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Avvocato Francesco Sequino a Como

Francesco Sequino

Avvocato dell'immigrazione e matrimonialista. Immigration and family law

Informazioni generali

Sono avvocato specializzato in diritto dell'immigrazione e di famiglia, fondatore della law firm FSLAWCONSULTING. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, ottenere la cittadinanza italiana per nascita (iure sanguinis), per residenza, matrimonio, unione civile, risolvere buchi di residenza. Li assisto nelle delicate vicende familiari, cercando di tutelare innanzitutto l'interesse dei figli. Prediligo un approccio umano ed empatico con il Cliente. La nostra mission è dare il nostro contributo professionale per un'Italia sempre più integrata e multiculturale. Svolgo la mia attività in tutta Italia.

Esperienza


Discriminazione

Come avvocato, sono dedito a combattere ogni forma di discriminazione, impegnandomi a difendere i diritti delle categorie più vulnerabili, inclusi gli extracomunitari e le persone con orientamenti sessuali diversi. Affronto ogni caso con la convinzione che la giustizia e l'uguaglianza siano diritti universali. Mi batto per abbattere le barriere e costruire un ambiente legale inclusivo, dove ciascuno possa vedere riconosciuta la propria dignità. Mi metto al fianco di chi ha bisogno di una voce forte e determinata per rivendicare i diritti fondamentali, contribuendo a costruire una società più equa e rispettosa delle diversità.


Immigrazione e cittadinanza

Specializzato in diritto dell'immigrazione, la mia pratica si distingue per una profonda sensibilità verso l'integrazione sociale, con focus sulla cittadinanza "iure sanguinis". La mia esperienza di missionario in Brasile ha arricchito la mia prospettiva globale, facendomi comprendere le sfide che si affrontano nel venire in Italia. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, risolvere buchi di residenza, ottenere la cittadinanza italiana per nascita, per residenza, matrimonio, unione civile, etc. Nel fare ciò, cerco di avere sempre con il Cliente un approccio innovativo, empatico e molto umano.


Unioni civili

Fslawconsulting si occupa anche della tutela dei diritti delle coppie unite civilmente. Aiutiamo le coppie ad unirsi in Italia ed a stabilirsi sul nostro territorio, supportando cittadini italiani e stranieri, sia in Italia che all'estero. Crediamo nell'importanza dei diritti delle coppie omoaffettive e lavoriamo con impegno per garantire alle unioni rispetto e la protezione. Agevoliamo l'ingresso e la permanenza in Italia di partners stranieri che intendono unirsi civilmente con i propri cari in Italia. Affidarsi a noi significa scegliere un partner che ascolta le vostre esigenze e difende con determinazione i vostri diritti.


Altre categorie

Matrimonio, Diritto internazionale ed europeo, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Adozione, Ricorso al TAR, Diritti umani, Gratuito patrocinio.



Credenziali

Pubblicazione legale

Unioni Civili tra Cittadini Italiani e Stranieri: Diritto al Ricongiungimento Familiare

Pubblicato su IUSTLAB

Le unioni civili sono state riconosciute in Italia con la Legge Cirinnà (legge n. 76 del 20 maggio 2016), che estende alle coppie omoaffettive diritti e doveri simili a quelli matrimoniali. La legge permette alle coppie dello stesso sesso di costituire un’unione civile, con diritti quali assistenza morale e materiale, coabitazione, e cognome comune. Unioni Civili tra Italiani e Stranieri I cittadini stranieri uniti civilmente con italiani possono accedere a diritti simili a quelli dei coniugi stranieri, incluso il ricongiungimento familiare. Diritto al Ricongiungimento Familiare Regolato dal Decreto Legislativo n. 286/1998 e dal Decreto Legislativo n. 30/2007, il ricongiungimento familiare permette ai cittadini stranieri uniti civilmente con italiani di ottenere un permesso di soggiorno. La procedura richiede: 1. Certificato di unione civile. 2. Documentazione di un alloggio idoneo e reddito sufficiente. 3. Passaporto e documenti personali del richiedente. Nonostante il quadro normativo sia chiaro, le coppie possono incontrare diverse difficoltà burocratiche e amministrative. Tra queste, la richiesta di documenti specifici dal paese di origine del cittadino straniero, la necessità di traduzioni giurate e la variabilità delle tempistiche di rilascio dei permessi di soggiorno. Inoltre, è importante considerare le eventuali differenze culturali e legali tra il paese di origine del cittadino straniero e l’Italia, che possono influenzare il processo di riconoscimento dell’unione civile e del ricongiungimento familiare. Concludendo Le unioni civili tra cittadini italiani e stranieri rappresentano un importante riconoscimento dei diritti delle coppie omoaffettive e un passo avanti verso l’uguaglianza. Il diritto al ricongiungimento familiare assicura che queste coppie possano vivere insieme e costruire una vita comune in Italia. Tuttavia, è essenziale essere ben informati e preparati per affrontare le eventuali sfide burocratiche. Affidarsi a professionisti esperti in diritto dell’immigrazione e delle unioni civili può facilitare il processo, garantendo che i diritti delle coppie siano pienamente rispettati e tutelati. L’impegno verso la parità dei diritti e il riconoscimento delle diverse forme di famiglia è un segno di progresso e civiltà, e l’Italia, con la Legge Cirinnà, ha compiuto un passo significativo in questa direzione.

Pubblicazione legale

Patto di Convivenza tra cittadino italiano e straniero irregolare: diritto alla registrazione ed al permesso di soggiorno per familiari UE

Pubblicato su IUSTLAB

Nel sistema giuridico italiano, il patto di convivenza tra un cittadino italiano e uno straniero irregolare costituisce uno strumento di grande rilevanza, poiché permette al cittadino straniero di ottenere la registrazione della propria unione presso il Comune e di accedere, in seguito, a un permesso di soggiorno per familiari UE. Tale permesso consente di vivere e lavorare in Italia senza passare per il decreto flussi, aprendo così un’importante via di regolarizzazione. Secondo il principi normativi italiani e della comunità europea (in particolare, l'art. 8 CEDU), infatti, anche gli stranieri irregolari hanno diritto alla registrazione del patto di convivenza con un cittadino italiano. Tuttavia, molti Comuni negano questa possibilità, richiedendo, in modo improprio, che lo straniero presenti un certificato di residenza. A partire dal 2022, numerose sentenze dei tribunali italiani hanno sancito il diritto alla registrazione del patto, creando un solido precedente giudiziale per tutelare la convivenza tra cittadini italiani e partner stranieri, anche privi di permesso di soggiorno. Grazie alla registrazione del patto, il partner straniero può richiedere un permesso di soggiorno per familiari di cittadino UE, che garantisce il diritto a risiedere e lavorare in Italia, senza le limitazioni imposte dai flussi migratori. Tale permesso, basato sul D.Lgs. n. 30/2007, riconosce la stabilità e il diritto alla vita familiare in Italia per i conviventi di cittadini italiani. Il procedimento per ottenere il permesso di soggiorno si avvia con la sottoscrizione del patto di convivenza davanti a un avvocato specializzato, che provvederà poi a presentarlo all’ufficio dell’anagrafe per la registrazione. Qualora il Comune rifiuti la registrazione, è possibile fare ricorso in tribunale, con il supporto di un legale esperto in diritto dell’immigrazione, per ottenere il riconoscimento del diritto alla registrazione e, di conseguenza, al permesso di soggiorno. Affidarsi a un avvocato esperto è fondamentale per seguire correttamente il percorso di regolarizzazione e, se necessario, avviare le azioni giudiziali per tutelare il diritto alla convivenza stabile e ai benefici che ne derivano. ENGLISH VERSION Cohabitation Agreement between an Italian Citizen and an Irregular Foreign National: Right to Registration and EU Family Residence Permit Under Italian law, a cohabitation agreement between an Italian citizen and an irregular foreign national is an important instrument allowing the foreign partner to register their union with the local municipality and subsequently obtain an EU family residence permit. This permit allows the individual to live and work in Italy without needing to go through the immigration quotas, providing a crucial pathway to regularization. Italian law grants irregular foreign nationals the right to register their cohabitation agreement with an Italian citizen. However, many municipalities have refused to register these agreements, inappropriately requiring that the foreign national provide proof of residence. Since 2022, numerous court rulings in Italy have confirmed the right to register the cohabitation agreement, setting a strong judicial precedent in support of the right to cohabit between Italian citizens and foreign partners, even those without a residence permit. Once the cohabitation agreement is registered, the foreign partner can apply for an EU family residence permit, allowing them to live and work in Italy without the restrictions imposed by immigration quotas. This permit, under Legislative Decree No. 30/2007, acknowledges the stability of the relationship and the right to family life in Italy for cohabiting partners of Italian citizens.

Sentenza giudiziaria

Diritto al matrimonio per i titolari protezione internazionale anche in assenza di Nulla Osta

Decreto Tribunale di Milano del 6 novembre 2024

Di recente ho seguito con successo un caso che ha segnato un importante sviluppo giuridico per i titolari di protezione speciale in Italia. Un cittadino bielorusso, titolare di protezione speciale, si trovava impossibilitato a sposare la sua compagna peruviana residente a Milano a causa del rifiuto del consolato bielorusso di rilasciare il nulla osta matrimoniale. Questo impedimento lo escludeva di fatto dall’esercizio del diritto al matrimonio sancito dalla nostra Costituzione e dalle normative internazionali. Nel ricorso da me presentato, il tribunale ha emesso una decisione innovativa, accogliendo la richiesta del mio assistito e affermando il diritto al matrimonio anche in assenza del nulla osta. In tal modo, i ha implicitamente esteso l’applicabilità, per analogia, della Circolare del Ministero dell’Interno n. 566 del 12.01.2022, rivolta specificatamente ai rifugiati politici, anche ai titolari di protezione speciale (e, più in generale, impossibilitati ad ottenere il nulla osta per svariati motivi). Questo principio costituisce un precedente rilevante, ampliando i diritti dei beneficiari di protezione internazionale. La decisione evidenzia come il diritto al matrimonio debba essere garantito a chiunque, indipendentemente dalle difficoltà burocratiche imposte dai paesi d’origine e dalle diverse forme di protezione internazionale riconosciute dall’Italia. Questo caso offre un nuovo strumento per coloro che, trovandosi in situazioni simili, desiderano formalizzare la propria unione con un partner residente in Italia. Rimango a disposizione per assistere chiunque necessiti di un supporto legale.

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