Gabriele Maggioni

Caso legale seguito

Ia mia Cliente, proprietaria di un immobile ad uso commerciale, mi riferiva di vantare un credito per canoni ed oneri accessori non corrisposti. A seguito della diffida inviata al debitore veniva trovato un accordo per la liberazione dell'immobile e, a seguito della notifica del decreto ingiuntivo sull'importo a debito, il conduttore moroso proponeva un piano rateale per corrispondere l'importo dovuto.

Caso legale seguito

L’intervento studiato “su misura” in base alle caratteristiche ad alle peculiarità del Cliente, libero professionista, prevedeva la redazione dei documenti necessari per l’adempimento degli obblighi principali in tema di privacy nonché la formazione annuale per i dipendenti ed i collaboratori.

Caso legale seguito

Il mio Cliente, proprietario di un immobile ad uso abitativo, mi riferiva di vantare un credito per canoni ed oneri accessori non corrisposti. La diffida inviata al debitore non sortiva alcun esito e, pertanto, procedevo con la richiesta di sfratto per morosità con contestuale emissione del decreto ingiuntivo sull'importo a debito. L'inquilino moroso, presentatosi personalmente all'udienza, non si opponeva alla convalida e concordava l'immediato rilascio dell'immobile ed un piano di rientro rateale per sanare la morosità pregressa.

Caso legale seguito

I miei Clienti, proprietari di un immobile ad uso abitativo, mi riferivano di vantare un credito per canoni ed oneri accessori non corrisposti. La diffida inviata al debitore non sortiva alcun esito e, pertanto, procedevo con la richiesta di sfratto per morosità con contestuale emissione del decreto ingiuntivo sull'importo a debito. L'inquilino moroso, ricevuta la notifica della convalida dello sfratto e del decreto ingiuntivo ottenuto prendeva contatti per la rateizzazione del debito e per l'immediata liberazione dell'immobile.

Caso legale seguito

Ho provveduto alla redazione/revisione del contratto di concessione in uso esclusivo di spazio commerciale attrezzato e fornitura di servizi sulla base delle necessità della mia Cliente. In particolare, oltre ad indicare gli elementi essenziali e necessari per tale tipologia di contratto, ho previsto clausole contrattuali che potessero tutelare la mia Cliente in caso di mancato/ritardato pagamento dell'importo pattuito tra le parti.

Caso legale seguito

La mia Cliente, a seguito di separazione consensuale, riceveva lettera raccomandata del legale del marito per procedere con il divorzio. I tentativi di addivenire ad un divorzio congiunto erano, purtroppo, negativi in ragione delle nuove pretese del marito che non trovavano giustificazione alcuna. Tenuto infatti conto di quanto concordato tra i coniugi in sede di separazione consensuale (casa coniugale affidata alla mia Cliente con collocamento prevalente delle figlie minori) e considerata l'assenza di cause giustificatrici delle pretese del marito, ho richiesto, ed ottenuto, la conferma delle condizioni di separazione in sede di udienza Presidenziale del procedimento di divorzio.

Caso legale seguito

Il Cliente mi riferiva di essere separato - di fatto - da circa 6 anni. A seguito dell'invio di una prima lettera al coniuge al fine di verificare la possibilità di procedere con una separazione consensuale, vista l'indisponibilità manifestata a procedere in tal senso, ho depositato ricorso giudiziale. A seguito del giudizio, ove il coniuge rimaneva contumace, il Tribunale ha pronunciato sentenza di separazione tra i coniugi.

Caso legale seguito

Il Cliente (piccolo imprenditore edile) mi ha conferito incarico di recuperare un importo in sofferenza strategico per l'attività aziendale. A seguito dell'invio della diffida di pagamento la debitrice rilevava presunti vizi e difetti nell'esecuzione dell'opera prestata dal mio Cliente. La posizione è stata definita in via transattiva prevedendo il pagamento dell'intero importo a debito (capitale, interessi moratori e spese legali) dilazionato in rate mensili da Euro 1.000,00 cadauna.

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Il Cliente (piccolo imprenditore) mi ha conferito incarico per recuperare un modesto importo in sofferenza. A seguito della notifica del decreto ingiuntivo ottenuto il debitore è stato dichiarato fallito e, pertanto, ho depositato istanza di ammissione al passivo del fallimento. Il Curatore del Fallimento, a seguito dell'istanza depositata, ha ammesso in via privilegiata il credito del mio Cliente.

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Il Cliente (piccolo imprenditore) mi ha incaricato di recuperare un credito nei confronti del proprio debitore residente in Svizzera. Dopo aver ottenuto il decreto ingiuntivo ed aver notificato l'atto di pignoramento presso terzi il debitore ha formulato proposta transattiva per definire bonariamente la vertenza.

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Il Cliente (piccolo imprenditore) mi ha conferito incarico per recuperare un importo in sofferenza nei confronti della propria debitrice (S.r.l. in sostanziale liquidazione e senza beni aggredibili). Il suddetto credito, a seguito della notifica del decreto ingiuntivo ottenuto, è stato recuperato in via transattiva, con riconoscimento di un concorso spese legali.

Caso legale seguito

Il Cliente (piccolo imprenditore) mi ha conferito incarico per recuperare un modesto importo in sofferenza. Il credito in sofferenza, gli interessi ex D.Lgs. 231/02 e le spese legali sono stati interamente recuperati attraverso l'intervento, in forza del titolo esecutivo nelle more ottenuto, nella procedura esecutiva mobiliare introdotta da altro creditore.