanti verso l’uguaglianza. Il diritto al ricongiungimento familiare assicura che queste coppie possano vivere insieme e costruire una vita comune in Italia. Tuttavia, è essenziale essere ben informati e preparati per affrontare le eventuali sfide burocratiche. Affidarsi a professionisti esperti in diritto dell’immigrazione e delle unioni civili può facilitare il processo, garantendo che i diritti delle coppie siano pienamente rispettati e tutelati. L’impegno verso la parità dei diritti e il riconoscimento delle diverse forme di famiglia è un segno di progresso e civiltà, e l’Italia, con la Legge Cirinnà, ha compiuto un passo significativo in questa direzione.
Nel sistema giuridico italiano, il patto di convivenza tra un cittadino italiano e uno straniero irregolare costituisce uno strumento di grande rilevanza, poiché permette al cittadino straniero di ottenere la registrazione della propria unione presso il Comune e di accedere, in seguito, a un permesso di soggiorno per familiari UE. Tale permesso consente di vivere e lavorare in Italia senza passare per il decreto flussi, aprendo così un’importante via di regolarizzazione. Secondo il principi normativi italiani e della comunità europea (in particolare, l'art. 8 CEDU), infatti, anche gli stranieri irregolari hanno diritto alla registrazione del patto di convivenza con un cittadino italiano. Tuttavia, molti Comuni negano questa possibilità, richiedendo, in modo improprio, che lo straniero presenti un certificato di residenza. A partire dal 2022, numerose sentenze dei tribunali italiani hanno sancito il diritto alla registrazione del patto, creando un solido precedente giudiziale per tutelare la convivenza tra cittadini italiani e partner stranieri, anche privi di permesso di soggiorno. Grazie alla registrazione del patto, il partner straniero può richiedere un permesso di soggiorno per familiari di cittadino UE, che garantisce il diritto a risiedere e lavorare in Italia, senza le limitazioni imposte dai flussi migratori. Tale permesso, basato sul D.Lgs. n. 30/2007, riconosce la stabilità e il diritto alla vita familiare in Italia per i conviventi di cittadini italiani. Il procedimento per ottenere il permesso di soggiorno si avvia con la sottoscrizione del patto di convivenza davanti a un avvocato specializzato, che provvederà poi a presentarlo all’ufficio dell’anagrafe per la registrazione. Qualora il Comune rifiuti la registrazione, è possibile fare ricorso in tribunale, con il supporto di un legale esperto in diritto dell’immigrazione, per ottenere il riconoscimento del diritto alla registrazione e, di conseguenza, al permesso di soggiorno. Affidarsi a un avvocato esperto è fondamentale per seguire correttamente il percorso di regolarizzazione e, se necessario, avviare le azioni giudiziali per tutelare il diritto alla convivenza stabile e ai benefici che ne derivano. ENGLISH VERSION Cohabitation Agreement between an Italian Citizen and an Irregular Foreign National: Right to Registration and EU Family Residence Permit Under Italian law, a cohabitation agreement between an Italian citizen and an irregular foreign national is an important instrument allowing the foreign partner to register their union with the local municipality and subsequently obtain an EU family residence permit. This permit allows the individual to live and work in Italy without needing to go through the immigration quotas, providing a crucial pathway to regularization. Italian law grants irregular foreign nationals the right to register their cohabitation agreement with an Italian citizen. However, many municipalities have refused to register these agreements, inappropriately requiring that the foreign national provide proof of residence. Since 2022, numerous court rulings in Italy have confirmed the right to register the cohabitation agreement, setting a strong judicial precedent in support of the right to cohabit between Italian citizens and foreign partners, even those without a residence permit. Once the cohabitation agreement is registered, the foreign partner can apply for an EU family residence permit, allowing them to live and work in Italy without the restrictions imposed by immigration quotas. This permit, under Legislative Decree No. 30/2007, acknowledges the stability of the relationship and the right to family life in Italy for cohabiting partners of Italian citizens.
Di recente ho seguito con successo un caso che ha segnato un importante sviluppo giuridico per i titolari di protezione speciale in Italia. Un cittadino bielorusso, titolare di protezione speciale, si trovava impossibilitato a sposare la sua compagna peruviana residente a Milano a causa del rifiuto del consolato bielorusso di rilasciare il nulla osta matrimoniale. Questo impedimento lo escludeva di fatto dall’esercizio del diritto al matrimonio sancito dalla nostra Costituzione e dalle normative internazionali. Nel ricorso da me presentato, il tribunale ha emesso una decisione innovativa, accogliendo la richiesta del mio assistito e affermando il diritto al matrimonio anche in assenza del nulla osta. In tal modo, i ha implicitamente esteso l’applicabilità, per analogia, della Circolare del Ministero dell’Interno n. 566 del 12.01.2022, rivolta specificatamente ai rifugiati politici, anche ai titolari di protezione speciale (e, più in generale, impossibilitati ad ottenere il nulla osta per svariati motivi). Questo principio costituisce un precedente rilevante, ampliando i diritti dei beneficiari di protezione internazionale. La decisione evidenzia come il diritto al matrimonio debba essere garantito a chiunque, indipendentemente dalle difficoltà burocratiche imposte dai paesi d’origine e dalle diverse forme di protezione internazionale riconosciute dall’Italia. Questo caso offre un nuovo strumento per coloro che, trovandosi in situazioni simili, desiderano formalizzare la propria unione con un partner residente in Italia. Rimango a disposizione per assistere chiunque necessiti di un supporto legale.
Il Tribunale di Napoli conferma la giurisprudenza precedente già esistente, affermando nuovamente il principio secondo il quale l'ufficiale di StatoCivile de Comune non può rifiutare la trascrizione del patto di convivenza sottoscritto tra un cittadino italiano ed uno straniero, anche se quest'ultimo non è in possesso di un permesso di soggiorno regolare. Questo principio, per analogia, potrà probabilmente applicarsi, in futuro, anche agli stranieri residenti in uno Stato Extra UE che, quindi, potranno superare la discriminazione attuale nei confronti degli stranieri residenti in uno Stato Extra Ue che, di fatto, non possono raggiungere in Italia il proprio partner per avviare una convivenza di fatto. Il nostro studio già sta patrocinando alcuni casi simili, nella speranza che la giurisprudenza si apra anche a queste ultime fattispecie, con lo stesso spiriti di giustizia con la quale il Giudice Napoletano si è mostrato sensibile alle esigenze degli stranieri irregolari presenti sul territorio italiano.
Quando uno straniero desidera presentare domanda di cittadinanza italiana per residenza, il requisito fondamentale è la residenza ininterrotta. Tuttavia, a volte gli stranieri si trovano a fare i conti con il cosiddetto “buco di residenza”, cioè la perdita della residenza italiana a causa di un provvedimento di cancellazione residenza anagrafica. La cancellazione della residenza comporta la perdita della possibilità di ottenere la cittadinanza italiana per residenza, poiché il numero degli anni di residenza in Italia torna a “zero”. Questo può essere devastante per chi ha trascorso molti anni regolarmente iscritto all’anagrafe. Tuttavia, una recente sentenza del Tribunale di Milano ha stabilito che la residenza richiesta per la cittadinanza è quella anagrafica, “alla cui assenza non è possibile ovviare mediante la produzione di dati ed elementi atti a comprovare aliunde la presenza sul territorio”. In altre parole, non è sufficiente dimostrare la residenza con prove documentali durante il periodo di cancellazione. La residenza deve essere stata accertata in conformità alla disciplina interna in materia di anagrafe1.In pratica, ciò significa che il certificato di residenza da solo non basta. È necessario fornire prove concrete che dimostrino la presenza effettiva sul territorio italiano durante tutto il periodo, anche quando la residenza è stata cancellata erroneamente. In conclusione, la residenza non si dimostra solo con l’evidenza anagrafica, ma richiede prove tangibili e inconfutabili.
Principle of Jus Sanguinis: Italian law states that a child born to Italian citizen parents automatically acquires Italian citizenship. This principle also extends to descendants of Italian emigrants, allowing successive generations to acquire Italian citizenship by descent (iure sanguinis). Descendants of Italian emigrant ancestors, even if born and raised abroad and without generational limits, can become Italian citizens if they demonstrate their Italian lineage. Equality Between Men and Women: The Italian Constitutional Court has established equality between men and women regarding citizenship. Now, both the child of an Italian father and the child of an Italian mother can obtain Italian citizenship by birth. Application Methods: Recognition of Italian citizenship iure sanguinis can be requested through two methods: Administrative Route: If the applicant resides abroad, the request must be submitted to the competent Italian consular authority for the relevant territory. If the applicant resides in Italy, the request should be made to the Mayor (Sindaco) of the municipality of residence. Judicial Route: If a foreign citizen is unable to obtain citizenship through the administrative process (e.g., due to long waiting times at consulates), they can file an appeal with the Tribunal of Rome to obtain Italian citizenship through a court decision. Legal Assistance: Seeking assistance from an immigration expert is crucial to guide applicants through the citizenship recognition process. A specialized lawyer can help reduce waiting times and ensure proper procedure compliance VERSIONE ITALIANO Principio dello Ius Sanguinis: La legge italiana stabilisce che il figlio di genitori cittadini italiani acquisisce la cittadinanza italiana per nascita. Questo principio si estende anche ai discendenti di emigrati italiani, permettendo ai discendenti di generazioni successive di acquisire la cittadinanza italiana iure sanguinis. I discendenti di avi italiani emigrati, anche se nati e cresciuti all’estero e senza limiti generazionali, possono diventare cittadini italiani se dimostrano la loro discendenza italiana. Equiparazione tra Uomo e Donna: La Corte Costituzionale ha stabilito l’equiparazione tra uomo e donna in materia di cittadinanza. Ora, sia il figlio di padre che di madre cittadini italiani può ottenere la cittadinanza italiana per nascita. Modalità di Richiesta: La richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis può essere formulata attraverso due modalità: Via Amministrativa: Se il richiedente risiede all’estero, l’istanza deve essere presentata all’Autorità consolare italiana competente per territorio. Se il richiedente risiede in Italia, l’istanza va presentata al Sindaco del Comune di residenza. Via Giudiziale: Nel caso in cui il cittadino straniero sia impossibilitato ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza per via amministrativa (ad esempio, a causa dei lunghi tempi di attesa presso i consolati), può proporre ricorso al Tribunale di Roma per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana dal Giudice. Assistenza Legale: L’assistenza di un esperto dell’immigrazione è fondamentale per guidare i richiedenti attraverso il processo di riconoscimento della cittadinanza. Un avvocato specializzato può aiutare a ridurre i tempi di attesa e garantire che la procedura sia seguita correttamente.
Negli ultimi anni, l’Italia ha attratto un crescente numero di investitori internazionali grazie al programma Investor Visa for Italy , concepito per incentivare l’afflusso di capitali stranieri nel paese. Questo visto offre un’opportunità unica per investitori e imprenditori desiderosi di stabilirsi in un mercato ricco di potenzialità, tutto mentre godono di vantaggi fiscali e commerciali significativi. Cosa è l’Investor Visa for Italy? L’Investor Visa for Italy permette agli investitori stranieri di soggiornare nel paese in cambio di investimenti significativi in attività economiche italiane. Questo programma è parte di una strategia più ampia del governo italiano volta a promuovere l'occupazione, l'innovazione e lo sviluppo economico. Requisiti per l’Ottenimento Per ottenere l’Investor Visa, l’investitore deve effettuare uno dei seguenti investimenti: Fondazione di una nuova impresa : L’investimento deve essere di almeno €250.000 per startup innovative o €500.000 per imprese già esistenti. Investimenti in titoli di Stato italiani : È richiesto un investimento minimo di €2.000.000. Donazione a progetti di utilità sociale : È necessario donare almeno €1.000.000. Acquisto di beni immobili : L’importo minimo richiesto è di €500.000. Una volta effettuato l’investimento, il visto è inizialmente valido per due anni e può essere rinnovato, fornendo così una via d’accesso prolungata alla vita in Italia. Vantaggi Fiscali Uno dei principali incentivi per gli investitori è il regime fiscale italiano, che offre diverse opportunità vantaggiose. Tra i più rilevanti ci sono: Imposte sul Reddito : L’Italia ha stipulato numerosi trattati contro la doppia imposizione, garantendo che gli investitori non debbano pagare imposte su reddito foreign. Regime Fiscale per Residenti Anziani : Il governo offre un’aliquota fiscale fissa sul reddito per chi trasferisce la propria residenza fiscale in Italia. Agevolazioni per Startup : Le startup innovative possono beneficiare di incentivi fiscali, comprese esenzioni e riduzioni delle imposte sui profitti, a condizione che rispettino certi criteri. Opportunità Commerciali L’Italia è una delle economie più grandi d’Europa ed è famosa per la sua qualità di vita, cultura e tradizione commerciale. Le opportunità di investimento sono ampie e variegate: Settore Alimentare e Bevande : L’Italia è rinomata per i suoi prodotti alimentari di alta qualità e il vino, rendendo questo settore particolarmente interessante per gli investitori. Tecnologia e Innovazione : Le startup tecnologiche e le iniziative innovative stanno crescendo rapidamente, offrendosi come un terreno fertile per nuovi investimenti. Settore del Turismo : Con le sue città storiche e il patrimonio culturale, l’industria turistica offre numerose opportunità, dalle strutture ricettive all’ospitalità. Immobiliare : L'acquisto di immobili в prestiti в Italiedestellt un’ottima opportunità per il reddito da locazione e l’apprezzamento del capitale. Considerazioni Finali L’Investor Visa for Italy rappresenta un ponte tra il mondo degli affari e un’opportunità di vita in uno dei paesi più affascinanti al mondo. Con un mercato fiorente e una serie di vantaggi fiscali, l'Italia si posizione come una meta privilegiata per gli investitori stranieri. Coloro che intraprendono questo viaggio possono non solo beneficiare di vantaggi economici, ma anche di una qualità della vita incomparabile, immersa nella bellezza e nella cultura italiane. Investire in Italia non è solo un'opportunità commerciale; è un modo per diventare parte di un paese vibrante e accogliente, pronto ad abbracciare il cambiamento e l’innovazione. Se stai considerando un investimento in Italia, l’Investor Visa potrebbe essere il primo passo verso la realizzazione dei tuoi sogni imprenditoriali. Il nostro studio offre consulenza ed assistenza professionale, a 360°, per gli investitori stranieri che intendono inserirsi stabilmente nel mercato italiano, sia con l'avvio di una Start Up, che nell'acquisizione di rami di aziende italiane
Diploma di esperto nell'assistenza ai richiedenti asilo politico e permessi di soggiorno in Italia. Il master è stato conseguito all'esito di un percorso formativo molto intenso e carico di contenuto di pregio, da taglio molto pratico, che hanno consentito l'acquisizione di un preziosissimo bagaglio culturale e strumenti giuridici utili a risolvere i casi di immigrazione più complessi, nella condivisione dei progressi e dei risultati formativi di tutti i partecipanti al corso. All'esito, è stata anche sostenuta una prova pratica consistente nella soluzione di cinque casi molto particolari, con l'espressione di un giudizio finale da parte del formatore sull'esito del lavoro svolto dal candidato che, per l'avvocato Sequino, è stato di 98/100.
Corso di formazione in diritto di famiglia e gestione dei conflitti familiari. Mediazione familiare ed assistenza giudiziaria per la soluzione dei conflitti. La mia formazione presso AIGA (associazione italiana giovani avvocati) nella gestione dei conflitti familiari mi ha fornito strumenti fondamentali per affrontare queste delicate situazioni. Ho sviluppato competenze sia sul piano conciliativo, favorendo accordi pacifici e sostenibili, sia su quello giudiziale, con strategie legali efficaci per tutelare gli interessi dei clienti in tribunale. Questo percorso mi ha arricchito di una comprensione profonda delle dinamiche familiari, permettendomi di offrire un supporto legale attento e mirato, capace di rispondere alle esigenze uniche di ogni famiglia in momenti di transizione.
Assistenza legale e consulenze in Italia per clienti privati ed imprese straniere. Abbiamo una vasta conoscenza del diritto italiano e del diritto privato internazionale. Vantiamo una lunga esperienza in diverse aree del diritto e prestiamo particolare attenzione a: - Servizi di consulenza legale online - Immigrazione e Cittadinanza (riconoscimento dello status di rifugiato politico, permessi di soggiorno, riconoscimento cittadinanza) - Consulenza alle imprese italiane ed estere - Assistenza per l'acquisto di immobili in Italia - Ricerche anagrafiche per stranieri dei propri parenti in Italia - Tutela dei minori e diritto di famiglia - Diritto civile in generale FS Law Consulting è uno studio legale indipendente con sedi in Italia e all'estero Gli incarichi sono svolti da singoli professionisti o da gruppi: in ogni caso il nostro obiettivo è offrire il miglior supporto ed assistenza ai nostri clienti in italiano ed in inglese. Scopri di più visitando il nostro sito internet.
Ho ricevuto un servizio eccellente dall’avvocato Sequino. Una volta mandata la prima richiesta online, lui mi ha chiamato appena possibile la prossima mattina, spiegando le soluzioni per la mia situazione in parole chiare e professionale, mettendomi in pace e calma più che altro. Dopo questo abbiamo fatto una video consulenza per circa un ora in cui l’avvocato mi ha chiarito la situazione completamente, offrendo tante soluzioni possibili, ha levato qualsiasi confusione con le spiegazioni professionali e comprensibili. La personalità di Francesco è amichevole e leggera, nonostante l’esperienza e serietà del soggetto, perciò mi sono trovata bene nella nostra comunicazione efficace e leggera. Lo consiglio come un ottimo servizio legale, grazie mille. Warmest Regards, Samanta
Con sentenza pubblicata in data 24 agosto 2022, la Corte Suprema di Cassazione Sezione Unite Civili si è pronunciata sul sensibile tema dello status civitatis italiano, con particolare riguardo alla questione concernente la possibile configurazione di una “rinuncia tacita” della cittadinanza da parte degli italiani emigrati in Brasile e sottoposti alla naturalizzazione di massa alla fine del diciannovesimo secolo, attesi i riflessi sulla linea di trasmissione. Con le sentenze gemelle del 24 agosto 2022 n. 25317 e n. 25318, le Sezioni Unite della Cassazione si sono pronunciate sugli effetti del decreto della cosiddetta “grande naturalizzazione” risalente al 1889. Questo decreto aveva attribuito agli avi e ai loro discendenti stabilizzatisi in Brasile, con un provvedimento massivo, la cittadinanza brasiliana. Secondo il Ministero degli Interni, questa circostanza comportava una rinuncia tacita alla cittadinanza italiana. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha chiarito che la mera permanenza in un altro paese e la mancanza di una manifestazione di volontà non costituiscono automaticamente una rinuncia alla cittadinanza italiana. L’intenzione abdicativa deve essere manifestata espressamente, considerando la specifica natura del diritto di cittadinanza. In altre parole, l’acquisizione della cittadinanza straniera non implica necessariamente la perdita della cittadinanza italiana, a meno che non sia accompagnata da un atto spontaneo e volontario finalizzato all’acquisto della cittadinanza straniera.
Il 13 novembre 2023, alle ore 14:30, si è tenuto l'incontro di formazione legale promosso dall’Area Immigrati della Caritas di Roma. Il 2023 è stato segnato dal susseguirsi di interventi di riforma della materia dell’immigrazione e dell’asilo. Le norme approvate intendono far fronte a quella che viene definita una “nuova emergenza” in un quadro tutt’altro che organico. In questo contesto, l’Area Immigrati della Caritas di Roma ha proposto un incontro di aggiornamento legale nella Sala formazione “Lê Quyên Ngô Ðình” della Cittadella della Carità (in Via Casilina Vecchia 19). L’incontro di formazione, a cura dall’avv. Cristina Laura Cecchini, ha inteso ricostruire il quadro complessivo delle modifiche per fornire una comprensione di come sono cambiati i principali istituti del diritto dell’immigrazione (ingresso per lavoro), della protezione (in particolare la procedura di frontiera e il trattenimento) e dell’accoglienza delle persone straniere.” Ha partecipato, quale rappresentante della categoria forense impegnata nell'ambito del diritto dell'immigrazione l'Avv. Francesco Sequino con un intervento sulle procedure per l'ingresso legale nel territorio italiano, evidenziando le difficoltà tecniche e dando suggerimenti pratici per non incappare nelle strette maglie della burocrazia. L'avvocato Sequino opera da anni a contatto con le P.A. italiane ed i tribunali di tutta Italia e conosce bene le contraddizioni e le insidie del complesso sistema normativo italiano.
Sono orgoglioso di presentare la mia esperienza nella gestione di casi altamente complessi nel campo del diritto di famiglia e dei minori. Ho avuto l'onore di collaborare con un rinomato studio boutique a Roma, specializzato in questo settore, dove ho gestito con successo una serie di casi famosi in totale autonomia, maturando una solida esperienza nella gestione delle crisi familiari. La mia formazione professionale ha consentito di affrontare sfide uniche, raggiungendo risultati positivi e confermando l'importanza della dedizione e della competenza in questo campo altamente sensibile. Per i Clienti meno abbienti è data la possibilità di accedere alla giustizia anche grazie all'istituto del Gratuito Patrocinio a Spese dello Stato.
Ho sviluppato una notevole esperienza in materia di immigrazione, presso il noto studio Boschetti Srl. Avendo gestito casi, in piena autonomia, durante l'esperienza formativa acquisita presso lo studio, ho potuto acquisire importanti competenze in materia di: cittadinanza iure sanguinis, investor visa, visti di ingresso per motivi familiari, motivi turistici, affari, studio, lavoro. Permessi di soggiorno per lavorati autonomi ed imprese. Ricorsi avverso i dinieghi del Visto di Ingresso e del permesso di soggiorno. Patti di convivenza ed unioni civili. Diritto internazionale privato e problematiche inerenti il diritto internazionale. Diritto della comunità europea e della CEDU.
Di seguito illustro, in forma anonima, un caso giudiziale di permesso di soggiorno per coppie di fatto che ho seguito circa un anno fa: A e B sono una coppia di fatto formata da un cittadino italiano e un cittadino extracomunitario. A, extracomunitaria, e B, italiano, vivono insieme da tre anni in Italia e hanno stipulato, per il mio tramite, un contratto di convivenza presso il comune di residenza. B aveva un permesso di soggiorno per motivi di studio, ma voleva ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari, perché convivente di fatto di un cittadino italiano. B presenta la domanda di permesso di soggiorno per motivi familiari alla questura competente, allegando il contratto di convivenza e tutti i documentinecessari. La questura, però, respinge la domanda di B, sostenendo che la legge Cirinnà non prevede esplicitamente il riconoscimento del permesso di soggiorno per le coppie di fatto. B impugna la decisione della questura davanti al TAR Lazio, chiedendo l'annullamento del diniego e il rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari. B si basa sul principio di non discriminazione tra le diverse forme di unione, sancito dalla Costituzione italiana e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, e sulle sentenze della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato che hanno riconosciuto il diritto al permesso di soggiorno per i conviventi di fatto di cittadini italiani o comunitari, in base al decreto legislativo 30/2007 che recepisce la direttiva 2004/38/CE. Il TAR accoglie il ricorso di B, concedendogli il permesso di soggiorno ed il rimborso delle spese legali.
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